domenica 15 giugno 2025

Valle di Ciamin

 

15 giugno 2025 - 1859

Valle di Ciamin

(Tschamintal)

 

Escursione circolare all’inizio della Valle di Ciamin, quella valle dolomitica che si snoda tra i gruppi montani dello Sciliar e del Catinaccio

 

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tuttavia, non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente

anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@gmail.com

 

Zona: Val di Tires

Gruppo: Sciliar e Catinaccio

Mappe: 4LAND: 181 - TABACCO: 029

Dislivello metri: 500         Tempi ore: 3:45 

Distanza Km: 11,4             Valutazione: E

Itinerario: Posteggio (1205), sentiero 3 (1400), Rechter Leger (1610), forestale in quota (1660), quota massima (1695), sentiero 3 (1400), posteggio (1205).

 


Risalendo la Val di Tires, superato l’abitato di Tires e il grande Hotel Cyprianerhof lasciamo la macchina nel posteggio che si trova subito dopo un tornante, una grande ciaspola indica l’inizio del percorso (Foto 1).


Seguiamo inizialmente il sentiero 7 per Malga Haniger ma dopo pochi metri ci immettiamo nella forestale con segnavia 13 e indicazione Valle Tschamin. Si sale dolcemente su strada sterrata che domina l’abitato di Lavina Bianca / Weißlahnbad, compiamo un ampio giro e dopo aver superato la malga-ristorante Untertrompedeller Schwaige, ci addentriamo nella Valle di Ciamin/Tschamintal. Dopo aver superato il bivio col sentiero 13A proveniente da Malga Tschamin raggiungiamo un crocefisso con panchina e subito dopo la carrareccia prende il n.3, lo stesso numero del sentiero che qui giunge da Lavina Bianca. Poco più avanti, mentre la larga forestale continua in salita sulla destra, noi ci teniamo sul largo sentiero di sinistra che col segnavia 3 prosegue verso il riugio Bergamo mantenendosi sul fianco del rio. Proseguendo, raggiungiamo la sorgente “Schwarzer Letten”, a quota 1460 passiamo sulla destra della valle scavalcando con un ponticello di legno il rio Ciamin e raggiungiamo l’angolo prativo “Schafer Leger” con numerose mucche al pascolo (Foto 2).


Dopo un altro scavalcamento del rio, a m 1510 raggiungiamo la fonte Hohen Steg, una fontana a tre getti (Foto 3).


Subito dopo scorgiamo poco sotto di noi degli stupendi mucchi di “Scarpette di Venere (Cypripedium caceolus) (Foto 4).


Con un tratto di salita più ripido raggiungiamo la spianata dove giace la piccola baita di legno denominata Rechter Leger, mentre davanti a noi appaiono le guglie del Grasleiten, sottogruppo del Catinaccio (Foto 5).


Sullo stesso percorso odierno, però in inverno, puntando a sud avevamo raggiunto con una breve salita di una cinquantina di metri la forestale che ripercorre in quota la valle in direzione inversa, in estate questo percorso non segnalato, deve guadare il torrente, operazione non facile. Trovato il punto adatto, seguiamo una stradina e a m 1660 ci immettiamo nella forestale indicata come percorso per ciaspole o per mountain bike. La seguiamo in salita fino a quota 1700 per prosegue poi in dolce discesa. Nell’ultimo tratto la strada compie alcuni tornanti in un bosco distrutto dalla tempesta Vaia del 2018 e si ricongiunge col percorso del mattino. Pochi metri ed eccoci al crocefisso con panca dove sostiamo. Ripetendo in senso inverso lo stesso itinerario, giunti alla Untertrompedeller Schwaige ci concediamo una birra e quindi, ammirando il Catinaccio ben illuminato dal sole (Foto 6), rientriamo al posteggio.

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