domenica 4 febbraio 2024

Außerschwemmalm

 

4 febbraio 2024 - 1797

Außerschwemmalm

(Schwemmalm di fuori)

 

Raggiungiamo il bacino sciistico della Schwemmalm in una giornata caratterizzata dal forte vento e dalla poca neve sul terreno. L’ambiente e la vista delle Maddalene ripagano comunque la fatica

 

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)

tuttavia, non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente

anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@gmail.com

 

Zona: Val d'Ultimo

Gruppo: Ortles-Cevedale

Mappe: 4LAND: 155 - TABACCO: 042

Dislivello metri: 516         Tempi ore: 3:30  Distanza Km: 7,1               Valutazione: EAI m

Itinerario: St.Moritz (1635), bivio 6-6B (1810), bivio 6A-6 (2040), Ausserschwemmalm (2145), Breiteben (1893), St.Moritz (1635)

 

In Val d’Ultimo, da S.Nicolò prendiamo la strada asfaltata che in circa 5 Km ci porta a St. Moritz, m 1635, dove posteggiamo.


Dal posteggio parte il sentiero 6 con indicazione “Außerschwemmalm” che in ripida salita raggiunge subito il bivio col sentiero 5 per Asmol Alm. Rimanendo sul 6 ci addentriamo nel bosco e subito indossiamo i ramponi perché molti sono i tratti ricoperti da lastroni di ghiaccio (Foto 1).


Faticosamente e a tratti anche con difficoltà a seguire i segnavia arriviamo, a m 1805, ad una forestale che prendiamo in direzione ovest. Pochi metri più avanti, superato un alto traliccio e l'uscita di una "galleria-finestra" della centrale idroelettrica di Pracupola giungiamo a un bivio: a sinistra il 6B per Grubberg e a destra il proseguimento del 6 che seguiamo. Siamo su una carrareccia fuori dal bosco, la neve sul terreno è compatta e segnata da numerose orme di chi ci ha preceduto (Foto 2).


Dopo essere passati sotto la cabinovia che sale da Pracupola il segnavia 6 diventa un sentiero che ci porta a m 2040 e all’incrocio col sentiero 6A per Breiteben. Noi però rimaniamo sul 6 che puntando a ovest giunge a una spianata con Croce del Tempo (Foto 3)


e alla Außerschwemmalm. Siamo sulle piste del bacino sciistico Schwemmalm e il ristorante è affollato di sciatori che evidentemente preferiscono stare seduti a un tavolo piuttosto che rimanere sulle piste con neve scarsa e primaverile e con il forte vento che sta tirando (Foto 4).


Sostiamo anche noi per uno spuntino e poi riprendiamo il cammino riportandoci all’incrocio col sentiero 6A e questa volta procediamo in direzione di Breiteben. Camminando sul lato dello “Skiweg” che in dolce discesa ci porta all’incrocio con una pista sciistica. I cartelli del “TV-Tourismusverein” indicano il percorso riservato ai pedoni al di là della pista oltre la quale troviamo un disagevole sentierino che ci porta a Breiteben, il centro del complesso sciistico (Foto 5).

Per il rientro vorremmo percorrere il sentiero 5 di cui non troviamo indicazioni, scorgiamo però un sentiero che esce dal bosco oltre la pista e molto più in basso. Dopo averlo raggiunto e appurato di essere realmente sul sentiero voluto, il 5, camminiamo per un breve tratto a lato della pista e dopo averla riattraversata proseguiamo sul viottolo che si inoltra nel bosco. È un buon sentiero che in discesa ci riporta all’incrocio col 6 percorso al mattino e dopo pochi metri al posteggio di St.Moritz.


Saliamo anche alla gotica chiesetta che è considerata la più antica della valle essendo menzionata per la prima volta in fonti d’archivio del 1278. All'interno affreschi del XV secolo mentre dall’esterno vediamo giù in valle il Lago di Zoccolo pressoché privo di acqua (Foto 6).

mercoledì 31 gennaio 2024

sotto Durakopf

 

31 gennaio 2024 - 1796

sotto Durakopf

 

Passando dalla Neue Taistner Sennhütte e giungendo ai piedi della cima Durakopf, facciamo una tranquilla camminata sulla neve all’inizio della Val Casies

 

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)

tuttavia, non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente

anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@gmail.com

 

Zona: Val Casies

Gruppo: A.-Pusteresi-M.ti di Casies

Mappe: TABACCO: 033

Dislivello metri: 570         Tempi ore: 3:40 

Distanza Km: 11,4             Valutazione: EAI f

Itinerario: Posteggio sopra Mudlerhof (1625), bivio 38 (1910), Neue Taistner Sennhütte (2012), bivio 54A (2190), Neue Taistner Sennhütte (2012), chiesetta (1825), posteggio (1625).

 

Dal centro del paese di Tesido / Taisten con una stretta ma bella strada asfaltata raggiungiamo il parcheggio che si trova poco sopra il Mudlerhof.


Parte da qui, a m 1625, la strada con segnavia 38A utilizzata da pedoni e slitte e per questo ben battuta. La neve non è tanta e in alcuni tratti appare il fondo terroso o coperto dal ghiaccio, decidiamo quindi di indossare i ramponi. È una lunga camminata che salendo ci offre belle inquadrature delle Dolomiti di Braies (Foto 1).


Dopo 4,5 chilometri giungiamo a m 2012 al ristorante Neue Taistner Sennhütte aperto anche in inverno. Oltre la malga prosegue una buona traccia (Foto 2)


che risale il dosso ben coperto dalla neve che, puntando a nord-est, conduce alla sella posta tra la cima Durakopf e la Rudlhorn. Dalla mappa rileviamo che sulla nostra destra ci sarebbe il sentiero 38 però noi puntiamo diretti alla sella seguendo le numerose tracce lasciate dagli scialpinisti che evidentemente frequentano questa zona. Sono infatti numerose le scie che scendono dal pendio del Rudlhorn (Foto 3).



A m 2180 raggiungiamo le tabelle del sentiero 54A che, preso sulla sinistra, ci porta in pochi metri a una piccola baita di legno sulla cui panca sostiamo. Proseguendo, potremmo raggiungere, a m 2275, la sommità del Durakopf e continuando la dorsale che porta al Monte Luta (Foto 4‑5),


però in questa direzione sono totalmente assenti le tracce e non avendo con noi le ciaspole decidiamo di rientrare sullo stesso percorso utilizzato per la salita. La discesa alla Neue Taistner Sennhütte, alle cui spalle è ben visibile il centro sciistico di Pla de Corones (Foto 6),

è naturalmente più veloce della salita. Proseguiamo la discesa sulla pista per slitte che, essendo però giornata lavorativa, per fortuna non sono molte. Giunti a quota 1825, saliamo i pochi scalini che ci portano a una chiesetta probabilmente dedicata a Sant’Uberto protettore dei cacciatori. All’interno, infatti vediamo un affresco rappresentante un cacciatore con arco e frecce e difronte a lui un cervo con croce fra le corna. Come in tutte le chiesette di montagna dell’Alto Adige anche qui sono numerosi i santini-necrologi appesi alla parete. Continuando la discesa rientriamo facilmente al posteggio.