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venerdì 27 giugno 2025

Mutegg

 

27 giugno 2025 - 1863

Mutegg

 

Questa escursione, fra le più impegnative degli ultimi tempi, che ci ha portato quasi a m 2700 ci ha offerto un vasto panorama e la possibilità di ammirare dall’alto, ai piedi dell’Orecchia di Lepre, il lago artificiale di Quaira

 

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)

tuttavia, non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente

anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@gmail.com

 

Zona: Val d'Ultimo

Gruppo: Ortles-Cevedale

Mappe: 4LAND: 155 - TABACCO: 042

Dislivello metri: 520         Tempi ore: 3:15 

Distanza Km: 5,8               Valutazione: EE

Itinerario: Cabinovia (2160), arrivo vecchia seggiovia (2500), croce vetta (2630), Mutegg (2658), Rosslahnerscharte (2536), sentiero 29 (2200), Ausserschwemmalm (2145), cabinovia (2160)

 

Risaliamo la Val d’Ultimo fino all’abitato di Pracupola e lasciamo la macchina alla partenza della cabinovia della Schwemmalm.



Con l’impianto raggiungiamo la stazione a monte a m 2160 e da qui iniziamo a camminare seguendo il segnavia 6 per Mutegg e Kuppelwieser Alm. Dopo essere passati nei pressi della stazione a monte della nuova seggiovia Schwemmeregg, in funzione solo d’inverno, rimanendo sempre sul 6, superiamo il bivio col sentiero 3 e proseguiamo verso Mutegg dato a ore 1:20. Siamo completamente fuori dalla vegetazione e procediamo su quel terreno che in inverno è tutto pista sciistica. Giù in basso vediamo la Val d’Ultimo, il lago di Zoccolo / Zoggler, vuoto in questo periodo per manutenzione della diga e siamo circondati da cespugli di rododendri (Foto 1-2).



Dopo essere passati a m 2275 accanto a un grande ometto di pietre raggiungiamo a m 2500 quello che resta della stazione d’arrivo della seggiovia non più in uso. La croce di vetta, ma soprattutto la grande antenna per telecomunicazioni sono ben visibili e sembrano molto vicini, in realtà per raggiungerli dobbiamo ancora salire parecchio. A m 2630 raggiungiamo la croce e il vicino tavolo con panche (Foto 3-4),


ma non siamo ancora alla sommità. Una tabella ci indica che possiamo proseguire col sentiero 32 verso la Rosslahnerscharte, direzione che prendiamo. Ancora alcuni metri in salita fra roccette, per giungere a m 2658 dove inizia la discesa. Poco più avanti ci appare la diga e il Lago di Quaira / Arzkar dominati dall’Orecchia di Lepre / Hasenöhrl, che con i suoi 3257 metri è la vetta più alta della zona (Foto 5).


Con un sentiero che scende ripido, ma ben tracciato e curato, su massi e piastroni raggiungiamo la forcella Rosslahner a m 2536 (Foto 6).


Un tavolo con panca ci sta attendendo per riposarci e rifocillarci. Alla ripresa del cammino continuiamo a seguire il 32 per la Schwemmalm, trascurando il 32A per la Malga Kuppelwieser e per l’Arzkarsee. Il sentiero, non più su piastroni, continua in discesa, raggiungendo a m 2355 una spianata e un altro tavolo con panche. La nostra discesa prosegue fino all’innesto, a m 2200, nel sentiero 29, che prendiamo in direzione est e che, con percorso pressoché pianeggiante, ci porta al ristorante Ausserschwemmalm (Foto 7).

Sosta per una birra e da qui in 5 minuti raggiungiamo la cabinovia che ci riporta a valle.

 

sabato 7 ottobre 2023

Monte Pic

 

7 ottobre 2023 - 1770

Monte Pic

 

Itinerario circolare che partendo da Santa Cristina Val Gardena raggiunge la vetta del Monte Pic dal versante settentrionale. Questa cima, pur con un'altitudine modesta, offre uno scenario dolomitico eccezionale essendo circondata dai gruppi delle Odle, del Sassolungo, del Sella, del Puez e dello Sciliar.

 

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)

tuttavia, non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente

anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@gmail.com

 

Zona: Val Gardena

Gruppo: Odle e Puez

Mappe: 4LAND: 182 - TABACCO: 05

Dislivello metri: 615         Tempi ore: 3:40 

Distanza Km: 8,5               Valutazione: EE

Itinerario: Parcheggio Cristauta (1755), sent. 42 (1950), Lech Sant (2109), bivio 2-6 (2155), Monte Pic (2363), rif. Seurasas (2020), Parcheggio Cristauta (1755)

 

Diversi sono I punti di partenza per raggiungere il Monte Pic oggi partiamo dal parcheggio Christauta raggiungibile con una buona strada asfaltata dal centro di Santa Cristina Val Gardena. Il posteggio si trova a quota 1755 ed è a pagamento solo nel periodo 13 giugno / 09 ottobre.


Seguendo il segnavia 4 per Col Raiser percorriamo un comodo sentiero che corre parallelo a una strada forestale, superiamo il bivio col 20 e a m 1800 raggiungiamo una biforcazione: a sinistra il 41 per Seurasass e a destra il 43 per il Col Raiser. Proseguiamo sul 41 e, con un percorso comodo e per lunghi tratti pianeggiante che corre alto sulla Val Mastlè / Ruf de Mastles, raggiungiamo un incrocio di strade forestali. Davanti a noi abbiamo il Monte Stevia e lungo la valletta vediamo le telecabine che salgono al Col Raiser (Foto 1).


Numerose tabelle indicano che col sentiero 4 potremmo raggiungere varie “Utia” (rifugi-baite) mentre un po’ nascosta vediamo l’indicazione per Lech Sant, lago che intendiamo raggiungere. Una larga forestale che punta a nord raggiunge prima un laghetto (Foto 2)


e subito dopo a m 2109 la Malga Lech Sant; qui finisce anche la strada e non vi sono indicazioni per il proseguimento. Sulla destra però lungo una recinzione notiamo una traccia che attraverso i prati punta a una vicina sella. A m 2155 raggiungiamo la sella e l’incrocio fra i sentieri 2 e 6. Preso il 6 in direzione “Pic” iniziamo una ripida salita verso sud su roccette e alti scalini. Sulle mappe questo sentiero è tracciato con i puntini che indicano essere un sentiero impegnativo e in realtà questo è l’unico tratto dell’escursione che richiede una certa attenzione. Passiamo accanto a una dorsale su cui svetta un grande crocefisso, fra cespugli arrossati nella loro veste autunnale (Foto 3)



e, a m 2363, raggiungiamo la cima del Monte Pic. Sulla sommità erbosa un grosso tronco, quasi un totem; scolpito su tutti i lati e una panca da cui ammirare la nutrita serie di gruppi dolomitici: Odle, Alpe di Cisles, Seceda, Rasciesa, gruppo del Puez, gruppo Sella, Alpe di Siusi, Sciliar; un panorama semplicemente grandioso (Foto 4-5).


Ai numerosi escursionisti presenti sulla cima oggi viene offerta un’ulteriore sorpresa: un’aquila che ci sorvola, che si posa fra la gente e che si lascia fotografare da vicino (Foto 6).

Per la discesa percorriamo il sentiero 6 che puntando a ovest raggiunge la discesa prativa che si trova alla base dell’altura Seurasass e al bivio fra i sentieri 6-6A e 20. Preso il 20 in pochi minuti raggiungiamo a m 2020 il rifugio Seurasass punto ideale per berci una birra. Ripreso il cammino, seguiamo la carrareccia fino al punto in cui si stacca sulla sinistra il sentiero 41 che ci riporta al bivio col 43, dove si chiude il giro. Sullo stesso percorso del mattino rientriamo al posteggio.