domenica 17 marzo 2019

Monte Palaer


17 marzo 2019 - 1414
Monte Palaer

Escursione che percorrendo antichi camminamenti militari doveva offrirci un grandioso panorama del lago di Garda. La fitta foschia ce lo ha negato ma in compenso abbiamo trovato una fantastica fioritura di Rose di Natale.

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

Zona: Lago di Garda
Gruppo: Alpi di Ledro, Gavardina, Casale
Mappe: 4LAND: 114 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 675 / Tempi ore: 3:30 / Distanza Km: 7,5 / Valutazione: EE
Itinerario: Pregasina (530), Calcherole (655), Bocca Larici (890), Malga Palaer (946), Passo Rocchetta (1159), sentiero creste, Bocca Larici (890), Cima Larici (907), sentiero 422A Calcherole (655), Pregasina (530).

Giunti a Pregasina troviamo il grande posteggio pieno e siamo quindi costretti a percorrere le strette viuzze del paese per portarci al piccolo posteggio attiguo alla chiesa dove per fortuna riusciamo a parcheggiare.
Da qui partono i sentieri 422 per Biacesa e il 422B per Passo Rocchetta. La strada è bianca e sale dolcemente in direzione sud, nei punti più ripidi ha il fondo cementato e procede nel bosco ceduo con qualche tornante tagliabile con scorciatoie. 
A quota 655, in località Calcherole, superiamo il bivio col sentiero 422A che percorreremo nel rientro e proseguendo giungiamo alla Bocca Larici. Siamo a m 890 e il punto dovrebbe essere altamente panoramico avendo sotto il Lago di Garda e di fronte il Monte Baldo, però una fittissima foschia nasconde tutto. Qui arriva il sentiero 422A e parte il sentiero che scende a Limone ma tenendoci sul 422B in pochi minuti arriviamo alla ex Malga Palaèr, ora Baita degli Alpini di Pregasina (Foto 1).

Tutto intorno alla malga prati letteralmente coperti da Rose di Natale (Helleborus niger) dai grandi fiori bianchi volgenti al rosa, una vera meraviglia (Foto 2-3).
Imboccato il largo sentiero che risale una valletta raggiungiamo il Passo della Rocchetta m 1159 da cui in altre occasioni avevamo goduto di un bellissimo panorama, ma oggi proprio non è giornata. 
Qui giunge anche il sentiero 422 che salendo direttamente da Pregasina porta al Passo Guil e poi a Biacesa ma noi seguendo le indicazioni di una vecchia tabella prendiamo sulla sinistra il “Sentiero delle Creste” che solo su qualche mappa appare ed è indicato col numero 130. È uno stretto sentierino che con continui sali-scendi percorre la cresta del Monte Palaèr (Foto 4)
ricalcando un camminamento militare che collegava gallerie e postazioni. Giunti alla sommità, m 1077, inizia la discesa che passando sul fronte opposto di un caratteristico roccione stratificato (Foto 5)
ci porta poco sotto Bocca Larici. Dopo esserci riportati alla sella ora seguiamo il sentiero 422A che transitando davanti a una casa in pietra con locali-bivacco ci porta alla vicina Cima Larici. La fitta foschia continua negandoci qualsiasi panorama (Foto 6),
continuiamo allora su quest’altra parte del sentiero delle creste contrassegnato “EE-Escursionisti Esperti”. Siamo sempre su un camminamento realizzato nel corso della prima guerra mondiale a servizio delle postazioni italiane. Superando un breve tratto esposto e transitando anche sotto una galleria (Foto 7)
caliamo fino a località Calcherole dove ci riimmettiamo sul percorso della salita chiudendo il giro. Il rientro a Pregasina avviene seguendo la carrareccia percorsa al mattino.

domenica 10 marzo 2019

Totenkirchl (Chiesetta del morto)


10 marzo 2019 - 1413
Totenkirchl
(Chiesetta del morto)

Anche in pieno inverno si può fare una facile e tranquilla passeggiata sui grandi alpeggi dell’Alpe di Villandro.

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Zona: Val d'Isarco
Gruppo: M.ti Sarentini - Gr. della Cima di S.Giacomo
Mappe: TABACCO: 040 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 440 / Tempi ore: 3:25 / Distanza Km: 10 / Valutazione: EAI fac
Itinerario: Gasser Hütte (1744), Mair in Plun (1860), Totenkirchl (2186), Mair in Plun (1860), Gasser Hütte (1744).

Dal paese di Villandro, seguendo le indicazioni “Alpe di Villandro”, ci portiamo nei pressi del ristorante Gasser dove lasciamo la macchina nell’ampio parcheggio a pagamento. 

Camminiamo sulla strada, con neve battuta, fino a una serie di tabelle che indicano sulla sinistra il proseguimento dei sentieri 6 e 15. È un nuovo percorso che corre parallelo alla carrareccia e che ci porta alla locanda Mair in Plun, chiusa in questa stagione (Foto 1).
Poco dopo la locanda prendiamo a sinistra proseguendo sul segnavia 6 indicato per la Toten Kirchl. Procedendo in dolce salita e su neve ben battuta fra baite di legno semicoperte dalla neve, giungiamo a quota 2075, dove tagliamo il sentiero 1. Seguendo il percorso quasi in piano della “Via Crucis” (Foto 2)
giungiamo alla Pfroderalm: tre casette in legno di cui due nuove. Con un ultimo tratto più ripido e sprofondando nella neve non battuta raggiungiamo la Totenkirchl / Chiesetta del Morto (Foto 3).
Poco più a destra si erge sulla vicina dorsale della Totenrücken una croce del tempo. Siamo sulla dorsale che divide l’Alpe di Villandro dalla Val Sarentina dove sono ben visibili gli impianti di risalita di Reiswald. Visto che tutte le varianti hanno i segnavia coperti dalla neve e non vi sono tracce, decidiamo di rientrare sullo stesso tracciato dell’andata. Per tutto il percorso siamo stati sferzati da un vento gelido e le nuvole hanno coperto il sole, ma giunti alla Pfroderalm (Foto 4)
un’accogliente panca ci permette di sostare proprio mentre un raggio di sole ci colpisce. Continuando sul tracciato del mattino dopo aver scoperto che nei pressi di Mair in Plun sono stati creati due percorsi diversi per slitte e pedoni (Foto 5)
rientriamo alla Gasserhütte. Durante la sosta sulla terrazza del ristorante torna il bel tempo e il panorama verso le Dolomiti (Foto 6).


domenica 3 marzo 2019

Monte Celva


3 marzo 2019 - 1411
Monte Celva

Interessante percorso alla periferia di Trento che scavalca la sommità di Monte Celva ricca di postazioni militari austriache.

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

Zona: Trento
Gruppo: M.ti fra Val d'Adige, Valsugana, Val Terragnolo, gli Altipiani
Mappe: 4LAND: 143 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 730 / Tempi ore: 4:00 / Distanza Km: 11,3 / Valutazione: E
Itinerario:  Cognola (370), Ponte Alto (320), Oltrecastello (490), Spiaz de Barch (834), Monte Celva (998), Forte Sella di Roncogno (805), Celva (661), Oltrecastello (490), Ponte Alto (320), Cognola (370).

Partiamo a piedi dalla Via Grezoni di Cognola (Foto 1)
e lungo le strade cittadine scendiamo fino a Ponte Alto. Scavalcato sull’antico ponte il torrente Fersina cominciamo a salire prima su strada e poi su sentiero fino a Oltrecastello borgata di Trento. Transitando accanto a una fontana dalla forma di capitello (Foto 2)
ci portiamo in località Kaizer e da qui seguiamo le indicazioni per Celva-Fontane. Continuando a salire su comodo sentiero raggiungiamo a m 582 Le Piazze e a m 617 Le Fontane. Fin qui eravamo sul sentiero 419A e ora ci immettiamo nel 419 con indicazione di ore 1.10 per Monte Celva. La salita, che ci offre belle inquadrature su Trento e il Dosso di S.Agata (Foto 3),
continua fino al bivio di di Spiaz del Barch a m. 834. Trascurando il sentiero per esperti 424B continuiamo sul 419 che transitando ai piedi di un vecchio ripetitore e alla galleria della “Batteria Corazzata” raggiunge la cima del Monte Celva a m 998. Più che una cima è un prato munito di panchine che offre belle inquadrature della Val di Pinè. Dopo una lunga sosta iniziamo a scendere verso Passo Cimirlo. Un ripido sentiero, da cui ora possiamo vedere anche il Lago di Caldonazzo (Foto 4),

scende lungo la cresta Sud-Est del monte e raggiunge tutta una serie di postazioni militari, gallerie, trincee in cui è bello girovagare (Foto 5-6).
Siamo all’Ex Osservatorio e qui giunge anche il sentiero 424 da Slacche. Proseguendo lungo la vecchia strada militare raggiungiamo il Forte Sella di Roncogno, eretta dal genio militare austriaco tra il 1879 e il 1881 (Foto 7).
Camminando su stradine che servono le ville della zona raggiungiamo l’abitato di Celva e poi su tratturi la frazione di Oltrecastello. Con lo stesso itinerario percorso al mattino rientriamo a Cognola.