mercoledì 23 ottobre 2019

Intorno alla Roda di Vaèl


23 ottobre 2019 - 1454
Intorno alla Roda di Vaèl
(Rotwand)

La Roda di Vaèl è una montagna dolomitica del Gruppo del Catinaccio: in questa escursione percorriamo alcuni dei panoramici sentieri che corrono alla sua base.

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

Zona: Passo Costalunga
Gruppo: Sciliar e Catinaccio
Mappe: TABACCO: 029 - KOMPASS: Digital Map Alpi - MAPGRAPHIC: 09
Dislivello metri: 740         Tempi ore: 5:00  Distanza Km: 13,1            Valutazione: E
Itinerario:  Passo Costalunga (1745), Rifugio Roda di Vael (2280), Pael (2330), Rifugio Roda Vael (2280), Christomannos (2280), sento. 549 (2255), sento. 552 (2215), Paolina (2125), Passo Costalunga (1745).

Lasciamo la macchina nei grandi parcheggi del Passo di Costalunga / Karerpass e prendiamo sul fianco dell’Hotel Savoy il sentiero 552 che punta a nord.
Un tratto nel bosco ci porta ad innestarci nella forestale che a quota 1830, in località “Le Fieche per Vael” raggiunge il bivio fra i sentieri 552 per il Rifugio Paolina e il 548 per il Rifugio Roda di Vael che ora seguiamo. Superate a m 1915 alcune baite in legno “Cinch Tieje” (Foto 1)
la strada, a tratti cementata, sale con forte pendenza nel bosco e raggiunge a m 2025 i pascoli di “Ciarlonc” da cui possiamo ammirare il Sas Aut e il Sas da le Doudesc del Gruppo della Marmolada. Il sentiero attraversa i pascoli e passando tra cirmoli e larici dorati nel loro splendido colore autunnale arriva alla Baita Pederiva e subito dopo al Rifugio Roda di Vael. Siamo sul lato orientale della Roda di Vael (Foto 2)
e di fronte abbiamo i Mugoni (Foto 3)
e le frastagliate guglie delle Pale Rabbiose (Foto 4). Puntiamo ancora a nord col sentiero 541 che in piano raggiunge a m 2330 la località Pael e il bivio col sentiero 551 per il Passo del Vaiolon. Qui un avviso riporta un’ordinanza sindacale che avvisa che il sentiero SAT 541 è chiuso. Non intendendo fare la ripida salita al Passo del Vaiolon rientriamo al Rifugio Roda di Vael e proseguiamo sul 549 per Rifugio Coronelle. Un comodo sentiero pressoché in piano ci porta al monumento a Christomannos, ideatore della strada delle Dolomiti e alla gigantesca aquila. Davanti a noi il Gruppo del Latemar e a giro d’orizzonte lo sguardo si spine fino a Marmolada, Pale di San Martino, Adamello, Brenta, Ortles-Cevedale. 
Siamo in un punto ideale per sostare seduti al sole sulla panca del monumento. Ripreso il cammino prendiamo il segnavia 549 “Sentiero del Masarè” che in sali-scendi corre ai piedi della Cresta del Masarè. Sotto di noi abbiamo l’abitato di Carezza dove sono evidentissimi i danni causati ai boschi dalla tempesta Vaia (Foto 5)
e sopra l’impressionante parete rossa della Roda di Vaèl / Rotwand (Foto 6).
Superato il bivio col sentiero 9 o 551, diretto al Passo Vaiolon, poco oltre arriviamo al bivio col 552. Lo prendiamo lasciando il Sentiero del Masarè e con una breve discesa andiamo ad immetterci nel sentiero che puntando ad est ci porta verso il Rifugio Paolina. In questo tratto il sentiero passa ai piedi di impressionanti rocce scure e stratificate (Foto 7)
che contrastano con la soprastante grandiosa parete dolomitica della Roda di Vael. Raggiunto il Rifugio Paolina, ormai in fase di chiusura stagionale, dopo una breve sosta continuiamo a seguire il segnavia 552 che scende scalinato sul fianco della seggiovia. Trascurato a quota 2000 il bivio col sentiero 6A per Carezza andiamo a ricongiungerci a m 1860 col percorso del mattino (bivio 548) e da qui in pochi minuti rientriamo al Passo di Costalunga.

domenica 20 ottobre 2019

Velturno, Caerna, Verdignes


20 ottobre 2019 - 1453
Velturno, Caerna, Verdignes
(Feldthurns, Garn, Verdings)

In autunno, nel periodo delle castagne, è quasi d’obbligo un’escursione sul Keschtnweg / Sentiero del Castagno. Oggi passeggiamo fra Velturno e alcune delle sue frazioni terminando in uno dei ristoranti che offre menù a base di questo frutto.

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Zona: Val d'Isarco
Gruppo: Monti Sarentini - Gruppo della Cima di San Giacomo
Mappe: TABACCO: 034 - KOMPASS: Digital Map Alpi - Mapgraphic: 32
Dislivello metri: 375         Tempi ore: 3:10 
Distanza Km: 10,1            Valutazione: T
Itinerario:  Velturno (825), Snodres (970), Caerna (1175), sentiero 1 (1210), Verdignes (950), Keschtnweg (900), Velturno (825).


Raggiunto Velturno lasciamo la macchina vicino al ristorante Oberwirt.
Nei pressi partono le indicazioni del segnavia 18 per Snoders / Schnauders che passando fra le case del paese (Foto 1)
va a congiungersi col sentiero 20. Camminiamo fra i prati e i colori autunnali della vegetazione (Foto 2)
mentre sotto di noi le case del paese sono avvolte dalla nebbia. A quota 1010, poco sotto l’abitato di Snoders / Schnauders (Foto 3),
prendiamo sulla destra il 20A e subito dopo il 16 per Caerna / Garn. Il sentiero coperto da foglie e ricci si addentra nel bosco dove i grandi castagni la fanno da padrone sbucando a m 1110 su un prato con casolare. Ancora un tratto in dolce salita per raggiungere le prime case di Caerna con la chiesa dedicata a S.Andrea (Foto 4).
Il nostro itinerario punta a ovest verso Latzfons ma fra le case di Caerna abbiamo qualche difficoltà a trovare le giuste indicazioni. Le troviamo sopra la chiesa: prima col sentiero 10 e più avanti col 19 (Foto 5)
in dolce salita raggiungiamo a m 1210 accanto a un crocefisso il bivio col sentiero 1. Lo prendiamo e in discesa, tagliando due volte la strada asfaltata raggiungiamo la frazione di Verdignes raccolta attorno alla chiesa di San Valentino. Fra le case del paese, fra cui un bel maso con abbaini e meridiana (Foto 6),
seguiamo la strada fino all’imbocco del sentiero 1B. Oltre la valle vediamo i paesi di Gudon e Tiso e in quota Plose e Odle, siamo sul “Sentiero Panoramico” che passa fra imponenti castagni e va a congiungersi a m 900 col Keschtnweg / Sentiero del Castagno dove fra alcune sculture lignee (Foto 7) una famiglia di contadini vende castagne, frittelle, vino. Piacevole sosta e quindi rientro al ristorante Oberwirt di Velturno dove ci aspetta un pranzo a base di castagne: siamo infatti nelle “Settimane culinarie delle castagne della Valle Isarco”.

 

domenica 13 ottobre 2019

Val Duron - Sentiero Federico Augusto


13 ottobre 2019 - 1452
Val Duron - Sentiero Federico Augusto
(Val Duron - Friedrich August Weg)

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Percorriamo parte del sentiero Federico Augusto salendo dalla Val Duron, lunga e spettacolare valle che partendo dalla Val di Fassa raggiunge il Passo Duron e separa i gruppi dolomitici di Catinaccio e Sasso Lungo.

Zona: Val di Fassa
Gruppo: Sassolungo
Mappe: TABACCO: 05 - KOMPASS: Digital Map Alpi – MAPGRAPHIC: 22
Dislivello metri: 860         Tempi ore: 4:45  Distanza Km: 12,1            Valutazione: E
Itinerario:  Posteggio (1500), Baita Fraina (1605), Rif. Pertini (2285), culmine (2360), Rif. Sasso Piatto (2297), Malga Sasso Piatto (2245), Rif. Micheluzzi (1860), Posteggio (1500).

Risalendo la Val di Fassa, giunti a Campitello lasciamo la statale e imbocchiamo la strada che risale la Val Duron. Poco più avanti, prima di un ponte e di fronte al cartello di divieto di transito, troviamo il posteggio.
Continuiamo a piedi sulla strada raggiungendo a m 1605 la Baita Fraina e proseguendo il bivio con la Strada Forestale Chiarvena diretta al Rifugio Pertini dato a due ore di distanza. La prendiamo, è una carrareccia talmente ripida e disconnessa che ci sembra impossibile possa essere percorsa da automezzi come invece avviene con un fuoristrada a sei ruote. A m 1930 mentre usciamo dal bosco raggiungiamo una baita e un prato alle cui spalle spuntano le guglie del Sasso Piatto (Foto 1).
Continuando sempre in ripida salita e mentre il panorama si apre verso i diversi gruppi dolomitici che ci circondano raggiungiamo il Pian di Sasc e il Rifugio Sandro Pertini (Foto 2).
Le indicazioni su tabelle e mappe divergono nel dare la quota, siamo comunque intorno ai m 2300 e da qui possiamo ammirare Marmolada, Vernel, Crepa Neigra, Monzoni, Catinaccio, Sciliar. Ci siamo immessi nel Sentiero Federico Augusto / Friedrich August Weg che corre sotto il Sasso Piatto (Foto 3)
e che percorriamo in direzione ovest. Il percorso è a sali-scendi e a tratti scalinato, ma facile e altamente panoramico. Dopo aver superato il bivio per la Malga Sasso Piatto (Foto 4)
arriviamo all’ampia sella erbosa del Giogo di Fassa, finestra sull’Alpe di Siusi e verso lo Sciliar (Foto 5).
Qui è collocato il grande e moderno Rifugio Sasso Piatto (Foto 6); è aperto, ospitale e quindi la sosta è quasi d’obbligo.
Ripreso il cammino seguiamo il segnavia 533 che scende con carrareccia alla vicina Malga Sasso Piatto e prosegue poi su buon sentiero calando in Val Duron (Foto 7). Giunti in località Ponton, sorpassiamo una fattoria con allevamento di bovini scozzesi (Highlander) e subito dopo il Rifugio Micheluzzi. Il rifugio è collegato al paese di Campitello con il bus navetta, noi però optiamo per la discesa a piedi percorrendo la strada fino al posteggio.