domenica 27 giugno 2021

Malga Manzara e Monte Faiden

 

27 giugno 2021 - 1601

Malga Manzara e Monte Faiden

(Stierberg Alm – Feidenberg)

 

Escursione circolare che si svolge sul confine tra le province di Bolzano e Trento nel settore meridionale delle Maddalene.

 

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)

tuttavia, non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente

anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

 

Zona: Passo Castrin

Gruppo: Catena delle Maddalene

Mappe: TABACCO: 042 - KOMPASS: Digital Map Alpi - 4LAND: 155

Dislivello metri: 630         Tempi ore: 3:45  Distanza Km: 8,3               Valutazione: E

Itinerario: Proves (1420), Malga Manzana (1854), Monte Faiden (1993), Passo Fresna (1457), Proves (1420).

 

Dalla Val d’Ultimo raggiungiamo Provès, paesino della parte tedesca della Val di Non e posteggiamo nei pressi della parrocchiale dedicata a San Nicolò.


Seguendo il segnavia “19–Stierberg Alm” raggiungiamo il piccolo campo sportivo dove abbiamo il piacere di ascoltare un piccolo concerto di Corni delle Alpi (Foto 1).


Il sentiero 19 prosegue in discesa fino a congiungersi con la strada asfaltata che risale il Rio della Chiesa / Kirchbach. Pochi metri sull’asfalto e quindi, sempre con segnavia 19, torniamo a camminare sul sentiero che ora sale ripido fino ai m 1695 dove intercettiamo di nuovo la carrareccia. La seguiamo fin sotto la malga tagliando l’ultimo tornante col sentiero che sbuca nell’aia di Malga Manzara / Stierbergalm (Foto 2).



Proseguiamo seguendo il segnavia 12 per Faidenberg e Stablet. Con uno stretto sentiero ben tracciato fra piante di rododendri in fiore ci allontaniamo dalla malga tagliando il fianco dello Stierberg (Foto 3-4).


È un percorso in saliscendi che a m 1980 raggiunge il bivio col sentiero 13 per Malga Val. Siamo sbucati su una larga dorsale prativa e pochi metri più in quota abbiamo la cima del Monte Faiden, raggiungibile con un sentiero seminascosto dall’erba e dai fiori. Siamo a una quota relativamente bassa, m 1993, ma da qui si gode di un ampio panorama: sotto di noi abbiamo la Val di Non dove il lago di Santa Giustina si evidenzia (Foto 5)


e di fronte lo sguardo si spinge al Gruppo del Brenta, al Lagorai e alle Dolomiti, mentre alle nostre spalle ci dominano le vette delle Maddalene. La discesa avviene sul sentiero 13 che scende ripido nel bosco. La fioritura su questo versante è diversa, non più rododendri ma orchidee, gigli di monte, erigeron e tanti altri (Foto 6).

Con un certo affaticamento per la lunga e ripida discesa a m 1457 raggiungiamo il Passo Fresna e da qui su carrareccia che corre pressoché in piano fra i prati rientriamo a Provès.

 

sabato 26 giugno 2021

Monte Agnello

 

26 giugno 2021 - 1600

Monte Agnello

 

Tre temi in un’unica escursione: i sentieri artistici di “Latemar Art”, la salita al panoramico Monte Agnello, il percorso geologico “Geotrail Dos Capèl”.

 

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)

tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente

anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

 

Zona: Val di Fiemme

Gruppo: Zona del Passo Lavazè, Monte Agnello

Mappe: TABACCO: 029 - KOMPASS: Digital Map Alpi - 4LAND: 181

Dislivello metri: 590         Tempi ore: 4:00 

Distanza Km: 10,6             Valutazione: E - EE

Itinerario: Posteggio Tresca (1890), Baita Caserina (2025), Rifugio Agnello (2180), Monte Agnello (2358), Dos Capel (2266), Passo Feudo (2115), Zischgalm (2000), posteggio Tresca (1890).

 

In macchina ci portiamo a Pampeago frazione di Tesero raggiungendo i posteggi attigui alla stazione a valle della Seggiovia Tresca a quota 1890.


Seguendo il segnavia "514 Baita Caserina" continuiamo per un breve tratto sulla strada asfaltata per prendere poi sulla destra la carrareccia che dopo un'ampia curva raggiunge il posto di ristoro Baita Caserina, in quota è ben visibile la cima del Monte Agnello meta della nostra escursione. Continuiamo la salita sul 514 che ora coincide col percorso "Latemar Art", uno dei parchi tematici d'arte più alti al mondo, pensato per gli amanti dell'arte, della natura e del rapporto che le lega (Foto 1).


A quota 2080 abbandoniamo il 514 e seguendo le indicazioni Rifugio Agnello ci dirigiamo verso nord-est. Ancora diverse opere del Latemar Art ed eccoci al Rifugio Agnello con attigua la stazione della seggiovia. Parte da qui il sentiero 515 che prende quota percorrendo il versante occidentale del Monte Agnello. A metri 2280, raggiunta la cresta, dominiamo il bacino sciistico di Pampeago adagiato ai piedi del Latemar (Foto 2),


mentre alle nostre spalle si ergono le caratteristiche cime del Corno Nero, Corno Bianco e Pala di Santa. Continuando lungo la cresta, abbellita da una stupenda fioritura, arriviamo alla sommità del Monte Agnello, deturpato da un'antenna, siamo a m 2358. A sud est ammiriamo le vette di Civetta, Pale di S.Martino e Lagorai. Proseguendo sulla cresta in pochi minuti raggiungiamo un'altra cimetta su cui svetta una seconda antenna (Foto 3).


Pochi metri prima di questa cima si stacca sulla sinistra uno stretto sentiero senza segnaletica che prendiamo calando fino al sottostante bacino idrico e da qui, continuando in falso piano su una carrareccia, ci portiamo sul lato occidentale della tondeggiante cima del Dos Capèl. Un cartello indica sulla destra la partenza del “Sentiero Geologico”, lo prendiamo e salendo a tornanti tocchiamo più stazioni tematiche. Con semplici testi esplicativi e le illustrazioni dell’artista Bernardo Calvalho raccontano le origini delle Dolomiti. Giunti alla sommità del Dos Capèl da cui si domina la Val di Fassa e il paese di Predazzo (Foto 4) si continua in discesa fino a ricongiungersi con la carrareccia. Su una panchina in prossimità di numerose antenne


facciamo la sosta pranzo continuando poi sul percorso geologico che ora corre sul fianco di rocce stratificate la cui storia viene ben illustrata da numerose tabelle (Foto 5).


Giungiamo così ai m. 2121 di Passo Feudo punto di incrocio dei sentieri 515, 516 e del 504 per Pampeago che ora seguiamo (Foto 6).

Prima su sentiero e poi su carrareccia arriviamo alla Zischgalm sul cui grande terrazzo è piacevole sostare prima di imboccare la strada asfalta che proveniente da Passo Pampeago ci riporta al posteggio.