giovedì 1 maggio 2025

Stoanerne Mandln (OmIni di Pietra)

 

1 maggio 2025 - 1848

Stoanerne Mandln

(OmINI di Pietra)

 

Raggiungiamo la caratteristica cima della Val Sarentino percorrendo in salita un sentiero privo di segnaletica. Lungo il percorso troviamo le prime Pulsatille Vernalis e giunti sulla cima scopriamo che il pendio sud è cosparso di Crocus mentre il pendio nord è ancora coperto dalla neve

 

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Zona: Val Sarentino

Gruppo: M.ti Sarentini - Gr. di Punta Cervina

Mappe: TABACCO: 040

Dislivello metri: 400         Tempi ore: 3.00 

Distanza Km: 7   Valutazione: E

Itinerario: Sarner Skihütte (1618), Croce del tempo (1968), Stoanerne Mandln (2001), Auener Joch (1924) Auener Alm (1798), Sarner Skihütte (1618).

 

Dal centro di Sarentino, seguiamo la stretta strada asfaltata con direzione ovest che sale al Rifugio Sarner Skihütte con grande posteggio a pagamento.


Anziché proseguire sulla carrareccia con segnavia 2 che sale alla Auener Alm e che abbiamo percorso altre volte, prendiamo sulla sinistra, pochi metri dopo il posteggio, la strada che conduce a un acquedotto. Oltre l’acquedotto si prosegue su un sentierino ben tracciato e con evidenti segni di regolare manutenzione che su alcune mappe è indicato come traccia di sentiero e su altre col n. 23. Anche se privo di segnavia lo seguiamo senza difficoltà, sale nella direzione voluta con tratti ripidi e giunto a quota 1180 superato un cancello esce dal bosco. Seguendo l’andamento di uno steccato camminiamo su prato ma anche su larghe chiazze di neve e dopo aver affrontato un breve tratto in discesa puntiamo verso dei roccioni. Nei punti in cui la traccia è meno evidente teniamo come riferimento la tondeggiante cima dello Stoanerne Mandln che nel frattempo è apparsa davanti a noi. Lungo il percorso ci appaiono i primi mucchietti della stagione di “pulsatilla vernalis (anemone primaverile)” (Foto 1).


A m 1968 raggiungiamo lo Schöneck un punto panoramico sulla Val Sarentino con panca e croce del tempo dove i cartelli indicatori ci propongono più direzioni, siamo infatti all’incrocio dei sentieri 23, 23-A, 23-B, 23-4, 23-5 (Foto 2).




Preso il 23 raggiungiamo in pochi minuti i primi omini di pietra (Foto 3-4).

Sulle montagne spesso si trovano strani cumuli di pietre che da lontano sembrano figure umane da qui il nome che viene dato loro. Quasi sempre gli omini di pietra sono costruiti lungo i sentieri e aiutano a seguirne il percorso, qui però sono centinaia e in continuo aumento e coprono la tondeggiante cima appellata appunto: ”Stoanerne Mandln ovvero Omini di Pietra”. La loro origine rimane avvolta nel mistero anche se ritrovamenti paleolitici nei pressi fanno pensare a un luogo di culto precristiano e contemporaneamente a storie e leggende che parlano di streghe medievali.



Dalla cima, a soli m 2001, godiamo di un fantastico panorama a 360° che abbraccia Gruppo Ortles-Cevedale, Brenta, Dolomiti, ma oggi abbiamo anche una gradita sorpresa: il pendio esposto a sud è letteralmente coperto di crocus bianco-violetti e questo in totale contrasto col versante nord che è ancora abbondantemente coperto dalla neve (Foto 5-6).

È appunto su questo versante che, col sentiero 11, scendiamo ai metri 1924 del Giogo dei Prati / Auener Joch, altro incrocio di sentieri: 2, 11 e 4 coincidente qui con il sentiero europeo E5. Breve sosta per rifocillarci e quindi in discesa sulla larga forestale con segnavia 2 che passa al punto di ristoro Auener Alm e che ci riporta al posteggio della Sarner Skihütte giusto in tempo per non prendere un breve ma forte acquazzone.

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