domenica 28 settembre 2014

Passo Vaiolon

28 settembre 2014 - 1132
Passo Vaiolon

Le Dolomiti in generale e il Catinaccio in particolare offrono il meglio di loro nelle giornate di bel tempo settembrino. La salita al Passo del Vaiolon da occidente ci permette di godere il panorama del Latemar e nella discesa verso il Rifugio Roda di Vael lo sguardo spazia verso Tofane, Marmolade e Pale di San Martino.

Zona: Passo Costalunga
Gruppo: Sciliar e Catinaccio
Mappe: Komp.: 54 Tab.: 029  Mapgr.: 11  Tappeiner: 128
Dislivello: 870     Durata: 4.10  Km: 10,3  Valutazione: EE
Itinerario:  Posteggio (1748), bivio 9/552 (2200), Passo Vaiolon (2560), Rif. Roda di Vael (2595), Rif. Paolina (2128), Rif. Masarè (1930), posteggio (1748).

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C) tuttavia, se mi scrivete a
non avrò difficoltà a concedere l'autorizzazione per la pubblicazione.

A Carezza prendiamo la strada per il Passo Nigra e dopo Km. 1,5 lasciamo la macchina nel posteggio.
Parte da qui il sentiero "9B Kaiserstein" che poco più avanti si immette nel 9. In continua e regolare salita giungiamo a quota 2000 dove incrociamo il sentiero 552 che unisce i Rifugi Coronelle e Paolina. Noi, seguendo le indicazioni, continuiamo sul "9 Vaiolon" che punta direttamente alla base del paretone della Roda di Vael. A quota 2440 inizia lo stretto canalino che sale al passo. Qui troviamo anche un grosso residuo di neve (Foto 1)
e poco oltre l'unico tratto attrezzato della salita, un cavo e una breve scaletta di ferro che ci aiuta a superare un salto di roccia (Foto 2).
Il sentiero è completamente in ombra e per questo ci appare particolarmente bello, alle nostre spalle, il piano assolato dove giace Carezza e alle spalle l'imponente Latemar (Foto 3).
Ancora un centinaio di metri di ripida salita su roccette ed eccoci al Passo Vaiolon, splendida finestra sulla Val di Fassa e verso Tofane, Vernel, Marmolada, Civetta, Pale di San Martino; siamo nelle Dolomiti che che tutto il mondo ci invidia (Foto 4).
Sotto di noi è ben visibile il sentiero 551 che percorreremo per raggiungere il Rifugio Roda di Vael. In saliscendi fino alla fenditura tra le cime Sforcella e Mugoni e poi una ripida e accidentata discesa (Foto 5)
che in breve ci porta nella spianata di Pael (m.2330) dove ci immettiamo nel sentiero 541 che, pianeggiante e puntando a sud, raggiunge il Rifugio Roda di Vael e la Baita Pederiva (Foto 6).
I due edifici attigui sono collocati su una panoramica balconata ai piedi della Catena del Masarè affiancata da Mugoni e Cigolade (Foto 7)

Il nostro cammino continua in piano sul sentiero 549 fino al monumento a Christomannos, per calare poi col 539 al Rifugio Paolina. Ora seguiamo il 552 fino all'incrocio col 6A che prendiamo e che ci porta alla Baita Masarè. Da qui con strada forestale fino al posteggio di partenza.

mercoledì 24 settembre 2014

Giro attorno ai Pizzes de Cir con salita al Gran Cir

24 settembre 2014 - 1131
Giro attorno ai PIZZES DE Cir
con salita al Gran Cir

I Pizzes de Cir, catena di picchi erosi e modulati dalle intemperie, si ergono a nord del Passo Gardena mentre il loro versante settentrionale termina nella Val Chedul. L'escursione proposta sale al Cir Grande, la cima più elevata, e si completa con il giro del'intera catena offrendoci un incantevole panorama dolomitico.

Zona: Val Gardena
Gruppo: Odle-Puez
Mappe: Komp.: 59   Tab.: 07   Mapgr.: 21
Dislivello: 1430 Durata: 6.20  Km: 12,5  Valutazione: EEA
Itinerario:  Posteggio Vallunga (1620), Rif. Panorama (2134), Rif. Dantercepies (2298), Gran Cir (2592), Jimmishütte (2236), Forcella Cir (2462), Forcella Crespeina (2528), posteggio (1620).

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A nord dell'abitato di Selva Gardena lasciamo la macchina nel grande posteggio a pagamento di Vallunga.
Il nostro cammino inizia seguendo il segnavia 12 verso sud ovest e imboccando poi, a Ciampac, il 12A per Dantercepies. Un tratto di sentiero che sale nel bosco si congiunge a quota 1720 con la carrareccia che in continua e dolce salita ci porta fino al Rifugio Panorama. Ancora qualche metro di salita ed eccoci al Rifugio Dantercecepies e alla stazione a monte della cabinovia. Siamo proprio sotto la catena dei Pizzes da Cir, mentre più in basso abbiamo il Passo Gardena e la Val Badia (Foto 1).
Ora seguiamo il segnavia "2 Ütia Jimmy" che corre in leggera discesa sotto i picchi del Cir per abbandonarlo poco dopo e prendere sulla sinistra il sentiero indicato per il Gran Cir. Il tracciato punta a nord e sale ripido portandosi proprio sotto le pareti rocciose e piegando poi verso est con camminamento munito di cavo d'acciaio. Non siamo su una ferrata ma il cavo aiuta. Ora il sentiero continua su facili roccette e ci offre belle inquadrature su Passo Gardena e il Gruppo del Sella (Foto 2),


arriva a un secondo tratto attrezzato (Foto 3)
e raggiunge al fine la croce sulla cima del Gran Cir, m.2592, da cui si gode un grandioso panorama dolomitico (Foto 4).
Per la discesa ripercorriamo lo stesso itinerario puntando però alla fine direttamente alla Jimmishütte. Siamo di nuovo sul segnavia 2 e ricominciamo a salire fra innumerevoli guglie (Foto 5).
A quota 2462 giungiamo alla Forcella Cir, da cui si domina l'imponente massiccio de Ciastel del Chedul e la sottostante Val Chedul (Foto 6).
Non molto lontana è visibile il crocefisso collocato sulla Forcella Crespeina e decidiamo di raggiungerlo. Breve discesa e poi risalita a tratti su sentiero scalinato ed eccoci alla Forcella Crespeina a metri 2528; da qui possiamo ammirare i gruppi del Puez e della Gardenaccia, mentre sotto di noi rimane il Lech de Crespeina (Foto 7).
Ora inizia la lunga discesa nella Val de Chedul che a tratti quasi pianeggiante, a tratti ripida su roccette e al termine con sentiero scalinato nel bosco raggiunge la chiesetta di San Silvestro all'incrocio con la Vallunga.Il posteggio è a pochi metri.
Lungo il percorso abbiamo potuto ammirare anche caprioli e marmotte (Foto 8).







domenica 21 settembre 2014

Nagelstein



21 settembre 2014 - 1130
Nagelstein

Questa sarebbe una tranquilla escursione fra malghe e laghetti, se non avessimo voluto inframmezzarla con la più impegnativa salita alla cima del Nagelstein (Monte Chiodo), da cui si domina l'intera Val d'Ultimo.

Zona: Val d'Ultimo
Gruppo: Ortles e Cevedale
Mappe: Komp.: 72 Tab.: 042   Mapgr.: 28
Dislivello: 870 Durata: 4.00  Km: 10,4  Valutazione: EE
Itinerario:  Posteggio Lago Fontana Bianca (1870), sent. 109 (2065), Klunke (2219), Nagelstein (2469), Klunke (2219), sotto Schmelzbichl (2342), Oberweissbrunnalm (2217), Mittere Weissbrunnalm (2060), posteggio (1870).


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Risalita tutta la Val d’Ultimo raggiungiamo l'ampio parcheggio collocata al termine del Lago di Fontana Bianca (Weissbrunnsee).
Seguendo il segnavia 101 prendiamo la strada forestale che corre sul lato meridionale del lago, proseguiamo per un tratto sul sentiero e riprendiamo la forestale per abbandonarla definitivamente ad un tornante. Ora imbocchiamo sulla sinistra il sentiero "105 Gonnawand". Fin qui abbiamo camminato quasi in piano, ma ora inizia la salita che in breve tempo ci porta sulla balconata rocciosa di Gonnawand da cui si domina la Val d’Ultimo (Foto 1).
Il nostro cammino prosegue col sentiero 109 che punta diritto verso la cima del Nagelstein tagliando un erto pendio. A quota 2220, in località Klunke, non badiamo al bivio col sentiero 101 e proseguiamo sul 109 che ora diventa ripido. Superiamo un tratto attrezzato con fune d’acciaio e dopo aver aggirato la cima, raggiungiamo da sud la grande croce posta alla sommità del Nagelstein (Monte Chiodo). Da qui si gode un ampio panorama sul sottostante lago di Fontana Bianca (Foto 2),
verso le Maddalene e verso la Val d’Ultimo (Foto 3).
Per la discesa, torniamo sui nostri passi fino al bivio col sentiero 101 che ora prendiamo. Un lungo traversone quasi in piano sul lato settentrionale del Nagelstein ci porta all'incrocio fra il sentiero 101 che scende alla Fiechtalm e il 104 che sale in direzione ovest. Noi proseguiamo su quest'ultimo mentre poco sotto di noi rimane il Fiechtsee (Foto 4).
Più di duecento metri di salita per scollinare a quota 2340 sotto lo Schmelzbichl mentre in basso appare il bel  Fischersee (Foto 5).
Con un ampio giro, caliamo alla Oberweissbrunnalm anch'essa con laghetto e qui ci immettiamo nel sentiero 107. Ora si scende rapidamente in direzione nord, superiamo con un ponticello una bella cascata (Foto 6)





e raggiungiamo la spianata tagliata dai meandri del torrente “Valschauer”. Abbandonato il sentiero 107 che prosegue verso il Fischersee, prendiamo il 103 che ci riporta al posteggio nei pressi del Lago Fontana Bianca.