26 ottobre 2014 - 1140
Monte Calisio
Le prime tracce dell'uomo nella nostra regione risalgono
al Primo Neolitico proprio sul Monte Calisio, monte da cui, in seguito al tempo
dei romani, passava la Via Claudia Augusta e dove intorno al 1200 si trovava un'importante
miniera d'argento. Durante la prima guerra mondiale il Calisio divenne famoso
per le sue grandi e moderne fortificazioni militari e oggi, con i numerosi
sentieri, rappresenta la naturale sede del trekking urbano di Trento.
Zona: Val d'Adige, Trento
Gruppo: Monti fra Val d'Adige
e Val di Cembra
Mappe: Komp.: 647 Ediz. 31:
159/169
Dislivello: 710 Durata: 3.20 Km: 10 ca.
Valutazione: E
Itinerario: Martignano, posteggio Pinara (390), Quattro
Strade (821), gallerie di guerra (1035), Monte Calisio (1097), Stoi (1050), Ex
Forte Casara (892), Loch (793), Montevaccino di Sopra (736), Pinara (390).
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Noi
affrontiamo questa montagna partendo dalla strada che unisce Martignano a
Montevaccino.
Lasciata
la macchina in località Pinara, con posteggio attiguo a un box in lamiera,
prendiamo il sentiero 401. Un sentiero ben tracciato ci porta con tornanti a Predamala,
da cui dominiamo i quartieri settentrionali di Trento (Foto 1)
per
intercettare poi la Strada del Flora proveniente da Sabbionare. Ancora qualche
minuto di salita ed eccoci, a quota 821, all'incrocio di sentieri denominato
Quattro Strade. Noi proseguiamo sul 401 raggiungendo a quota 1050, in località
Stoi, l'imbocco di quella grandiosa caverna a forma di H utilizzata nel 1914
per la collocazione di obici protette da cupole corazzate e per alloggio dei serventi (Foto 2).
Ormai mancano pochi metri alla cima che raggiungiamo
dopo aver superato un piccolo salto di roccia munito di quattro zanche e una
fune d'acciaio (Foto 3).
La tondeggiante cima è un prato con croce e panche
su cui sono ancora visibili i basamenti delle strutture militari e da cui si
gode un ampio panorama verso la Val d'Adige e di Cembra con le Dolomiti in distanza (Foto 4)
e sulla piana di Trento con Bondone, Stivo, Vigolana (Foto 5).
Per la discesa
utilizziamo lo stesso sentiero fino a Stoi, dove ora prendiamo il sentiero 430
in direzione nord. In dolce discesa superiamo il Prà del Dorigat raggiungendo a
quota 892 quel che rimane del Forte Casara anch'esso facente parte delle fortificazioni
militari del 1914 (Foto 6).
Sempre col sentiero 430 caliamo fino ai 793 metri di
località Loch
e qui facciamo lo sbaglio di proseguire
col 430 verso Montevaccino anzichè seguire le indicazioni "Fontanelle,
Quattro Strade, Martignano" che danno la nostra mèta a ore 1.20. Dopo qualche
minuto ci ritroviamo fra le prime case di Montevaccino di Sopra e sulla strada
provinciale. Per il rientro alle macchine dobbiamo così percorrere cinque
chilometri di strada asfaltata.
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