17 novembre 2024 - 1828
Lavazè-Oclini-Lavazè
(Lavazè-Grimm-Lavazè)
Escursione circolare tra Passo Lavazè e Passo Oclini, un territorio colpito duramente dalla tempesta Vaia dell’autunno 2018. Un territorio che, in inverno con i suoi 80 km di piste, è considerato il regno dello sci da fondo, oggi però la neve è ancora assente
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Zona: Val d’Ega
Gruppo: Altopiano Regglberg e Oclini
Mappe: 4LAND: 181 - TABACCO: 029
Dislivello metri: 215 Tempi ore: 3:00
Distanza Km: 8,9 Valutazione: T
Itinerario: Passo Lavazè (1806), sent.572, Hotel Corno Nero, passo Oclini (2000), Malga Ora (1872), Passo Lavazè (1806)
Da Bolzano, percorrendo la Val d’Ega, raggiungiamo a m 1807 il Passo Lavazè dove lasciamo la macchina. In questa stagione e in totale assenza di neve tutte le attività sono ferme e anche sulle piste per il fondo non si è ancora iniziato con lo sparo della neve artificiale.
Percorrendo un breve tratto della strada provinciale che conduce a Passo Oclini ci portiamo nei pressi di Malga Varena e poco prima di raggiungerla imbocchiamo sulla sinistra il sentiero 572 per Oclini, sentiero che, come indicano le tabelle, andrà a raccordarsi col 502 per chi vuol raggiungere La Rocca-Corno Nero o col 573 per chi è diretto alla Sella dei Pozzi. Un altro cartello evidenzia che stiamo entrando “nel bosco resiliente della tempesta Vaia” e infatti ce ne accorgiamo subito. Camminiamo su un largo sentiero e tutt’attorno abbiamo tronchi abbattuti. È una tristezza, anche se contemporaneamente, non essendoci più ostacoli, ora possiamo ammirare i monti che ci circondano: Corno Nero, Corno Bianco, Sciliar, Catinaccio, Latemar (Foto 1-2).
Procedendo in dolce salita, giunti a m 1955, raggiungiamo una piazzola al cui centro si trova un masso che fa da sostegno a un artistico crocefisso intagliato nel ferro. Si tratta di un monumento eretto nel 2018 in memoria di Polesana Augusto di Varena (Foto 3).
Il largo sentiero continua fra gli alberi caduti puntando verso il Corno Nero (Foto 4),
per entrare poi d’improvviso in un bosco dove gli alberi si sono salvati. A m 2020 raggiungiamo località Mandra delle Bese e il bivio col sentiero 573 per Passo Oclini. Pressoché in piano e su fondo a tratti leggermente innevato, sbuchiamo, poco sopra i posteggi del Passo Oclini, all’Hotel Corno Nero, strategicamente collocato fra il Corno Nero e il Corno Bianco (Foto 5).
Naturalmente l’albergo è chiuso anche se ci offre la possibilità di godere di una lunga panca in pieno sole, posto ideale per la sosta. Ripreso il cammino, scendiamo alla strada provinciale e dirigendoci verso Passo Lavazè troviamo dopo pochi metri sulla sinistra la tabella del sentiero 2 per Malga Ora / Auerleger. Il sentiero entra nel bosco e con percorso totalmente all’ombra ci porta ai 1872 metri di Malga Ora (Foto 6)
e alla carrareccia che in inverno diventa pista per lo sci da fondo. Seguendo le indicazioni Lavazè percorriamo un facile sentiero che passando dal biotopo Auerleger va a sbucare sulla provinciale all’altezza di Malga Varena. L’ultimo tratto per rientrare al Passo Lavazè lo facciamo sull’asfalto.
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