Labirinto del Latemar
Camminare
fra enormi massi sepolti da metri di neve, evitare gli anfratti che si sono creati
alla base dei macigni, girovagare nel labirinto che sembra non finire mai,
tutto questo in un paesaggio fiabesco.
Mappe: Komp.: 54 Tab.: 029 Mapgr.: 09
Itinerario: Grand Hotel Carezza (1609), Bivio 21 (1750), Mitterleger (1839), Labirinto, bivio 13
(1771), Latemar Alm (1825), Grand Hotel Carezza (1609). Blog in costruzione
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Ora torniamo sui nostri passi e giunti al bivio senza indicazioni, prendiamo a destra, dovremmo essere sul segnavia 20. Il sentiero scelto è quello giusto e dopo pochi minuti entriamo nel Labirinto, insinuandoci fra gli enormi massi di una grossa frana (Foto 2).
Se d'estate il luogo è
stupendo, per l'inverno è difficile trovare aggettivi adeguati. Sui massi si è
depositato uno strato di neve di alcuni metri, mentre al fianco della traccia
che stiamo seguendo si scorgono profondissimi anfratti. A tutto questo dobbiamo
aggiungere lo splendore degli acuminati pinnacoli del Latemar. E' un paesaggio
fiabesco e irreale. La traccia che seguiamo, quasi un filo d'Arianna, con continui
saliscendi aggira i vari massi e veramente sembra di camminare in un labirinto
senza via d'uscita (Foto 3-4-5-6-7).
E infatti, dopo un lungo
girovagare arriviamo ad un punto dove la traccia termina.
Siamo al limitare del bosco, più in
basso si vede il fondo di una valletta e sull'altra sponda la casetta in legno
di Malga Latemar. Creandoci la traccia, aggiriamo gli ultimi massi e raggiungiamo
il pianoro di valle. Intercettato il sentiero 13, con un ripido strappo raggiungiamo a quota
1825 la Latemar Alm, posta su una balconata, un palco privilegiato sul palcoscenico
del Latemar.
Per il rientro seguiamo la forestale con segnavia 13 che puntando prima ad est
e poi ad ovest ci riporta facilmente al punto di partenza.
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