domenica 30 marzo 2014

Labirinto del Latemar



Labirinto del Latemar
Camminare fra enormi massi sepolti da metri di neve, evitare gli anfratti che si sono creati alla base dei macigni, girovagare nel labirinto che sembra non finire mai, tutto questo in un paesaggio fiabesco.



30 marzo 2014 - 1102

Zona: Passo Costalunga

Gruppo: Latemar
Mappe: Komp.: 54 Tab.: 029 Mapgr.: 09
Dislivello: 370 Durata: 3.50  Km: 7,500  Valutazione: EAI m
Itinerario:  Grand Hotel Carezza (1609), Bivio 21 (1750),  Mitterleger (1839), Labirinto, bivio 13 (1771), Latemar Alm (1825), Grand Hotel Carezza (1609).  Blog in costruzione

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Dopo aver posteggiato di fronte al Grand Hotel Carezza, attraversiamo la nazionale per prendere il Sentiero Agatha Christie. Calzate le ciaspole, col sentiero "18 Latemarscharte" ci addentriamo nel bosco, la neve è tanta, ma una buona traccia ci facilita il cammino. A quota 1750 ci immettiamo nel Sentiero delle Leggende seguendo il segnavia 21 per Obereggen (0.50-0.50). Stiamo procedendo verso ovest in leggera salita. A quota 1850 notiamo che sulla sinistra si stacca un sentiero che punta verso le pendici del Latemar, ma non essendovi indicazione alcuna, proseguiamo sul 21. Poco più avanti arriviamo ad una serie di cartelli, stranamente nessuno porta l'indicazione "Labirinto del Latemar" e così proseguiamo fino a Mitterleger. In una larga spianata, quasi un anfiteatro ai piedi  del Latemar, giacciono due casolari e alcuni grossi massi semisepolti dalla neve (Foto 1)

Ora torniamo sui nostri passi e giunti al bivio senza indicazioni, prendiamo a destra, dovremmo essere sul segnavia 20. Il sentiero scelto è quello giusto e dopo pochi minuti entriamo nel Labirinto, insinuandoci fra gli enormi massi di una grossa frana (Foto 2).
 




 Se d'estate il luogo è stupendo, per l'inverno è difficile trovare aggettivi adeguati. Sui massi si è depositato uno strato di neve di alcuni metri, mentre al fianco della traccia che stiamo seguendo si scorgono profondissimi anfratti. A tutto questo dobbiamo aggiungere lo splendore degli acuminati pinnacoli del Latemar. E' un paesaggio fiabesco e irreale. La traccia che seguiamo, quasi un filo d'Arianna, con continui saliscendi aggira i vari massi e veramente sembra di camminare in un labirinto senza via d'uscita (Foto 3-4-5-6-7).

E infatti, dopo un lungo girovagare arriviamo ad un punto dove la traccia termina. Siamo al limitare del bosco, più in basso si vede il fondo di una valletta e sull'altra sponda la casetta in legno di Malga Latemar. Creandoci la traccia, aggiriamo gli ultimi massi e raggiungiamo il pianoro di valle. Intercettato il sentiero 13, con un ripido strappo raggiungiamo a quota 1825 la Latemar Alm, posta su una balconata, un palco privilegiato sul palcoscenico del Latemar. Per il rientro seguiamo la forestale con segnavia 13 che puntando prima ad est e poi ad ovest ci riporta facilmente al punto di partenza.

















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