18 dicembre 2016 - 1274
Le malghe di Monte Roen
In un inverno caratterizzato dalla totale assenza
di neve bisogna rinunciare alle escursioni con le ciaspole e non sempre è
facile trovare percorsi riscaldati dal sole. Con questa gita raggiungiamo una cima
da cui si gode un vastissimo panorama e contemporaneamente tocchiamo cinque
malghe della Val di Non.
L'utilizzo delle fotografie e del testo è
soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad
autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con
maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Val di Non
Gruppo: C.na della
Mendola-Roen-Cime di Vigo
Mappe: TABACCO: 049 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello: 530 Durata: 2.50 Km: 9,1 Valutazione: T
Itinerario: Malga Romeno (1768), Monte Roen (2116), Malga
Smarano di Sfruz (1925), Malga di San Zeno (1614), Malga di Don (1653), Malga
Amblar (1729), Malga Romeno (1768).
Dal paese di Amblar in Val di Non, con sei
chilometri di buona strada asfaltata e altri quattro di strada sterrata ci
portiamo ai 1768 metri di Malga Romeno aperta tutto l'anno.
Partendo da m 1768 prendiamo il sentiero 500
in direzione sud verso il Monte Roen (Foto 1).
Il sentiero porta anche la sigla SI, ci
troviamo infatti su un tratto del Sentiero Italia che è un itinerario escursionistico
lungo circa 6.166 km che attraversa
l'intero territorio nazionale. Lungo la salita, avendo in basso la Val di Non (Foto 2),
superiamo il bivio col sentiero 528A per
Malga Smarano e entriamo in una rada mugara. Superato anche il bivio per la ferrata,
a m 2116 raggiungiamo la vetta del Monte Roen. Siamo sulla verticale del Rifugio Oltradige e dominiamo la Val d'Adige
(Foto 3).
Più lontane ammiriamo
da una parte le Dolomiti e dall'altra i gruppi del Brenta, delle Maddalene e
dell'Ortles‑Cevedale. Panorama quindi a 360 gradi. Prima di lasciare la cima
raggiungiamo anche la vicina croce di vetta (Foto 4)
e quindi col
sentiero 528 iniziamo la dolce discesa che ci porta alla Malga Smarano e Sfruz (Foto 5).
Dopo una sosta
sulle panchine scaldate dal sole riprendiamo il cammino utilizzando una
carrareccia cementata fino a quota 1790 quando il segnavia 528 prende il
sentiero sulla destra. Un tratto di discesa nel bosco per arrivare alla Malga Sanzeno a m 1614. Ci troviamo nel punto più basso
dell'escursione e quindi ora comincia la risalita utilizzando il sentiero 537. In
breve raggiungiamo la Malga di Don, bella casetta di sasso ristrutturata
nel 1985 come rifugio o bivacco ad uso degli escursionisti (Foto 6).
Il nostro cammino
continua seguendo inizialmente la carrareccia fino al punto in cui il segnavia
537 imbocca un sentierino che ci porta direttamente alla Malga di Amblar. Anche questa casara abbandonata dal
1950 è stata ristrutturata e diventata rifugio escursionistico. Una carrareccia
ci riporta facilmente alla Malga Romeno dove abbiamo la macchina.
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