21 aprile 2018 - 1352
Monte Ozol
Per
ammirare contemporaneamente le valli di Non, di Sole, di Rumo e di Bresimo
basta salire sul Monte Ozol. Questa bassa elevazione delle Maddalene ci offre
anche una splendida visione del Gruppo del Brenta.
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tuttavia non ho difficoltà ad
autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con
maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Val di Non
Gruppo: Catena delle
Maddalene
Mappe:
TABACCO: 053 - KOMPASS: Digital Map Alpi - 4LAND: 155
Dislivello metri: 670 / Tempi ore: 4:45
Distanza Km: 14,6 / Valutazione: E
Itinerario: Cloz, Campo sportivo (900), Sant'Antonio
(1140), Passo di Giova (1382), Monte Ozol (1566), Capitello Madonna Romallo
(1100), sentiero sopra i campi (915), Caseta (895), Cloz, Campo sportivo (900),
Raggiunto
Cloz in Val di Non ne raggiungiamo la zona sportiva dove lasciamo la macchina,
siamo a m 900.
Le
indicazioni che seguiamo sono quelle del sentiero 40A-Giovat di Cloz che ci
portano su una carrareccia che sale dolcemente nel bosco e che a quota 1140
raggiunge un altarino dedicato a Sant'Antonio. Continuiamo sul A40 trascurando sia l'A41 per Pedroz che, più avanti,
l'A40c per Cros Patoi. Lungo
questo percorso che sale nel bosco e che ci offre solo a tratti vedute sulla
Val di Non, sono segnalate dal corpo dei Vigili del Fuoco numerose piazzole con
progressione numerica. Prendendo quota ora possiamo ammirare anche il Lago di
Santa Giustina e il Gruppo del Brenta ben innevato (Foto
1).
A quota 1382 raggiungiamo il Passo di
Giova/Cloznerjoch. Un cartello ci indica che ora siamo sulla strada forestale
Ozolo e poco più avanti troviamo il segnavia A29‑Monte Ozol che seguiamo. Camminando
su una larga e piana forestale che percorre la dorsale del Monte Ozol possiamo
osservare a nord la Val di Rumo e il gruppo delle Maddalene (Foto 2)
e
contemporaneamente a sud la Val di Non attorniata dalla catena della
Mendola-Roen, dalla Paganella e dal Brenta. A quota 1566 raggiungiamo la cima
del Monte Ozol che si presenta come una grande spianata lavorata dalle ruspe. Continuando sulla carrareccia ora in
discesa superiamo un'area picnic con tavola, panche e tettoia e raggiungiamo
una casetta color ciclamino sulle cui panche possiamo sostare in piena
tranquillità, in tutto il percorso non abbiamo trovato anima viva. Attorno a
noi sui prati ancora privi di erba i primi crocus e i larici in fiore.
La
strada raggiunge a m 1300 "La baita del bosc" in costruzione su un
terrazzo dominante la valle con il Lago di Santa Giustina in primo piano.
Transitando accanto a un complesso di antenne arriviamo al capitello
della Madonna di Romallo. Da qui,
nonostante la distanza, è ben visibile anche il Catinaccio/Rosengarten (Foto 3).
A m 915 un cartello ci invita a lasciare la
carrareccia per seguire il sentiero per il Campo sportivo di Cloz. Un
percorso pianeggiante che
corre tra campi e bosco (Foto 4-5), transita da località Caseta
e ci riporta al campo sportivo nostro punto di partenza.
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