30 maggio 2020 - 1485
Monte Cuzzo
(Gitsch Berg)
Salita alla
vetta del monte Cuzzo che offre una spettacolare vista panoramica su innumerevoli
cime montagnose. Il panorama spazia dalle Dolomiti al gruppo del Brenta, dalle
Alpi della Zillertal e dello Stubai fino alle Alpi Venostane a nord-ovest.
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Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Val Pusteria
Gruppo: Monti di Fundres
Mappe:
TABACCO: 037 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 800 Tempi
ore: 4:00 Distanza Km: 7,6 Valutazione: E
Itinerario: Kiener Alm (1748),
Bergrestarant Gitschberg (2055), Gitschütte (2210), Monte Cuzzo (2510),
Gitschhütte (2210), Zaßler Alm 2050), Pichler Hütte (1918), Kiener Alm (1748).
Da Rio Pusteria
saliamo al paese di Maranza e raggiungiamo la Kiener Alm. Siamo ai 1748 m della
Forcella di Kiens valico da cui si scende in Val di Fundres.
Il
sentiero che imbocchiamo è il 20 e le tabelle danno Gitsch / Monte Cuzzo a ore
2.30. Il percorso parte subito ripido e risale quella che in inverno è una pista
sciistica raggiungendo a quota 2055 il Bergrestaurant Gitschberg (Foto 1).
Siamo
al centro del carosello sciistico di Maranzae ai piedi del versante sud del
Monte Cuzzo. Risalendo il pendio giungiamo alla Gitschhütte e proseguiamo col
sentiero 12 che ci porta sul lato destro del pendio. Passando anche tra alcune
chiazze residue di neve e fra i primi ciuffi di anemoni (Foto 2)
raggiungiamo
a m 2510 la cima del Monte Cuzzo. Una grande croce stellata, una tavola di
orientamento circolare e tante tante cime tutt’attorno (Foto 3).
Le
guide turistiche dicono “splendida vista su più di 500 vette circostanti”; le
ammiriamo ma non riusciamo a contarle ... In basso la Val di Fundres e la Val
Pusteria (Foto 4).
Noi
siamo saliti dal facile versante meridionale ma alla cima giunge anche un
percorso ripido e attrezzato dal versante settentrionale che però, constatato
anche il persistere della neve, ci guardiamo bene dall’affrontare. Per la
discesa ripercorriamo quindi lo stesso itinerario della salita fino quasi alla
Gitschhütte. Sul fianco della stazione di partenza della seggiovia che sale
alla cima parte il sentiero che con un’ampia curva ci porta all’antica Zaßler
Alm e al rifugio Zaßler / Zaßlerhütte (Foto 5).
Tutti
i rifugi trovati lungo l’intero percorso sono ancora chiusi evidentemente la
stagione turistica, anche a causa del Covid19, non è ancora iniziata. Proseguiamo
seguendo la carrareccia che ci porta alla Pichlerhütte dove, abbandonata la
carrareccia, prendiamo il sentiero che sale sulla sinistra senza alcuna
indicazione. Pochi metri e sul fianco di una pista sciistica troviamo l’indicazione
per la Kiener Alm / malga Kiener. Purtroppo dopo pochi metri il sentiero è
invaso da tronchi schiantati a terra e con molta difficoltà ne usciamo.
Abbandonato il sentiero impraticabile raggiungiamo finalmente un prato sgombero
da alberi (Foto 6)
e
il sentiero 19A che in pochi minuti ci permette di rientrare alla Kiener Alm.
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