lunedì 13 settembre 2021

Monte Cretò

 

13 settembre 2021 - 1623

Monte Cretò

 

L’anello del Monte Cretò è un’escursione che si svolge sempre nel bosco con ripida e faticosa salita e impegnativa discesa. Si toccano più stavoli, quelle costruzioni rurali di montagna tipiche dei territori alpini del Friuli.

 

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Zona: Val Tramontina

Gruppo: Dolomiti Friulane

Mappe: TABACCO: 028

Dislivello metri: 800         Tempi ore: 5:00 

Distanza Km: 7,6               Valutazione: E

Itinerario: Statale a Tramonti di Sopra (445), 1°Stavolo (605), Stavolo Zouf (1032). Stavolo Cellant <(1202), 4°Stavolo (800), Sorgente dei Malati (665), Tramonti via Pradiel (420), posteggio (445).

 

Risaliamo in macchina la Val Tramontina, quella che da Meduno sale alla Forcella di Monte Rest e, subito dopo le ultime case di Tramonti di Sopra, troviamo sulla sinistra il cartello con l’indicazione del sentiero 395 “Giro Monte Cretò 4:00”, siamo a m 440.


Un ripido sentiero a tratti scalinato prende quota nella boscaglia offrendoci qualche inquadratura della sottostante Val Tramontina (Foto 1)


Alternando strappi a rettilinei si attraversa un primo corso d’acqua sul cui fianco si erge un piccolo crocefisso (Foto 2)  


raggiungendo a m 605 una fontana. Subito sopra, su una piazzola panoramica, il primo stavolo (costruzione rurale in sasso tipica di questa zona). A nord vediamo il Monte Rest ben riconoscibile per le antenne che ne sovrastano la cima (Foto 3)


Da qui il sentiero prende a salire decisamente a tratti su terreno roccioso e in prossimità del crinale orientale esce su un ripiano offrendoci la vista verso nord. Subito dopo, mentre il sentiero si fa più dolce, entriamo in un fitto bosco di faggi raggiungendo a m 1032 i ruderi dello stavolo Zouf (Foto 4)


Da questo punto il percorso non è più evidente e dobbiamo in continuazione cercare i segni biancorossi per non perdere il sentiero. Con una ripida traccia raggiungiamo a m 1202 la massima elevazione di questa escursione e poco più in basso le rovine del terzo stavolo, il Celant. Ora il sentiero dissestato e alquanto ripido segue il solco del Rio Celestia diventando più tranquillo in prossimità del quarto stavolo, quello di quota 800. Continuando nella discesa, mentre la vista si apre sulla valle, ci appare un pennone con bandiera e raggiuntolo scopriamo che è collocato davanti alla “Sorgente dei Malati” una fontanella e un altarino con madonna (Foto 5)


 
Il sentiero dopo essere rientrato nel bosco raggiunge di nuovo il solco del Rio Celestia e dopo averlo attraversato giunge ad una antica calcinaia (Foto 6) e subito dopo ai bivi di Casera Albis e del sentiero 394 “strada da Lis Formas”. Noi proseguiamo sul 395, ora buona carrareccia affiancata da un muretto a secco, che a m 420 raggiunge le prime case di Tramonti di Sopra, in via Pradiel, strada che puntando a ovest porta alle Pozze Smeraldine descritte nell’escursione seguente. Camminando fra le case attraversiamo da sud a nord il paese e raggiungiamo la macchina.

 

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