8 luglio 2023 - 1749
Cossito – Amatrice
(Cammino Terre Mutate)
Siamo a Amatrice, paese del Lazio assai noto per la “pasta all’amatriciana” ma che purtroppo dal 2016 è sorto agli onori della cronaca per essere stato distrutto dal terremoto che ha colpito l’Italia Centrale.
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Zona: Amatrice
Gruppo: Monti della Laga
Mappe: da Tabellone stradale a Amatrice
Dislivello metri: +284 / -261 Tempi ore: 4:30
Distanza Km: 14,2 Valutazione: E
Itinerario: Cossito (968), SS Lorenzo e Flaviano (926), Rocchetta (915), bivio Petrana (1020), Madonna di Filetta (861), ponte Scardarello (805), Cornillo Vecchio (895), Amatrice (950), Agritur Amatrice (980)
Avendo trovato in una libreria di Amatrice il volumetto “Il cammino delle terre mutate. 200 chilometri a piedi da Fabriano a L’Aquila tra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo” scopriamo che una delle tappe del cammino va da Accumoli ad Amatrice, vale a dire nella zona in cui ci troviamo. Si tratta del territorio colpito dal terremoto del 2016 e che ora molto molto lentamente sta tentando, di risorgere. Decidiamo allora di percorrere un breve tratto di questo cammino, in macchina ci portiamo a Cossito e qui posteggiamo.
Siamo a m 968 e iniziamo il cammino seguendo il sentiero 373 del CAI di Amatrice in direzione di San Lorenzo e Flaviano. Un breve tratto su strada asfaltata fiancheggiando già in partenza un villaggio SAE (Soluzione abitativa in emergenza) per prendere poi sulla destra il sentiero che ci porta a San Lorenzo e Flaviano ovvero a quel che resta dell’abitato (Foto 1).
Proseguiamo seguendo le indicazioni per Rocchetta e arriviamo in un ampio piazzale con al centro una fontana, altri edifici in piedi non ve ne sono. Anche il sentiero che stiamo seguendo poco dopo si interrompe per cui torniamo alla fontana e seguendo la strada raggiungiamo il Villaggio Rocchetta, altro grande villaggio SAE (Foto 2).
Purtroppo, una serie di indicazioni errate ci fanno andare avanti e indietro e anche i suggerimenti degli abitanti non ci aiutano, per cui ci portiamo alla strada principale e poi prendendo sulla destra in località Petrana. Con un percorso avventuroso su sentieri in disuso, scavalcando recinti e attraversando campi, giungiamo finalmente al santuario della Madonna di Filetta, anch’esso semidistrutto dal terremoto (Foto 3).
Per giungere qui, sembra che da Rocchetta avremmo dovuto prendere sulla destra la strada che costeggiava il villaggio SAE, quella che ci era stata sconsigliata. Ritrovata la segnaletica del sentiero 300 arriviamo in località Filetto, m 808 e subito dopo al ponte Scardarello. Proseguendo ancora arriviamo a Cornillo Vecchio 895, proseguiamo fra le case distrutte e poi su strada asfaltata fino a dei cartelli segnaletici. Il primo che indica col segnavia 372 Amatrice a venti minuti e qualche metro dopo quello che dà Amatrice a cinque minuti. Con uno stretto e ripido sentiero in salita e di buon passo giungiamo fra le case di Amatrice dopo un quarto d’ora e quindi seguendo la nazionale per Campotosto, passiamo fra la chiesa in ricostruzione, due aree di commercio ospitate provvisoriamente in prefabbricati e un ennesimo villaggio SAE (Foto 4-5-6)
raggiungendo infine l’Agritur Amatrice dove siamo ospiti. Accompagnati dalla proprietaria dell’Agritur andremo a ricuperare la macchina.
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