giovedì 25 aprile 2024

Alpe di Marinzen

 

25 aprile 2024 - 18058

Alpe di Marinzen

(Marinzenalm)

 

Da Castelrotto, percorrendo strade forestali e sentieri, risaliamo il pendio montuoso che si trova alla base della Bullaccia raggiungendo l’incantevole Alpe di Marinzen

 

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Zona: Siusi

Gruppo: Sciliar-Catinaccio

Mappe: 4LAND: 181 - TABACCO: 05

Dislivello metri: 300         Tempi ore: 2:40 

Distanza Km: 7,3               Valutazione: E

Itinerario: Wasserebene (1206), bivio 4A-11A (1440), Marinzen (1484), Schafstall (1476), Ritsch (1260),  Wasserebene (1206)

 

Giunti a Castelrotto ci dirigiamo verso Passo Pinei e circa un chilometro dopo le ultime case del paese prendiamo sulla destra la stradina che, dopo qualche centinaio di metri, raggiunge a m 1206 la zona sportiva di Wasserebene con grandi spazi per parcheggiare.


Seguendo la segnaletica “8 Schafstall – Puflatsch” iniziamo a camminare su una forestale proseguendo poi sul sentiero che ci porta al Monumento naturale “Sedie delle Streghe / Hexenstühle”, due blocchi di pietra a forma di veri e propri sedili (Foto 1).


Se siano opera umana o formazione naturale non è dato sapere. Giunti a quota 1380 abbandoniamo il sentiero 8 e prendiamo sulla destra il 4B in direzione di San Valentino. Camminando pressoché in piano raggiungiamo il sentiero 4A e con questo dopo essere passati sotto i cavi della seggiovia che da Castelrotto porta a Marinzen, sbuchiamo a quota 1445 su un prato dove si erge un grande ripetitore. Davanti a noi abbiamo il massiccio dello Sciliar ben innevato (Foto 2).


Presa la forestale con segnavia 11A in pochi minuti raggiungiamo l’Alpe di Marinzen. Larghi prati al cui limitare si trova la stazione a monte della seggiovia e un ristorante, entrambe chiusi fino a metà maggio, e poco discosto, un bel laghetto in cui si riflette lo Sciliar (Foto 3).


Da qui parte sia il sentiero 12 che sale all’Alpe di Siusi sia il 9 che prendiamo. Con un percorso pianeggiante nel bosco raggiungiamo lo Schafstall, una baita in legno che in estate diventa un frequentato punto di ristoro (Foto 4).



Siamo a m 1473 e questa è la quota massima che oggi raggiungiamo. Preso il segnavia 9 in direzione di San Michele, dopo un tratto sconnesso e cosparso di alberi caduti, percorriamo una forestale in direzione nord raggiungendo a m 1260 il maso Ritsch. Poco più in basso abbiamo la chiesa dedicata a San Michele e l’agglomerato di case che formano la frazione di Castelrotto denominata San Michele / St. Michael / San Michiel (Foto 5-6).

Uso anche la denominazione ladina, perché qui inizia il territorio della Val Gardena dove la lingua abitualmente parlata è il ladino. Da qui proseguiamo col sentiero 7 che, inizialmente corre parallelo alla strada provinciale che da Passo Pinei scende a Castelrotto, poi entra nel bosco giungendo infine alla zona sportiva Wasserebene dove abbiamo la macchina.

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