Corno di Tres
Itinerario: Rif. Predaia (1397), Malga Rodeza (1576), Corno di
Tres (1812), Bivio 7 per Fennhals (1750), Bivio 526 per Rodeza (1632), Brenzi
di Zuol (1645), Malga Cordeo (1578), Rif. Predaia (1397).
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·
In
Val di Non, passando da Còredo, Sette Larici, Rif. Sores, raggiungiamo con le
macchine il Rif. Predaia
·
ci
immettiamo nell’”Alta Via Sulla Catena della Mendola” con segnavia 500.
Ancora un tratto su forestale e poi un sentierino più ripido, ci permette di raggiungere
la sommità del Corno di Tres a quota 1812. Pur essendo una cima
di bassa quota, il panorama è assai vasto. Siamo sullo spartiacque fra la Val
d’Adige e la Val di Non, e lo sguardo va dalle cime dolomitiche, al Lagorai, al
Gruppo del Brenta, ai monti di confine. Un tavolone circolare evidenzia il panorama
a 360 gradi con l’indicazione di tutte le cime che ci circondano
·
Ora
ci accingiamo a percorrere lo spartiacque tra la Val di Non e la Val d’Adige in
direzione nord-est. La tabella con segnavia 500 indica “Corno del Cervo – Costebelle
– Monte Roen”. Un sentierino ben tracciato in cresta, con continui sali scendi,
corre fra i larici
·
offrendoci
belle vedute sulle sottostanti valli, mentre le cime purtroppo sono coperte da
neri nuvoloni che preannunciano l’arrivo della pioggia
·
Lungo tutto il percorso troviamo valligiani che
stanno approntando la legna per i grandi falò che si accenderanno in questa notte
di giugno, dedicata al Sacro Cuore.
Fuochi del Sacro Cuore:. Una sera di domenica di metà giugno, tutti gli anni sulle pendici delle montagne dell’Alto Adige ardono suggestive immagini di fuoco raffiguranti il cuore di Gesù. Si tratta dei famosi fuochi del Sacro Cuore, i cui origini risalgono ad un’epoca da tempo tramontata: Fu nel 1796, quando la regione tirolese venne minacciata dai bavaresi, al tempo strettamente legati a Napoleone e le truppe francesi, che i tirolesi chiesero aiuto al Sacro Cuore di Gesù. Il Sacro Cuore li salvò e per ringraziarlo acesero dei grandissimi fuochi in cima a monti e colli. E questo rito tanto spettacolare si ripete ancora oggi ogni anno la prima domenica dopo Corpus Domini verso metà giugno. Ma i fuochi hanno anche un’altra origine storica, dato che anche in tempi di guerra vennero accesi coll’obiettivo di annunciare l’inizio di una lotta…(http://www. suedtirolerland.it/it/highlights/tradizione-e-cultura/i-fuochi-del-sacro-cuore.html)
Fuochi del Sacro Cuore:. Una sera di domenica di metà giugno, tutti gli anni sulle pendici delle montagne dell’Alto Adige ardono suggestive immagini di fuoco raffiguranti il cuore di Gesù. Si tratta dei famosi fuochi del Sacro Cuore, i cui origini risalgono ad un’epoca da tempo tramontata: Fu nel 1796, quando la regione tirolese venne minacciata dai bavaresi, al tempo strettamente legati a Napoleone e le truppe francesi, che i tirolesi chiesero aiuto al Sacro Cuore di Gesù. Il Sacro Cuore li salvò e per ringraziarlo acesero dei grandissimi fuochi in cima a monti e colli. E questo rito tanto spettacolare si ripete ancora oggi ogni anno la prima domenica dopo Corpus Domini verso metà giugno. Ma i fuochi hanno anche un’altra origine storica, dato che anche in tempi di guerra vennero accesi coll’obiettivo di annunciare l’inizio di una lotta…(http://www. suedtirolerland.it/it/highlights/tradizione-e-cultura/i-fuochi-del-sacro-cuore.html)
· A quota 1645, in località Brenzi di Zuol, abbandoniamo il sentiero 500, per prendere sulla sinistra un tratturo che ci porta alla congiunzione col sentiero 525 e con questo raggiungiamo la grande Nuova Malga di Coredo indicata sulle carte come Malga Zuol
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Bella
escursione sulla panoramica dorsale. Il tempo incerto non ci ha permesso di
godere appieno del panorama.
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