10 marzo 2019 - 1413
Totenkirchl
(Chiesetta del morto)
Anche in
pieno inverno si può fare una facile e tranquilla passeggiata sui grandi
alpeggi dell’Alpe di Villandro.
L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT
(C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed
eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione.
Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Val d'Isarco
Gruppo: M.ti Sarentini - Gr.
della Cima di S.Giacomo
Mappe:
TABACCO: 040 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 440 / Tempi ore: 3:25 / Distanza
Km: 10 / Valutazione: EAI fac
Itinerario: Gasser
Hütte (1744), Mair in Plun (1860), Totenkirchl (2186), Mair in Plun (1860),
Gasser Hütte (1744).
Dal paese di Villandro, seguendo le indicazioni
“Alpe di Villandro”, ci portiamo nei pressi del ristorante Gasser dove lasciamo
la macchina nell’ampio parcheggio a pagamento.
Camminiamo sulla strada, con
neve battuta, fino a una serie di tabelle che indicano sulla sinistra il
proseguimento dei sentieri 6 e 15. È un nuovo percorso che corre parallelo alla
carrareccia e che ci porta alla locanda Mair in Plun, chiusa in questa stagione
(Foto 1).
Poco dopo la locanda prendiamo a sinistra
proseguendo sul segnavia 6 indicato per la Toten Kirchl. Procedendo in dolce
salita e su neve ben battuta fra baite di legno semicoperte dalla neve,
giungiamo a quota 2075, dove tagliamo il sentiero 1. Seguendo il percorso quasi in piano della “Via Crucis” (Foto 2)
giungiamo alla Pfroderalm: tre casette in legno di cui due nuove. Con un
ultimo tratto più ripido e sprofondando nella neve non battuta raggiungiamo la Totenkirchl /
Chiesetta del Morto (Foto 3).
Poco più a destra si
erge sulla vicina dorsale della Totenrücken una croce del tempo. Siamo sulla dorsale che divide l’Alpe di Villandro dalla Val Sarentina
dove sono ben visibili gli impianti di risalita di Reiswald. Visto che tutte le
varianti hanno i segnavia coperti dalla neve e non vi sono tracce, decidiamo di
rientrare sullo stesso tracciato dell’andata. Per tutto il percorso siamo stati
sferzati da un vento gelido e le nuvole hanno coperto il sole, ma giunti alla
Pfroderalm (Foto 4)
un’accogliente panca ci
permette di sostare proprio mentre un raggio di sole ci colpisce. Continuando
sul tracciato del mattino dopo aver scoperto che nei pressi di Mair in Plun sono
stati creati due percorsi diversi per slitte e pedoni (Foto 5)
rientriamo alla Gasserhütte. Durante la sosta sulla terrazza del
ristorante torna il bel tempo e il panorama verso le Dolomiti (Foto 6).
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