6 ottobre 2019 - 1451
Longiarü - Ütia Vaciara
Valle dei
Mulini, alpeggi sotto il Sass da Putia, grandioso panorama verso le Dolomiti e Museo
della Montagna, tutto concentrato sopra il bel paesino di Longiarü.
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tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed
eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione.
Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Val Badia
Gruppo: Gr. Odle-Puez
Mappe: 4LAND: 183 - TABACCO: 07 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 720 Tempi
ore: 4:15 Distanza Km: 11,9 Valutazione: E
Itinerario: Longiarù (1395), Valle dei Mulini (1568),
bivio 4A (1825), Malga Vaciara (2115), Open Air Mountain Museum (1900),
Longiarù (1395).
Risalendo
la Val Badia, giunti a Piccolino prendiamo sulla destra la strada del Passo
delle Erbe imboccando poi a San Martino in Badia la strada che in sei
chilometri ci porta a Longiarù.
Lasciata
la macchina nei parcheggi attigui alla chiesa seguiamo le indicazioni del
sentiero 4 per Val di Murins / Valle dei Mulini che passando tra case e prati
raggiunge a m 1568 il ristorante Luch de Vanc e subito dopo l’inizio della
Valle dei Mulini.
Il sentiero corre
lungo il rio Seres da cui si staccano le canalizzazioni che alimentano gli otto
mulini storici (Foto 1-2).
Nel passato i mulini davano l’autosufficienza agli
agricoltori che vivevano nei vicini masi denominati “Viles”. Superato l’ultimo
mulino si continua su carrareccia fino a quota 1825 dove si abbandona il
segnavia 4 per prendere sulla destra la direzione di Malga Vaciara.
Il sentiero
continua a salire ripido nel bosco, taglia un prato e esce sugli incantevoli
alpeggi che sorgono ai piedi del Sass da Putia. Siamo a m 2115 e ci immettiamo
sulla carrareccia con segnavia 35 che quasi in piano punta a nord verso Malga
Vaciara, passa davanti a una scultura in legno di San Freinademetz raggiunge
l’Ütia Vaciara. È una piccola malga con servizio di ristorazione collocata al
centro degli alpeggi “Roda de Pütia”. Abbiamo alle spalle il Sass da Putia (Foto 3)
e di fronte una fila di vette dolomitiche ben
elencate in una grande tabellone fotografico. Citando solo le più importanti da
qui si ammirano: Lavarella, Conturines, Lagazuoi, Pelmo, Civetta, Puez (Foto 4).
Ripreso il cammino seguiamo la carrareccia con
segnavia 9. Con sentierini che attraversano i prati tagliamo alcuni tornanti e
ben presto sul fianco della carrareccia incontriamo bacheche e fantasiose sculture
in legno.
Si va dagli animali, alla bicicletta, alle eliche, ai fiori, ai cigni
e soprattutto all’utilizzo artistico di radici che prendono le forme di
fantastici uccelli (Foto 5-6).È un’estesa esposizione artistica opera di un
abitante di Longiarü denominata Open Air Mountain Museum.
Continuando a seguire il 9 giungiamo sopra il paese di Longiarü dove seguiamo
inizialmente le indicazioni “Roda Dles Viles”. Passando tra le case, a
completamento di quanto già visto in quota, troviamo ancora il “Museo delle
Radici”, un grande rustico utilizzato per esporre radici dalle forme più strane
(Foto 7).
Su strada asfaltata e fra le case del paese terminiamo
l’escursione.
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