domenica 18 maggio 2014

Isola di Salina


18 - 19 - 20 - 21 maggio 2014
isola di salina
Da Lipari ci spostiamo a Salina, la seconda isola delle Eolie.
Formata da sei antichi vulcani, possiede il primo e terzo rilievo più alto dell'arcipelago: il monte "Fossa delle Felci", 962 m e il "Monte dei Porri", 860 m, che conservano la tipica forma conica. Da questi due vulcani spenti deriva il suo antico nomegreco antico Διδύμη, "gemello". L'attuale nome deriva invece da un laghetto, dal quale si estraeva il sale, presente nella frazione Lingua del Comune di S. Marina di Salina.
 

Pizzo di Corvo
18 maggio 2014 - 1111
Itinerario che corre a mezza costa nella parte occidentale del Monte dei Porri partendo da Leni, dominando Pollara e giungendo a Malfa.

Zona: Isole Eolie                Mappe: Komp.: 693           Dislivello: 600 Durata: 3.30   Valutazione: E
Itinerario:  Leni (100), inizio sentiero (50), inizio salita ripida (190), Pizzo di Corvo (529), culmine (580),  Stazione di vedetta (279), Malfa (50), Malfa Chiesa S.Lorenzo (80).




Dopo esserci sistemati nel confortevole e panoramico Hotel Solemar a Leni, iniziamo l'escursione partendo a piedi dall'albergo. Un tratto in discesa sullo stradone per Rinella e, poco dopo i campi sportivi, prendiamo la strada di destra che ben presto diventa sentiero. Seguendo le indicazioni "Vallespina" percorriamo una stradina fra muriccioli e ginestre in fiore che corre alta sulle Rocce di Barcone che scendono ripide verso il mare (Foto 1-2).




Il sentiero procede in leggera salita superando alcuni valloni e a quota 190 raggiunge il Vallone della Spina. Qui un cartello indica che per "Pizzo di Corvo e Serro di Pollara" dobbiamo piegare a destra iniziando una ripida e accidentata salita che risale il vallone e ci porta a quota 580 sopra Pizzo di Corvo e sotto Monte dei Porri. Siamo giunti al culmine di un percorso faticoso e assolato, ma ora il sentiero scende all'ombra di grandi piante di Erica, sulle alpi bassi cespuglietti e qui un magnifico tunnel arboreo (Foto 3).



In questo tratto scopriamo il particolare fiore giallo-rosso dell'ipocisto (Foto 4).



Usciti dalla fitta vegetazione sbuchiamo sopra l'antico cratere vulcanico dove è collocato il paesino di Pollara. Il sentiero che stiamo percorrendo segna il lato orientale del cratere, mentre il lato occidentale dello stesso è sprofondato nel mare. Probabilmente lo Scoglio di Faraglione è il residuo di questo tratto (Foto 5).



La discesa continua fra una fantastica fioritura raggiungendo la strada nei pressi della vetusta costruzione della "Stazione di vedetta" (Foto 6).



Una balconata belvedere ci permette di dominare la bella baia di Pollara (Foto 7) e contemporaneamente vedere le isole di Alicudi, Filicudi, Panarea e Vulcano.

Da questa altura a m. 280 una tortuosa strada scende ripida in direzione ovest verso Pollara, mentre noi prendiamo verso est per calare a Malfa. La strada asfaltata è priva di traffico, passa sotto caratteristiche rocce (Foto 8) e nella parte terminale fra vigneti di malvasia e piante di capperi raggiungendo la chiesa di San Lorenzo, nella parte alta di Malfa. Termina qui la nostra gita e rientriamo a Leni con l'autobus.






Fossa delle Felci
19 maggio 2014 - 1112


La cima del Monte Fossa delle Felci con i suoi 962 metri è la più alta elevazione delle Isole Eolie e noi la raggiungiamo percorrendo il ripidissimo versante orientale che parte da Santa Marina di Salina.
Zona: Isole Eolie  Mappe: Komp.: 693   Dislivello: 980 Durata: 4.20   Valutazione: E  Itinerario:  S.Marina di Salina (00), Serro Favarolo, Fossa delle Felci anticima sud (939), Fossa delle Felci cima (962), Santuario Madonna Teryilio (229), Leni (200).

Dopo il trasferimento con i mezzi pubblici da Leni al porto di Santa Marina di Salina, a piedi raggiungiamo la parte settentrionale del paese, non troviamo tabelle indicatrici e anche i locali nono hanno le idee chiare sull'inizio del percorso. Individuata una strada secondaria che punta a ovest la imbocchiamo, passiamo sotto una piccola falesia e proseguiamo su sentiero fino a un cavalletto metallico di sbarramento. Qui finalmente un cartello indica la direzione da prendere per il "M.FOSSA", siamo a metri 165. Con sentierino scalinato e munito di ringhiere di legno inizia una salita che ci innalzerà di ottocento metri (Foto 1).
Con qualche veduta iniziale sull'abitato di S.Marina di Salina, ci addentriamo in una fitta vegetazione. Il sentiero molto ripido non spiana mai ed è sdrucciolevole. Intorno ai 600 metri inizia un tratto in cui siamo circondati da alberi avvolti dal muschio che copre, come un tappeto, anche il terreno scalinato (Foto 2).

A quota.935, la salita termina nei pressi di un piccolo rifugio-bivacco. Camminando in piano fra fiori e felci, ora si comprende il nome del monte, raggiungiamo la panoramica cima  orientale, quella segnata sulle carte a quota 941. Il tempo che per tutta la durata della salita minacciava pioggia e avvolgeva la cima nella nebbia ora volge al bello e così si apre il panorama verso le Isole di Lipari e Vulcano (Foto 3),

mentre ai nostri piedi è ben evidente la frazione di Lingua con il lago ex salina (Foto 4).

Ritornati al bivacco, proseguiamo su forestale verso nord e raggiungiamo a quota 962 la cima del Monte Fossa delle Felci (Foto 5)

con bella vista verso il Monte dei Porri e la sella tra i due vulcani dove si trova il paese di Valdichiesa (Foto 6)



Per la discesa ora seguiamo le indicazioni "Valdichiesa, Malfa" percorrendo una comoda forestale e a tratti delle scorciatoie che ne tagliano i tornanti. Trascuriamo a quota 715 il sentiero che scende a Serra del Capo e Malfa mentre più avanti lasciamo la carrareccia per prendere il sentierino che ripido, sconnesso e scalinato punta direttamente al santuario di S.Maria del Terzilio. Nei pressi della chiesa imbocchiamo una stradina asfaltata che attraverso i campi ci riporta a Leni.









... MA NON SOLO ESCURSIONI

20 maggio 2014



Salina però merita anche una visita turistica e allora cosa di meglio che noleggiare una moto e con questa percorrere il periplo dell'isola.

Partiti da Leni raggiungiamo Malfa, scendiamo fino al porto, per continuare poi il giro dell'isola passando sopra Capo Faro. Qualche chilometro avanti, sosta e salita al villaggio preistorico di Portella; una lunga e panoramica scalinata di 629 gradini (Foto 1).

Superata Santa Marina di Salina, puntiamo direttamente alla frazione di Lingua sulla punta meridionale dell'isola. Breve passeggiata da Punta Bregantino verso l'altura di Paolonoce e quindi pranzo a base di "Pane Cunzato" sul lungomare. Siamo ai bordi del Laghetto di Lingua che una volta era un'importante Salina (Foto 2).

Rifacciamo il percorso in senso inverso e dopo essere ripassati da Malfa puntiamo su Pollara (Foto 3).

Discesone con la moto fino al paese e poi a piedi con lunga scalinata caliamo al mare (Foto 4).

Il posto è stupendo, non sabbia ma roccia lavica con anfratti e guglie (Foto 5)


Di fronte la falesia perpendicolare al mare su cui è adagiato Pollara (Foto 6).










Spingendoci verso il promontorio poco a nord, lo spettacoloso Arco di Pietra di Punta Perciato (Foto 7)










Risaliti al paesino, scopriamo con nostro disappunto che i due ristoranti esistenti non hanno ancora aperta la stagione turistica e allora dopo aver raggiunto il belvedere nei pressi della Stazione di Vedetta per ammirare il tramonto (Foto 8),
ci riportiamo a Leni e scendiamo a Rinella (Foto 9) dove sappiamo esserci il ristorante Tre Pietre aperto.






I nostri tre giorni di Salina, terminano trascorrendo la mattinata in lettura sui panoramici terrazzi dell'Hotel Solemar (Foto 10-11).





 

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