domenica 28 agosto 2016

Rif. Canziani e Vedretta Fontana Bianca



28 agosto 2016 - 1255
Rif. Canziani e Vedretta Fontana Bianca
(Grünsee-Höchster-Hütte / Weißbrunnferner)

Alre volte avevamo fatto il percorso circolare che partendo dal Lago di Fontana Bianca tocca il Lago Verde, il Lago Lungo, e il Lago dei Pescatori. A questo circuito oggi abbiamo aggiunto la salita dura e impegnativa che dal Rifugio Canziani ci ha portato ai bordi della Vedretta di Fontana Bianca dominata dalla Cima Sternai.

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

Zona: Val d'Ultimo
Gruppo: Ortles e Cevedale
Mappe: TABACCO: 042 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 1200 / Tempi ore: 6.25 / Distanza Km: 16 / Valutazione: EE
Itinerario:  Lago Fontana Bianca (1880), Rif. Canziani (2560), bivio 139-140 (2640), Vedretta Fontana Bianca (3040), Rif. Canziani (2560), Lago Lungo (2340), Obere Weissbrunnalm (2217), Lago Fontana Bianca (1880).

Risalita l'intera Val d’Ultimo posteggiamo nei pressi del lago di Fontana Bianca a metri 1880.
Seguiamo il sentiero 140 che sale nel bosco verso ovest, supera il bivio col sentiero 103 e a quota 2100 si unisce al 12. Usciti dal bosco il sentiero si inerpica mantenendosi alto rispetto al Rio Lago Verde (Grünsee Bach) e alla sua alta cascata. Nell'ultimo tratto, ormai in vista della diga, spiana e raggiunge il Rifugio Canziani (Foto 1)
collocato sulla sponda orientale del Lago Verde. Passando alle spalle del rifugio proseguiamo col 140 che, su piastroni perfettamente collocati, segue la sponda settentrionale del lago. Un breve tratto in salita che ci offre belle inquadrature del lago (Foto 2)
per raggiungere un bivio: a destra il 14 per il Gioveretto (Zufritt), a sinistra il 139 per la Cima Sternai (Hinterer Eggenspitz). Presa quest'ultima direzione ci troviamo a camminare su un'ampia "maroccara" (Foto 3).
I numerosi segnavia ci aiutano a seguire il percorso che a quota 2800 sbuca su una spianata dove il rio si allarga in molteplici rigagnoli. Da qui il sentiero sale assai ripido e passa da sfasciumi a roccette, dobbiamo a tratti utilizzare le mani e la fatica si fa sentire anche perchè stiamo raggiungendo i tremila metri. Siamo ampiamente ripagati quando davanti ai nostri occhi ci appare la grande Vedretta di Fontana Bianca sormontata da Cima Sternai (Foto 4).
Fin qui avevamo programmato l'escursione e qui, a quota 3040, ci fermiamo anche se il vedere altri escursionisti sulla cima e sul ghiacciaio ci fa un po' di invidia. Sternai, Lorchen, Cima Fontana Bianca e Gioveretto, tutte cime sui 3300/3400 metri ci circondano, mentre in basso è ben visibile il Lago Verde e oltre la Catena delle Maddalene (Foto 5).
Per il rientro seguiamo lo stesso percorso della salita fino al Rifugio Canziani (Foto 6).
I nostri tempi di discesa sono gli stessi della salita e questo la dice lunga circa la prudenza con cui ci siamo mossi. Dopo la sosta al rifugio riprendiamo il cammino seguendo il segnavia 12 che utilizza inizialmente la strada ricavata sulla sommità della diga e poi diventa uno stretto ma quasi pianeggiante sentierino. Raggiunto un panoramico altipiano caratterizzato da parecchi ometti di pietre (Foto 7),
si cala al Lago Lungo nei cui pressi passa il sentiero 107 che collega Santa Geltrude in Val d'Ultimo al Rifugio Dorigoni in Val di Rabbi. Puntando a nord-est prima con alcuni sali scendi e poi in dolce discesa arriviamo alla Obere Weissbrunnalm con laghetto e poi sotto la minaccia di un temporale caliamo velocemente al bivio per il Fischersee. Lasciato il segnavia 107 per il 103 rientriamo sul percorso del mattino che ci riporta al posteggio del Lago di Fontana Bianca.

mercoledì 17 agosto 2016

Monte Muta (Mutegg)



17 agosto 2016 - 1254
Monte Muta (Mutegg)

Il Monte Muta è la massima elevazione del bacino sciistico Schwemmalm e d'inverno è raggiungibile con una comoda seggiovia. La panoramica vetta, purtroppo deturpata da un'enorme antenna, sovrasta il lago artificiale di Quaira, ed è dominata dall'alta cima dell'Orecchia di Lepre.

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

Zona: Val d'Ultimo
Gruppo: Ortles-Cevedale
Mappe: MAPGRAPHIC: 03 - TABACCO: 042 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 1025 / Tempi ore: 4.30 / Distanza Km: 12,5 / Valutazione: E
Itinerario:  Steinrast (1728), Asmolalm (1928), incrocio 5-5B (2175), arrivo seggiovia Asmol (2600) Monte Muta (2658), seggiovia Schwemmalm (2250), incrocio 5-5B (2175), Kuppelwieser Alm (1975), Steinrast (1728).

Risalendo la Val d’Ultimo, superato il paese di Santa Valpurga e giunti quasi al termine del Lago di Zoccolo, prendiamo sulla destra la strada secondaria che in pochi chilometri ci porta al ristorante Steinrast. Da qui parte anche la funivia di servizio che sale alla diga del Lago di Quaira.
Proprio di fronte al ristorante prendiamo il sentiero 11 in direzione St.Moritz e lo seguiamo fino all'intersezione col sentiero 2 per Mutegg che prendiamo. Una ripida salita nel bosco ci porta al bivio col sentiero 5, lo seguiamo e poco più avanti, a quota 1928, raggiungiamo la fatiscente casetta di legno dell'Asmolalm. Continuando sul 5 dopo essere usciti dal bosco ci immettiamo a m. 2175 nel sentiero 5B in direzione Mutegg. Il sentiero taglia il fianco orientale del Monte Muta e in pochi minuti raggiunge i pendii delle piste sciistiche e prosegue in direzione della stazione a monte della seggiovia Schwemmalm (Foto 1).
Noi preferiamo risalire la pista fino a quota 2415 (Foto 2)
e qui proseguire sul sentiero 6. Camminando sulla facile dorsale raggiungiamo l'arrivo della seggiovia Asmol, sotto di noi si estende l'intero bacino sciistico della Schwemmalm e in valle è ben visibile il Lago di Zoccolo (Foto 3).
Un ultimo tratto di ripida salita per raggiungere la croce di Monte Muta e l'altissima torre per le antenne (Foto 4)
che superiamo per portarci alla vera cima poco discosta. Un centinaio di metri su massi e pietrame ed eccoci all'ometto posto a quota 2658. Di fronte a noi quattrocento metri più in alto abbiamo l'Orecchia di Lepre (Hasenöhrl) e giù in basso il Lago di Quaira (Arzkarsee) sovrastato dal Gran Ladro (Foto 5).
A sud Il lago di Zoccolo sovrastato dalle cime delle Maddalene e ad est il Sasso ed il Gran Ladro. Più lontani i gruppi di Brenta, Ortles e Cevadale ed i ghiacciai della Val Senales. Per il rientro ci manteniamo sul sentiero 6 che con un percorso di cresta rimane alto rispetto alla pista sciistica. Arrivati alla seggiovia Schwemmalm prendiamo il sentiero 5 in direzione della Kuppelwieser Alm e ripercorriamo in senso inverso il percorso del mattino fino ad innestarci nel 5B. Tagliando il versante settentrionale del Monte Muta il sentiero cala velocemente e con qualche tornante fino al ristorante Kuppelwieser Alm (Foto 6).
Bisogna transitare nel cortile del ristorante per intercettare il sentiero 11 che ci riporta allo Steinrast.

lunedì 15 agosto 2016

Monte Spieler (Merano 2000)



15 agosto 2016 - 1253
Monte Spieler (Merano 2000)

Merano 2000, bacino sciistico in inverno, in estate offre la possibilità di effettuare numerose e varie escursioni a piedi e in mountain bike. Lungo i percorsi più o meno facili si trovano ben 18 ristoranti-rifugi.

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

Zona: Altipiano di Avelengo
Gruppo: M.ti Sarentini - Gr. di Punta Cervina
Mappe: MAPGRAPHIC: 31 - TABACCO: 040 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 650 / Tempi ore: 4.00 / Distanza Km: 14,5 / Valutazione: T
Itinerario:  Posteggio Falzeben (1609), Rifugio Zuegg (1766), Kirchsteigeralm (1945), Rifugio Merano (1960), Monte Spieler (2080), Rifugio Merano (1960), Waidmannalm (1998), Funivia (1980), Rifugio Zuegg (1766), Posteggio Falzeben (1609)

Da Merano saliamo verso Avelengo e poco prima di raggiungere il paese giriamo a sinistra arrivando ai posteggi della cabinovia di Merano 2000 a Falzeben. Seguendo il segnavia 14 (Foto 1)
su comoda carrareccia saliamo al Rifugio Zuegg prima (Foto 2)
e al Rifugio Parete Rossa poi. La strada continua in falso piano offrendoci un'ampia panoramica del bacino sciistico (Foto 3),
sui prati che ci circondano pascolano i biondi cavalli Avelignesi che prendono il nome dal paese di Avelengo (Hafling) e quindi vera razza autoctona (Foto 4).
A quota 1855 superiamo l'incrocio col sentiero 17 e proseguendo raggiungiamo il ristorante Kirchsteiger Alm. Pochi minuti per raggiungere il vicino Rifugio Merano (Meraner Hütte). Questa mèta è facilmente raggiungibile anche dai non camminatori e offre una bella terrazza panoramica dove rifocillarsi e sostare. Poco lontana, verso sud, è ben visibile la tondeggiante sommità con croce del Monte Spieler verso cui ora ci dirigiamo col sentiero 4. Lo abbandoniamo prima della recinzione con cancello per prendere sulla destra la traccia di sentiero che punta direttamente alla croce. Pochi minuti di salita più ripida ed eccoci ai 2080 metri del Monte Spieler. Non si tratta di una cima vera e propria ma della sommità di un collinotto isolato che offre un bel panorama a 360 gradi. Oltre che dominare l'intero bacino sciistico di Merano 2000 circondato dalle cime di Picco Ivigna, dalle tre cime Platten, dal Monte Catino, più in lontananza si apre l'ampio panorama che va dalle Dolomiti, al Brenta e al Gruppo Ortles-Cevedale (Foto 5).
Per la discesa inizialmente utilizziamo la traccia che corre sulla dorsale puntando al Passo della Croce (Kreuzjöchl). Poco più avanti abbandoniamo la traccia per riportarci sul sentiero 4 e rientrare al Rifugio Merano (Foto 6).
 
Per il ritorno ripassiamo dal Kirchsteiger Alm e da qui, seguendo il segnavia 18A, saliamo ai 1998 metri della Waidmannalm. Continuando pressoché in piano raggiungiamo l'incrocio col sentiero 17, che ci porta alla stazione a monte della cabinovia. L'utilizzo della stessa da la possibilità ai non camminatori di rientrare comodamente a Falzeben mentre, seguendo il segnavia 18, caliamo al Rifugio Zuegg, nei cui pressi si trova anche un biotopo-laghetto, e continuando rientriamo al posteggio di Falzeben.