18 settembre 2019 - 1256
Orenknott
L'intenzione era quella di raggiungere con gli
amici una cima facile e molto panoramica. Il tempo con nebbia e pioggia non ci
è stato favorevole.
L'utilizzo delle fotografie e del testo è
soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad
autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con
maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Val Venosta
Gruppo: Gruppo di Tessa
Mappe:
TABACCO: 04 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 820 / Tempi ore: 4.15 / Distanza Km: 8,2 /
Valutazione: E
Itinerario: Stazione monte Funivia Texel (1535), Giggelberg
(1565), sent. 2 e 25A, Ornknott (2258), Ornalm (1947), Hochforch (1555), sent.
24, funivia Texel (1535).
Siamo
poco sotto il ristorante Giggelberg da cui parte la nostra escursione seguendo
il segnavia 2 per l'Orenknott (Foto 1).
Con
un ripido sentiero raggiungiamo prima un ampio bacino antincendio (Foto 2)
e,
a quota 1860, una baita con fontana e panca da cui si dovrebbe godere un ampio
panorama sulla valle, panorama che non
abbiamo vista la nebbia che ci circonda. Si continua a salire fino a m. 1965
dove abbandoniamo il segnavia 2 per prendere sulla sinistra il 25A che con
direzione sud raggiunge poco più avanti un altro bivio. A sinistra per l'Orenalm,
a destra, direzione che noi prendiamo, per l'Ornknott. Alternando falsipiani
a tratti ripidi e su roccette arriviamo alla croce a tre braccia dell'Ornknott (Foto 3).
Sulle mappe la cima è data a quota 2258, anche se in
realtà ci troviamo a quota 2210, misteri della cartografia. Purtroppo la visibilità
è a zero e sta piovendo ben bene. Partendo dalla croce notiamo un sentiero che
punta a sud e che forse va alla Ornalm, però vista la nebbia che ci circonda
preferiamo ripercorrere l'itinerario della salita fino al bivio e da qui raggiungere l'Ornalm (Foto 4).
Siamo a quota 1947 proprio alla base dell'Ornknott su
cui ora è visibile la croce (Foto 5).
A pochi metri dalla malga, sul tronco di un albero
morto che richiama la forma di una croce, è collocato un piccolo Cristo, una
vera opera d'arte (Foto 6).
Seguendo il sentiero 25 arriviamo facilmente alla
strada asfaltata e al ristorante Hochforch. Il tempo è tornato sul bello, sotto di noi scorgiamo i paesi della Val
Venosta e qui, nonostante il ristorante sia chiuso, facciamo la sosta pranzo. Ripreso
il cammino seguiamo il segnavia 24 per un tratto sulla strada asfaltata e,
raggiunto il tornante a quota 1505, su sentiero. Tagliando il fronte meridionale
della montagna e con continui e forti sali scendi raggiungiamo il ristorante
Giggelberg e la stazione a monte della Funivia Texel che ci riporterà a valle.
In questo ultimo tratto alcuni
larici hanno già preso il colore dorato dell'autunno.
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