domenica 14 maggio 2017

Schönegg

14 maggio 2017 - 1297
Schönegg

Percorrendo facili tratturi nei boschi raggiungiamo la panoramica sommità dello Schönegg dai cui alti balzi rocciosi si domina la Val d'Adige da Merano a Bolzano.

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tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Val di Non
Gruppo: C.na della Mendola-Roen-Cime di Vigo
Mappe: KOMPASS: Digital Map Alpi -  MAPGRAPHIC: 08 -
Dislivello metri: 700 / Tempi ore: 4.10 / Distanza Km: 13,4 / Valutazione: E
Itinerario: Pfitscher (1340), sentiero 56, bivio 49 (1490), Schönegg (1772), sent. 50, Forcella Mezzodì (1647), sentiero 53 (1655), Pfitscher (1340).

Scendendo da Passo Palade in direzione di Fondo ci fermiamo in località Malgasott e posteggiamo all'Albergo Pfitscher (Foto 1).
Continuiamo sulla statale a piedi per qualche centinaio di metri per raggiungere l'imbocco della carrareccia con indicazione "56 - Schönegg h.2", siamo a quota 1330. Iniziamo in facile salita su forestale e poco dopo il capitello al cacciatore (Foto 2)
prendiamo sulla sinistra. Siamo ancora sul 56 e più in quota una tabella ci indica che ci troviamo sulla sponda occidentale della Gola Höllental / Höllentalschlucht che la Provincia Autonoma di Bolzano classifica come "Monumento naturale idrologico" e così la descrive: "La gola ha una lunghezza di ca. 1,3 km e un ruscello la attraversa serpeggiando. Sul fondo della gola, delimitata da ripide pareti parzialmente ricoperte da ciuffi d'erba, crescono degli abeti. A causa del fitto bosco la gola non è facilmente visibile". Superato l'incrocio col 58 pieghiamo decisamente a destra per sbucare infine sulla cima dello Schönegg (Foto 3).

Avendo camminato per quasi due ore nel bosco, sorprende la vista che si ha da questa elevazione dominante la valle (Foto 4
Ci troviamo sui paretoni rocciosi che si trovano a ovest della Val d'Adige e che sono ben conosciuti da bolzanini e meranesi come la catena del Penegal e del Macaion. Da questa naturale terrazza protetta da una rudimentale ringhiera di legno possiamo vedere contemporaneamente Merano e Bolzano e in quota il Gruppo di Tessa, l'altipiano di Monzoccolo, i Monti Sarentini e spingere lo sguardo fino alle cime dolomitiche di Catinaccio e Latemar. Per il rientro seguiamo il segnavia 12/50 che cala ripido verso nord, sdoppiandosi poco dopo nel 12 verso Prissiano e nel 50 verso il Passo Palade/Gampenpass che ora seguiamo. A m 1647 raggiungiamo la Forcella Mezzodì e dopo aver avuto qualche difficoltà a trovare il proseguimento del sentiero 50, scopriamo alcuni segni bianco-rossi sul fianco di una recinzione. Puntando a nord e con continui sali scendi si prosegue nel bosco affacciati alla Valle di Prissiano. Dopo una buona mezz'ora di cammino raggiungiamo il bivio con il sentiero 53 e lo prendiamo sulla sinistra con una netta inversione di marcia. Superata una breve salita iniziamo la discesa su una comoda carrareccia. Un rado bosco si alterna a prati dove è evidente che la neve se n'è andata da poco (Foto 5)
e dove spuntano i primi rari fiori (Foto 6).
Utilizzando la forestale che compie alcuni tornanti e seguendo le indicazioni "53 Malgasott" rientriamo comodamente alla statale e all'albergo Pfitscher.

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