giovedì 8 giugno 2017

Forca Rossa



8 giugno 2017 - 1302
Forca Rossa

Totale assenza di turisti, prati in fiore, cime imbiancate dall'ultima neve, camosci e marmotte che ti osservano, ecco cosa significa camminare sui sentieri dolomitici in primavera.

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

Zona: Passo San Pellegrino
Gruppo: Marmolada e Catena di Cima Bocche
Mappe: TABACCO: 06 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 710 / Tempi ore: 4.15 / Distanza Km: 10,8 / Valutazione: E
Itinerario:  Posteggio (1850), Casoni di Valfredda (1908), bivio Val di Forca (1991), Anter le Aive 694 (2088), Forca Rossa (2490), cimetta (2510), sent. 693 (2450), bivio 607 (2224), Fuciade (1972), posteggio (1850).

Scendendo dal Passo San Pellegrino verso Falcade, dopo circa un chilometro prendiamo sulla sinistra la stradina asfaltata del Rifugio Flora Alpina e ci fermiamo al posteggio di quota 1860.
Proseguiamo sulla strada che abbandoniamo poco più avanti per continuare in direzione Val Freida (tabella). Una stradina bianca sale dolcemente ai Casoni di Valfredda (Foto 1),
un piccolo agglomerato di baite di legno e una chiesetta recentemente dedicata al beato Giorgio Frassati. Stiamo risalendo la Val Fredda e di fronte abbiamo "Il Sasso de Valfreida". Dopo aver superato il Bivio Val di Forca a m 1991, raggiungiamo a m 2088 la località Anter le Aive e qui, prendendo a destra, proseguiamo sull'Alta Via dei Pastori con segnavia 694. Una breve erta ed eccoci nel Pian della Schita (Foto 2)
che attraversiamo camminando quasi in piano, verso sud possiamo ammirare le Pale di San Martino (Foto 3).
In questo tratto due camosci a loro volta ci osservano tranquillamente dalla cresta prativa (Foto 4).
Al termine del piano dopo aver superato il bivio col 670 inizia un tratto ripido che ci porta alla sella della Forca Rossa a m 2490 e all'attigua cimetta poco più alta (Foto 5).
Attorno a noi a ovest e nord abbiamo le vette di Cima Uomo, Sasso di Valfredda, la Banca, in basso scorgiamo la partenza della funivia della Malga Ciapela - Marmolada e anche le case di Canale d'Agordo. Lo sguardo spazia ancora verso Col Margherita, la catena del Lagorai, le Pale di San Martino, siamo difronte alle Dolomiti bellunesi. Ripreso il cammino torniamo sui nostri passi fino a m 2450 per imboccare sulla destra il sentiero 693 che con continui saliscendi punta a ovest. Superato il bivio per il Pulpito di Fuchiade si continua ancora nella stessa direzione fino a raggiungere la Val dei Meda dove scendiamo (Foto 6).
Con alcuni tornanti giungiamo in località Jigolè-Le Pale, siamo a m 2224 e all'incrocio col sentiero 607 per il Passo Cirele. Continuando la discesa giungiamo ben presto in vista della piana ove giace il rifugio Fuciade attorniato da casolari che raggiungiamo (Foto 7).
Dopo una sosta ristoratrice riprendiamo il cammino sulla strada che ci riporta, passando dal "Laghet de Col Codè", al posteggio.

Nessun commento: