4 marzo 2018 - 1344
Rifugio Campoforte
(Starkenfeld Hütte)
Camminare
sull’Alpe di Rodengo è sempre una meraviglia, specialmente quando il tempo è
splendido. Il percorso odierno che ci ha portato da Zumis al Rifugio Campoforte
è facile e percorribile senza ramponi o ciaspole.
L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT
(C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed
eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione.
Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Rodengo-Luson
Gruppo: Plose e Putia
Mappe:
TABACCO: 030 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 210 / Tempi ore: 3:00 / Distanza Km: 11,1 / Valutazione:
EAI f
Itinerario: Posteggio Zumis (1722), sentiero 4, Rifugio
Roner (1832), Planer Kreuz (1901), Rif. Campoforte (1936), rientro sullo stesso
itinerario ma seguendo la strada.
Dal
paesino di Rodengo, saliamo all’omonima Alpe giungendo agli ampi parcheggi a
pagamento di Zumis.
Da qui prendiamo la strada forestale battuta e utilizzata in
questa stagione anche come pista per sci da fondo e la seguiamo per una decina
di minuti, fino a giungere all’imbocco del sentiero 4. Preso il sentiero ben
tracciato dai numerosi frequentatori della zona ci inoltriamo nel bosco fino a
raggiungere la spianata e le prime baite della Zunisalm (Foto 1).
Poco dopo, il sentiero si ricongiunge con la
forestale che seguiamo fino al Rifugio Roner, Proseguiamo
sulla strada-pista e con questa raggiungiamo a Pianer Kreuz la chiesetta dedicata ai santi
Bartolomeo e Chiara già esistente da 200 anni e ricostruita nelle attuali forme
nel 2002 (Foto
2).
Continuando si procede pressoché in piano arrivando
alla
tavola d'orientamento qui posta per
l’ampio panorama che ci circonda. Abbiamo difronte le Dolomiti con i monti
Putia, Gabler e Plose in primo piano (Foto 3).
Proseguendo superiamo il bivio per il rifugio
Rastner e arriviamo al vecchio rifugio di Malga Campoforte (Foto 4)
affiancato ora dal grande edificio del nuovo Rifugio Campoforte /
Starkenfeld Hütte (Foto 5).
Dopo
aver pranzato sui tavoli all'aperto ben riscaldati dal sole, ripercorriamo il percorso dell'andata che si
affaccia anche alla Val Pusteria (Foto 6).
Nel rientro però ci manteniamo per tutto il percorso
sulla carrareccia che ci riporta al punto di partenza.
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