domenica 12 agosto 2018

Laghi del Covolo (Kofelrastseen)


12 agosto 2018 - 1378
Laghi del Covolo
(Kofelrastseen)

Salendo dalla Val Venosta e toccando alcune caratteristiche malghe raggiungiamo i due laghetti alpini collocati al culmine dello spartiacque con la Val d'Ultimo.

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anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

Zona: Val Venosta
Gruppo: Ortles-Cevedale
Mappe: TABACCO: 042 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 1000 / Tempi ore: 5.15 / Distanza Km: 11,4 / Valutazione: E
Itinerario:  Freiberger Säge (1475), Latschiniger Alm (1935), bivio 3/9 (2400), Lago del Covolo Superiore (2435), Lago del Covolo Inferiore (2400), bivio 3/9 (2400), Obermarzoner Alm (2101), Marzoner Alm (1595), Freiberger Säge (1475).

Da Castelbello, prendiamo la stretta strada asfaltata che passa da Lacinigo/Latschinig e Montefranco/Freiberg proseguendo poi sterrata fino ai posteggi Freiberger Säge; in tutto km 8,5 per portarci a quota 1480.
Lasciata la macchina continuiamo sulla carrareccia per pochi metri per prendere poi sulla destra il sentiero 3 per la Lantschiniger Alm (Foto 1) che raggiungiamo dopo un’ora di ripida salita nel bosco.
Usciti dalla vegetazione, continuiamo sempre con salita ripida verso la cresta. A tratti su maroccara, a tratti su ghiaione, raggiungiamo a quota 2400 il bivio col sentiero 9 e poco più in quota il Passo Romici/Rontscher Joch. Dal valico, che segna lo spartiacque fra la Val Venosta e la Val d'Ultimo, caliamo arrivando in vista del Lago del Covolo Superiore (Foto 2).
Continuando sul sentiero 3 che fiancheggia il lato occidentale del lago caliamo di qualche decina di metri per poi riprendere quota e giungere al Lago del Covolo Inferiore (Foto 3).
Un vento freddo soffia da sud e il cielo si sta scurendo per cui decidiamo di risalire al Rontscher Joch e sostare sottovento sul versante settentrionale, quello che guarda verso la Val Venosta. Ripreso il cammino prendiamo il sentiero 9 indicato per Tschars. Dopo un primo tratto in ripida discesa il sentiero spiana nei pressi della Pozza Nera/Schwarze Lacke e giunge a m 2101 alla Obermarzoner Alm (Foto 4).
Continuando giungiamo agli ampi pascoli con casetta di Leger (Foto 5)




e poco dopo a un tabellone che parla del Pfoffagonder Tuifl, leggenda molto diffusa in questi luoghi (Foto 6)
 La leggenda del “Pfoffagonder”, parla dello spirito di un prete posseduto dal diavolo, che si aggirava di notte nei pressi dei campi e sulle montagne attorno agli abitati di Castelbello e Ciardes.
Si narra che una volta una donna cadde nelle sue mani durante la notte. L'afferrò con i suoi artigli e la portò via. La seppellì viva in un grande mucchio di pietre accanto alla Obermarzoneralm. Il terreno chiamato Pfoffagond, dopo questo misfatto diede il nome Pfoffagonder a questa figura.
Ancora: una pastorella che stava portando le mucche a casa fu trascinata nei pressi di una grande pietra collocata sotto una radice d'albero. Lì trascorse la notte in una terribile angoscia, ma rimase viva e riuscì a liberarsi stupendo i paesani quando la videro tornare a casa dopo quella notte con i capelli sbiancati.
A partire da ottobre nei due paesi si iniziano a creare maschere e costumi satanici, che poi il 17 novembre vengono portati in corteo a Ciardes e il giorno successivo a Castelbello. Il 1° dicembre poi è la data del grande corteo “Pfoffagonder” con vendita di oggetti “diavoleschi”.

A quota 1870 lasciamo il 9 per prendere sulla sinistra il sentiero 9A che ripido e nel bosco cala all'accogliente Marzoner Alm (Foto 7).
Sosta per una birra e quindi rientro al posteggio utilizzando la comoda strada forestale.

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