martedì 26 novembre 2019

Alpe di Villandro, Stöfflhütte


26 novembre 2019 - 1458
Alpe di Villandro, Stöfflhütte

Già a fine novembre sopra i 1500 metri è caduta molta neve purtroppo instabile.
Raggiungiamo allora l’Alpe di Villandro che offre la possibilità di fare facili e sicure escursioni godendo di un fantastico panorama.

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tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

Zona: Val d’Isarco
Gruppo: Monti Sarentini - Gruppo della Cima di San Giacomo
Mappe: TABACCO: 040 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 380         Tempi ore: 3:30  Distanza Km: 10,8            Valutazione: EAI f
Itinerario:  Gasserhütte (1757), Mair in Plun (1820), Latschenbrennerei (1895), Stöffelhütte (2057), Gfohler Alm (2120), rientro sullo stesso itinerario.

Dal paese di Villandro, seguendo le indicazioni „Alpe di Villandro“ raggiungiamo in sei chilometri, l’ampio parcheggio a pagamento vicino alla Gasserhütte. Iniziamo a camminare in direzione nord sulla carrareccia già qui molto innevata ma battuta dal gatto delle nevi. In breve giungiamo al ristorante Mair in Plun (Foto 1).
Poco più avanti, al bivio fra il 6 e il 15, prendiamo a destra seguendo le indicazioni Stöffelhütte. Sempre seguendo la carrareccia, caliamo di qualche metro raggiungendo un torrentello che superiamo con un ponte, proprio sotto di noi abbiamo una pozza d’acqua e la casetta di legno della Distilleria di Pino Mugo / Latschenbrennerei (Foto 2).
In dolce salita arriviamo al bivio col sentiero 16A per la Pfroderalm. mentre noi ci manteniamo sul 15 che con un paio di tornanti raggiunge a quota 2057 la Stöffelhütte (Foto 3).
Il vecchio maso, trasformato in grande rifugio è posto su una balconata molto panoramica verso le Dolomiti. Proseguiamo ancora seguendo non più la strada battuta ma una traccia nella neve alta  giungendo ad un altipiano dove dalla neve sbucano diverse baite è la spianata della Gfohler Alm (Foto 4).

Siamo nella parte orientale dei Monti Sarentini e vicino abbiamo il Corno del Renon e il Monte di Villandro (Foto 5‑6).
È un punto culminante e facendo correre lo sguardo da est a ovest, partendo dalla Plose e passando da Sass da Putia, Odle, Sella, Sassolungo, Sasso Piatto, Sciliar, Catinaccio, Latemar si arriva alla fino alla Pala di Santa e oltre (Foto 7).
Dopo esserci soffermati a lungo ad ammirare il panorama dato che non ci siamo portati le ciaspole e il proseguire sarebbe troppo faticoso, rientriamo alla Stöffelhütte. Sosta su una panca scaldati dal sole e poi rientro sullo stesso itinerario della salita fino alla Gasserhütte, unico locale aperto in questa stagione sull’altipiano.

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