domenica 19 gennaio 2020

Sotto il Col di Poma


19 gennaio 2020 - 1470
Sotto il Col di Poma
(unter dem Zendleser Kofel)

Il tentativo di salire al Col di Poma senza le ciaspole fallisce, ciò non toglie che la bella giornata, la neve abbondante e il magnifico panorama abbiano reso l’escursione molto gratificante

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

Zona: Val di Funes
Gruppo: Odle Puez
Mappe: TABACCO: 30 – 4LAND: 182 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 690         Tempi ore: 3:15 
Distanza Km: 9,7               Valutazione: EAI m
Itinerario: Posteggio Malga Zannes (1685), Kaserill Alm (1920), sopra Wörndle Alm (2230), Kaserill Alm (1920), Bivio 33 (1840), sentiero invernale (1945), Posteggio Zannes (1685).

Con la macchina risaliamo tutta la val di Funes, portandoci ai grandi posteggi attigui a Malga Zannes. Calzati i ramponcini prendiamo sul fianco del bar Treffpunkt Zans il sentiero 25 che puntando a nord sale ripido e va a immettersi a quota 1780 nel “Sentiero Natura / Naturerlebnisweg”. Prendendo a destra ora si sale più dolcemente seguendo una traccia scavata fra alti mucchi di neve (Foto 1).
A m 1830 raggiungiamo una spianata e ci immettiamo nella carrareccia con segnavia 33, è battuta dal gatto e per questo molto frequentata. La seguiamo avendo difronte la cima del Col di Poma / Zendleser Kofel che sovrasta il Rifugio Genova / Schlüterhütte (Foto 2)
mentre a sud si stagliano le cime delle Odle / Geisler (Foto 3).
Camminando in leggera salita giunti a un bivio lasciamo il 33 che prosegue per la Gampenalm e prendiamo il 32 che ci porta alla Kaserilalm, punto di ristoro aperto anche in inverno. Continuiamo sulla strada ancora battuta e a m 1980 giungiamo a un nuovo bivio, quello fra i sentieri 31-32. Sarebbe stata nostra intenzione seguire il 32 che indica Malga Gampen a 20 minuti, però lo troviamo coperto di neve e pressoché impraticabile per cui continuiamo sulla carrareccia battuta che col nr 31 si dirige verso la Wörndleloch Alm. Ora il percorso non è più battuto e si prosegue seguendo le tracce degli sci-alpinisti che passano poco discosti dalla malga Wörndle-Loch (Foto 4).
Non abbiamo portato le ciaspole e ora sprofondiamo nella neve alta per cui giunti a m 2230 decidiamo di rinunciare alla salita al col di Poma la cui cima è 200 metri più in quota (Foto 5).
Ripercorrendo il percorso della salita rientriamo alla Kaserill Alm (Foto 6)
e proseguendo ci riportiamo al bivio col 33, quello a m 1840 e indicato per la Gampen Alm. Lo prendiamo è battuto, utilizzato dalle slitte e giunto a m 1945 si immette in quello che è indicato come sentiero invernale per i pedoni. Lo seguiamo in discesa e con questo facile percorso rientriamo al punto di partenza.

domenica 12 gennaio 2020

Berglalm


12 gennaio 2020 - 1469
Berglalm

Questa è la ripetizione di un’escursione fatta esattamente sette anni fa e in quell’occasione la descrivevo come una “Bellissima, solitaria escursione in un ambiente incontaminato”.
L’escursione è ancora bella ma essendo segnalata dalla locale Associazione Turistica fra i “Percorsi Invernali della Val Senales” ora è affollata..

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

Zona: Val Senales
Gruppo: Alpi Venoste di Levante – Catena Cima di Mastaun
Mappe: TABACCO: 04 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 450         Tempi ore: 3:20  Distanza Km: 7,7               Valutazione: EAI m
Itinerario:  Hotel Gerstgras (1765), Bivio 5-13 (2175), Berglalm (2214), Bivio 5-4 (2170), Bivio 5-13A (1963), Gerstgras (1765)

In Val Senales dopo il paese di Vernago raggiungiamo l’Hotel Gerstgrass dove lasciamo la macchina.
Parte proprio da qui il sentiero 13 per la Bergl Alm, con indicazione dell’associazione turistica che si tratta di un sentiero per ciaspole. Il percorso sale ripido nel bosco (Foto 1)
e dato che il fondo è ben battuto non serve calzare le ciaspole ma prudentemente mettiamo i ramponcini. La giornata è splendida e il sole illumina e riscalda l’altro versante della valle mentre noi camminiamo nell’ombra fino a m 2175 quando raggiungiamo il sentiero 5. È il sentiero che a destra in ore 1.10 conduce a Maso Corto / Kurzras e a sinistra in 10 minuti  alla Berglalm. Presa la seconda direzione con un percorso in dolce salita dopo pochi minuti vediamo sventolare la bandiera bianco-rossa (Foto 2).
Qualche anno fa, nella stessa stagione, avevamo trovato tutto chiuso per cui è stata una piacevole sorpresa vedere la Bergl Alm aperta e pronta ad accoglierci. Purtroppo constatiamo che non solo tutti i tavoli sono già occupati ma che sono molte anche le persone che attendono si liberi un posto (Foto 3).
Poco male, breve sosta per contemplare lo splendido anfiteatro del Piano di Cortiserrade / Gerstgraserboden attorniato dalle cime Bergler e Gerstgraser e quindi rientro al vicino bivio della salita. Non riprendiamo però il sentiero 13 ma ci manteniamo sul 5 incrociando in continuazione gente che sale alla malga. Proseguendo con leggeri sali-scendi raggiungiamo a m 2170 la Valle di Lagaun (Foto 4).
Superato con uno stretto ponticello il rio che scende dalle alte cime di Saldura (Foto 5)
trascuriamo il sentiero 4 che unisce Maso Corto al Giogo di Tasca / Tascheljöchl e continuiamo sul 5 che ci riporta nel fondovalle poco sopra i Masi del Covolo / Koflhöfe (Foto 6).
Ci troviamo a m 1960 e da qui prendiamo il sentiero 13A che rimanendo sul lato destro della valle ci riporta al punto di partenza, l’Hotel Gerstgrass.

lunedì 6 gennaio 2020

Alpe di Villandro, Corno del Renon


6 gennaio 2020 – 1468

Alpe di Villandro, Corno del Renon
(Villander Alm – Rittner Horn)

Già a fine novembre sopra i 1500 metri è caduta molta neve purtroppo instabile.
Raggiungiamo allora l’Alpe di Villandro che offre la possibilità di fare facili e sicure escursioni godendo di un fantastico panorama.

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

Zona: Val d’Isarco
Gruppo: Monti Sarentini - Gruppo della Cima di San Giacomo
Mappe: TABACCO: 040 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 540         Tempi ore: 3:50 
Distanza Km: 12                                Valutazione: EAI m
Itinerario: Posteggio Kaser (1742), Gasteiger Sattel (2058), Corno del Renon (2260), rientro sullo stesso itinerario.

Dal paese di Villandro, seguendo le indicazioni Alpe di Villandro raggiungiamo in sei chilometri, l’ampio parcheggio a pagamento che si trova in località Kaser, all’altezza dell’ultimo tornante prima della Gasserhütte.
Siamo a m 1742 e da qui parte il sentiero 7 per il Corno del Renon / Rittner Horn che inizialmente segue una carrareccia ben battuta. Giunti intorno ai 1830 m i segnavia proseguono sulla destra seguendo la traccia che passa accanto a un paio di baite e sbuca sul 7A (Foto 1).
Siamo sulla strada con neve battuta che proviene da Mair in Plum e che continua in salita e a tornanti verso la Sella dei Sentieri. Siamo usciti dal bosco, la giornata è splendida, la visibilità ottima e il panorama verso le Dolomiti grandioso (Foto 2).
Camminiamo coi ramponcini e non avendo calzato le ciaspole ci manteniamo sulla strada evitando le scorciatoie che in neve alta taglierebbero i tornanti. A m 2058, nel mezzo della piana Scheibenalm, giungiamo alla Sella dei Sentieri / Gasteiger Sattel. Siamo venuti dal 7 e ora ci immettiamo nell’1 che prendendo a destra ci porterebbe verso il Monte di Villandro mentre noi prendiamo a sinistra verso il Corno del Renon. Siamo ancora su strada battuta e con leggero sali scendi giungiamo in località Merlboden. Qui il segnavia 1 lascia la carrareccia e prosegue sulla sinistra con una salita ripida. Siamo in vista della grande antenna che si staglia sulla cima del Corno del Renon (Foto 3)
e il fondo nevoso ci sorregge molto bene, evidentemente sono stati molti gli escursionisti che ci hanno preceduto (Foto 4)
Giunti a quota 2230 terminato il ripido (Foto 5)
ci immettiamo in un’altra carrareccia ben battuta che ci porta facilmente sulla cima del Corno del Renon e all’omonimo rifugio (Foto 6).
Il rifugio è chiuso ma sul lato esposto al sole è affollato da sci-alpinisti, sciatori, e ciaspolatori. La maggior parte proviene dal versante meridionale del monte alla cui base si può arrivare anche con una comoda strada o con la telecabina. Sosta e frugale pranzo e quindi rientro sullo stesso percorso della salita.