13 giugno 2020 - 1492
Tre cime del Bondone
Conquistare
le tre cime meridionali della “Montagna di Trento”, camminando inizialmente fra
prati in piena fioritura primaverile e poi su sentieri impegnativi, dà molta
soddisfazione.
L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT
(C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed
eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione.
Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Val d’Adige - Trento
Gruppo: Bondone Stivo
Mappe:
TABACCO: 55 – 4LAND: 143 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 800 Tempi
ore: 5:10
Distanza Km: 10,5 Valutazione: EEA
Itinerario: Centro sportivo Viote
(1563), Malga Fragari (1572), Cornetto
(2180), sella SO (2063), Doss di Abramo (2180), sella NE (2090), Cima Verde
(2102), bivio 630B (1532), Centro sportivo Viote (1563)
Da Trento saliamo sul
Monte Bondone e raggiungiamo l'ampio posteggio del Centro Fondo Viote dove
lasciamo la macchina.
Iniziamo il cammino seguendo
il sentiero 607 indicato per "Costa dei Cavai e Monte Cornetto". In
piano seguiamo il lato occidentale della torbiera e raggiungiamo l’osservatorio
astronomico Terrazza delle Stelle dotato di potenti telescopi che, con la guida
di operatori esperti, diventano strumenti privilegiati per ammirare il
firmamento. La cupola dell’osservatorio è realizzata in acciaio lucidato e
permette di creare un sorprendente effetto specchio. Da questo punto bella
inquadratura delle tre cime meta della nostra escursione (Foto 1).
Raggiunto il bordo
della torbiera e superata la Malga Fragari inizia la salita fra i prati in
piena fioritura. A quota 1796 superiamo il bivio col sentiero 618 proveniente
da Vezzano e rimontiamo, con tratti scalinati, la parte sommitale della Costa
dei Cavai. Raggiunta una dorsale prativa da cui si lanciano con i parapendii (Foto 2)
e da cui si domina la
Valle di Cavedine e La Valle dei Laghi il sentiero prosegue in piano e su un
esile cresta che si affaccia sulla Val del Merlo. Un tratto su terreno ghiaioso
ed eccoci alla base del Cornetto e all’incrocio dei sentieri 636 e 617, siamo a
m 2107. Con una digressione su roccette in pochi minuti raggiungiamo a quota
2180 la croce sulla cima del Cornetto con veduta verso la Val Lagarina (Foto 3).
Rientrati al bivio
prendiamo il sentiero 636 in direzione nord e costeggiando il versante nord del
Cornetto raggiungiamo la Fontana delle Roggiole e subito dopo la tabella del
sentiero 638A per il Doss d’Abramo. Un canalino con staffe e cavo d’acciaio (Foto 4)
seguito da un secondo
tratto anch’esso attrezzato raggiunge il pianoro sommitale del Doss d’Abramo
cosparso di mughi. Fra queste piante sbuca come da un pozzo la via ferrata
Giulio Segata e da qui con una piccola deviazione ci portiamo alla croce di
vetta (Foto 5).
Per la discesa
utilizziamo un altro canalino attrezzato sul versante nord che ci riporta sul
sentiero 636. Tra mughi e sfasciumi rossastri (Foto 6)
il sentiero prosegue
su dorsale esposta raggiungendo il bivio col sentiero Sparavei e subito sopra, a
quota 2102, la Cima Verde da cui si vede buona parte del percorso fatto e le
cime del Doss d’Abramo e del Cornetto (Foto 7).
Dopo la sosta su
questa terza cima, la più comoda e frequentata, continuiamo la discesa sul 636.
Un breve tratto fra i mughi e poi una lunga e ripida discesa su sentiero
dissestato e scivoloso che ci porta al bivio con la Val del Merlo e subito dopo
al limite sudorientale del piano delle Viote. Un percorso pianeggiante fra i
prati in fiore ci riporta al posteggio.
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