16 agosto 2020 - 1513
Forcella Valdurna
(Durnholzer Jöchl)
In una
domenica ferragostana quando i monti dell’Alto Adige sono affollati in Val
Sarentino è possibile fare escursioni senza trovare anima viva.
L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT
(C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed
eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione.
Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Val Sarentinoi
Gruppo: Monti Sarentini - Gr.
della Cima di San Giacomo
Mappe:
TABACCO: 38 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 830 Tempi
ore: 4:00
Distanza Km: 8,3 Valutazione: E
Itinerario: Pennes (1450),
Kirchbergalm (1765), Forcella Valdurna (2235), Cima con croce a Catia (2273),
rientro per lo stesso itinerario
Risalita
la Val Sarentino fino al Paese di Pennes posteggiamo subito sotto la chiesa
parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.
Parte
da qui il sentiero 12 per la Forcella Valdurna / Durnholzer Jöchl che puntando
a sud risale la valletta del Rio della Chiesa / Kirchbergbach. È una forestale
un po’ malandata che si inoltra nel bosco, raggiunge un acquedotto e sbuca a m
1765 sulla strada bianca che serve la Kirchbergalm. La malga semi nascosta fra
gli alberi si trova pochi metri sopra di noi e penso faccia servizio di ristoro
visto che espone il lungo vessillo bianco rosso della provincia di Bolzano (Foto 1).
Ora
il segnavia 12 continua su sentiero, esce dal bosco intorno ai 1900 metri (Foto 2)
e
dopo un tratto che corre fra piante di mirtillo accenta la sua pendenza in
vista della dorsale. Con qualche tornante a m 2235 raggiungiamo la forcella
Valdurna (Foto 3)
affacciandoci
sull’omonima valle dove spicca il lago (Foto 4).
Nell’ultimo
tratto di salita sulla sinistra della forcella e su una piccola cima era ben
visibile la croce commemorativa di Catia Gambetti amante della montagna e
deceduta nel 2004. Seguendo una traccia che corre fra sfasciumi e mughi in
pochi minuti la raggiungiamo (Foto 5).
Nonostante
molte cime siano nascoste fra le nuvole dalla dorsale si gode di un ampio
panorama è quindi un punto ideale per la sosta pranzo
(Foto 6).
Il
rientro lo facciamo sullo stesso percorso della salita con alcune soste per
raccogliere i mirtilli. Bella l’inquadratura del paese di Pennes mentre
ci avviciniamo al posteggio (Foto 7).
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