6 luglio 2022 - 1662
Canfedin
Il Gruppo della Paganella è formato da tre elevazioni, Paganella, Canfedin, Gazza.
Con questa escursione raggiungiamo la cima del Canfedin modesta per elevazione ma notevole per il panorama che offre e per l’ambiente che la circonda.
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tuttavia, non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Altopiano della Paganella
Gruppo: Paganella
Mappe: 4LAND: 142 – TABACCO: 067 - KOMPASS: Digital Map Alpi
Dislivello metri: 345 Tempi ore: 3:10 Distanza Km: 9,3 Valutazione: E
Itinerario: Doss Pelà (1776), Passo S.Antonio (1893), Canfedin (2038), Passo San Giacomo (1963), Sorgente del Pressan (1884), Paganella 2 (1752), Doss Pelà (1776).
Raggiunto Andalo utilizziamo la cabinovia per salire ai m 1776 del Dosso Pelà punto centrale del carosello sciistico della Paganella.
Preso il sentiero F13 ex606 che risale quella che in inverno è una pista da sci, sorpassiamo la Malga Terlago Alta (Foto 1)
e a m 1893 raggiungiamo il Passo di Sant’Antonio nei cui pressi si trovano le stazioni a monte di due seggiovie. Preso il sentiero 602 che corre alto sulla Valle delle Capre, puntiamo a sud in direzione del Passo San Giacomo. Il sentiero procede fra i mughi avendo davanti il Monte Bondone con le sue quattro cime (Foto 2-3)
mentre di tanto in tanto verso ovest si aprono finestre verso il Gruppo del Brenta. Alcuni tratti in salita su roccette che si alternano a chiazze prative in piena fioritura (Foto 4)
ed eccoci a m 2030 attorniati da conformazioni rocciose molto particolari. Sono monoliti che prendono origine dalla forza dell’erosione che in migliaia di anni gli agenti atmosferici hanno esercitato sulle sagome calcaree e appaiono come giganteschi piatti impilati (Foto 5).
Formazioni simili le abbiamo trovate nella Valle delle Sfingi in Lessinia con la differenza che queste godono dello stupendo sfondo delle Dolomiti di Brenta (Foto 6).
Poco più avanti, giunti all’altezza del cartello che indica “Baita del Germano”, pieghiamo a sinistra e in pochi minuti raggiungiamo la sommità del Canfedin. Non è una vetta ma un’elevazione da cui comunque si gode di un panorama a 360 gradi tant’è che qui è collocata una struttura circolare indicante tutte le cime che ci circondano, mentre giù in basso vediamo la Valle dei Laghi e la piana di Trento (Foto 7).
Rientrati sul sentiero raggiungiamo a m 1963 il Passo San Giacomo dove imbocchiamo il sentiero F34 ex 610 in direzione del Doss Pelà (0.15-1.35). In leggera discesa percorriamo il versante occidentale del Doss Negro raggiungendo a m 1884 la vasca recintata denominata Sorgente del Pressan e un bivio: a sinistra un sentiero in discesa privo di indicazioni e a destra, in salita, la continuazione del F14 su cui proseguiamo. Un lungo e tortuoso percorso fra i mughi aggira il Doss Negro e poi cala nella Val del Mughe per raggiungere in località Bus del Gal la strada forestale su cui proseguiamo in direzione nord. È la strada forestale che passando dal ristorante Paganella 2, chiuso in estate, ci riporta al Doss Pelà e alle telecabine con cui scendiamo ad Andalo.
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