13 luglio 2022 - 1664
Rifugio Franz Kostner al vallon
Da Corvara in Badia utilizzando le telecabine del Boè ci portiamo in quota per raggiungere poi, con un percorso circolare, il rifugio di proprietà del CAI di Bolzano che oltre all’ospitalità offre un grandioso panorama dolomitico.
L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia, non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Val Badia
Gruppo: Sella
Mappe: 4LAND: 183 - TABACCO: 07 - KOMPASS: Digital Map Alpi
Dislivello metri: 420 Tempi ore: 3:00
Distanza Km: 5,3 Valutazione: EE
Itinerario: Cabinovia Boè (2198), Lech de Boè (2270), Rif. Kostner (2536) , bivio 637-636 (2270), bivio 636-638 (2310) Lech de Boè (2270), Cabinovia Boè (2198).
A Corvara in Val Badia, prendiamo la cabinovia del Piz Boè che ci porta a quota 2200. Potremmo proseguire utilizzando anche la seggiovia del Valon, che ci porterebbe più in quota, ma noi preferiamo salire a piedi.
Seguendo il segnavia 638, che corre al fianco della seggiovia, in pochi minuti raggiungiamo il Lech Boè (Foto 1),
un catino alpino attorniato da alte pareti rocciose. Proseguendo la salita giunti a quota 2310 superiamo il bivio col sentiero 636 da cui rientreremo e a mano a mano che guadagniamo quota il panorama si allarga. Siamo sopra il Passo di Campolongo e il paese di Arabba e davanti a noi si staglia la Marmolada (Foto 2)
in cui è ben visibile il ghiacciaio da cui si è staccata pochi giorni fa la grande valanga che ha causato 11 vittime. La salita continua su roccette intervallate da chiazze prative piene di fiori, fra cui spiccano anche nigritelle e stelle alpine (Foto 3).
Giunti intorno ai 2500 metri alzando lo sguardo ci appare il rifugio Kostner (Foto 4)
mentre poco più avanti raggiungiamo il bivio col sentiero 646B che porta alla seggiovia Vallon e alla cima del Piz a Lech Continuando sul 638, che ora piega decisamente a destra, in pochi minuti raggiungiamo il Rifugio Franz Kostner, posto su una balconata rocciosa da cui si gode un fantastico panorama delle Dolomiti. Siamo attorniati da Sasso Santa Croce, Lavarella, Conturines, Tofane, Pelmo, Civetta, Marmolada (Foto 5-6).
Dopo una lunga sosta su una delle panche che circondano il rifugio riprendiamo il cammino seguendo il sentiero con segnavia 637 che parte sul fianco della casetta di legno sottostante il rifugio. Pochi metri più in basso le tabelle indicano sulla destra il proseguimento del 638 per il Piz Boè e del 637 per Arabba, Bec De Roces, Passo Campolongo, direzione che noi prendiamo. Il pittogramma bianco-rosso-verde ci indica che in questo momento stiamo seguendo anche il tracciato del Sentiero Italia Cai. Il sentiero cala su roccette in un canalino dove nei tratti un po’ esposti un corrimano in acciaio dà assicurazione. Oltrepassato questo passaggio a m 2270 raggiungiamo il bivio col sentiero 636 e 640 che prendiamo in direzione del “Lech de Boè”. Poco più in basso possiamo ammirare i caratteristici pinnacoli rocciosi denominati “Bec de Roces”. In questo tratto in salita possiamo ammirare oltre ai fiori che ci circondano (Foto 7)
alcune cordate di rocciatori impegnati sulla parete orientale del Col de Stagn. A m 2310 raggiungiamo l’incrocio col sentiero 638 da cui siamo passati al mattino e che ora ripercorriamo, transitando ancora dal Lago Boè, fino alla stazione della cabinovia che ci riporterà a Corvara.
Nessun commento:
Posta un commento