21 luglio 2022 - 1666
Sentiero delle Creste - Viel del Pan
Percorriamo la panoramica cresta che segna il confine tra Trentino e Veneto, raggiugiamo la cima di rocce vulcaniche del Sass Ciapel e rientriamo per lo storico Viel del Pan.
L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia, non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Passo Pordoi
Gruppo: 'Marmolada e Cima Bocche
Mappe: 4LAND: 133 - TABACCO: 015 - KOMPASS: Digital Map Alpi
Dislivello metri: 425 Tempi ore: 4:00 Distanza Km: 7,6 Valutazione: EEA
Itinerario: Paso Pordoi-(2240), Baita Fredarola, sentiero delle creste (2381), Sass Ciapel (2557), rifugio Viel del Pan (2432), passo Pordoi (2240).
Dopo aver posteggiato al Passo Pordoi vicino al “Centro di formazione Bruno Crepaz” prendiamo il sentiero 601.
È un largo sentiero che dopo essere passato accanto a una chiesetta, taglia il fianco orientale del Sas Becei e a m 2388 raggiunge il Rifugio Baita Fredarola. Abbiamo raggiunto una sella da cui dominiamo gli impianti sciistici del Belvedere del Pordoi e sulla sponda opposta della valle dell’Avisio le piste del Ciampac e la cima piramidale del Colac (Foto 1).
Proseguendo ancora per pochi metri sul 601 raggiungiamo il punto di partenza del 636 “Sentiero Attrezzato delle Creste”. Inizialmente si sale dolcemente fra una miriade di fiori con belle inquadrature di Sasso Piatto, Sassolungo, Gruppo del Sella (Foto 2-3).
Più avanti il sentiero si fa più ripido continuando fino al raggiungimento, a m 2560, della cresta. Ora abbiamo difronte il Vernel, il versante nord della Marmolada con il Lago di Fedaia. Sotto di noi, il sentiero che raggiunge il rifugio Viel del Pan è affollato mentre. sul nostro percorso gli escursionisti si contano sulle dita di una mano, probabilmente per l’indicazione iniziale di “Sentiero Attrezzato”. Pur non trattandosi di un sentiero facile, il percorso di cresta non presenta punti pericolosi mentre continua ad offrirci un panorama eccezionale. In leggera discesa si passa accanto ad un altarino di pietre a forma di pagoda, a diversi pinnacoli di rocce laviche e giunti a m 2460 il percorso si biforca. Sulla destra il sentiero che va ad innestarsi più in basso nel Viel del Pan, a sinistra la traccia che prosegue in salita verso il nero massiccio del “Sass Ciapel” così appellato perché appare come un cappello che si erge dai prati verdi (Foto 4).
Il sentierino privo di segnaletica sale dolcemente fino alla base dei roccioni dopo di che per raggiungere la cima dobbiamo scegliere tra alcuni passaggi non elementari. Per inerpicarci sulle roccette siamo costretti ad utilizzare anche le mani, da qui la difficoltà EEA, però si tratta di pochi metri superati i quali ci troviamo sulla dorsale che unisce le tre cime del Sass Ciapel. Grandioso il panorama dolomitico a 360 gradi che ci viene offerto (Foto 5-6).
Dopo la sosta scendiamo al rifugio Viel del Pan e per il rientro percorriamo quella che era l’antica via commerciale fra Veneto e Trentino-Alto Adige. I bellunesi passavano da questo sentiero con muli e cavalli per portare in Alto Adige farina, grano e pane, da qui il nome del sentiero “Viel del Pan / Via del pane”.(Foto 7)
Su questo facile ma sempre panoramico percorso rientriamo al Passo Pordoi (0.55-4.00).
Nessun commento:
Posta un commento