18 dicembre 2022 - 1696
Monte Spieler
Lunga escursione nella zona del bacino sciistico di Merano 2000 su percorsi quasi sempre ben battuti. Solo la salita alla panoramica tondeggiante cima del Monte Spieler ha richiesto l’utilizzo delle ciaspole.
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Zona: Avelengo e San Genesio
Gruppo: Monti Sarentini – Gr. Di Punta Cervina
Mappe: 4LAND: ?? - TABACCO: 040 - KOMPASS: Digital Map Alpi
Dislivello metri: 550 Tempi ore: 4:45 Distanza Km: 12,5 Valutazione: EAI m
Itinerario: Falzeben (1609), Moschwaldalm (1760), Malser Alm (1783), Passo della Croce (1984), Spieler (2080), Rifugio Merano (1960), Kirchsteigeralm (1945), Waidmannalm (1998), Rif. Zuegg (1766), Falzeben (1609)
Lasciata la macchina nel posteggio a pagamento di Falzeben, imbocchiamo la carrareccia 51 che, con direzione est, parte sul fianco della cabinovia. In leggera discesa giungiamo al ponte che scavalca il Rio Sinigo. Continuiamo seguendo le indicazioni Moschwaldalm e dopo un tratto in salita andiamo ad immetterci su una strada forestale con la neve ben battuta dal gatto delle nevi. Poca strada ed eccoci alla Moschwaldalm (Foto 1)
posto di ristoro che giace su una balconata molto panoramica e che in questa stagione è chiuso. Proseguendo sulla forestale, giungiamo alla Maiser Alm. Qui termina anche la battitura del gatto però, proseguendo sulle numerose tracce di chi ci ha preceduto, si cammina abbastanza bene anche senza calzare le ciaspole. Ora la salita è più ripida e con alcuni tornanti raggiunge a quota 1984 il Passo della Croce / Kreuzjochl. Siamo giunti su una dorsale panoramica che permette allo sguardo di giungere alle Dolomiti, mentre più vicine abbiamo le Maddalene e le propaggini del Gruppo del Cevedale. Ci troviamo anche all’incrocio di più sentieri, fra cui anche il sentiero Europeo E5. La traccia che stiamo seguendo prosegue in salita verso nord, però ora lo strato della neve è alto e per non sprofondare siamo costretti a calzare le ciaspole. La pendenza è poca e senza troppa fatica superiamo i 100 metri che ci separano dalla croce di vetta del Monte Spieler, dove giungiamo assieme a un numeroso gruppo di scialpinisti (Foto 2).
In realtà non si tratta di una vetta ma di una cima tondeggiante, a quota 2080, da cui dominiamo il bacino sciistico di Merano 2000, mentre difronte abbiamo il Picco Ivigna sul cui fianco è ben visibile il Rifugio Kuhleiten (Foto 3).
Per la discesa sul versante nord non abbiamo più un’unica traccia da seguire ma, ben sorretti dalle ciaspole, caliamo fra le innumerevoli impronte e scie. A quota 1975 raggiungiamo la carrareccia con segnavia 14, battuta per lo sci da fondo, e poco più avanti il Rifugio Merano. È chiuso ma sul retro troviamo una panca che ci permette la sosta in pieno sole. Ripreso il cammino in pochi minuti raggiungiamo il Rifugio Kirchsteiger e da qui decidiamo di utilizzare per il rientro non il sentiero 14, che in altra occasione abbiamo trovato interrotto, ma il 18A che vediamo frequentato. Un tratto in salita ci porta al Rifugio Waidmann a m 1998 (Foto 4)
e poi con percorsi pedonali ben battuti iniziamo la discesa. Attraversando in alcuni punti le piste sciistiche raggiungiamo a m 1820 un grande bacino d’acqua costruito recentemente (Foto 5)
e a seguire, utilizzando anche un tunnel riservato ai pedoni, ci portiamo al Rifugio Zuegg (Foto 6).
Camminando nel tratto finale al fianco della pista per slittini rientriamo ai posteggi di Falzeben.
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