1 ottobre 2023 – 1769*
Rifugio Roda di Vael
Semplice ma remunerativa camminata che partendo dal passo di Costalunga ci porta ai rifugi Paolina, Pederiva e Roda di Vael. Siamo nel versante meridionale del Catinaccio.
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Zona: Passo Costalunga
Gruppo: Sciliar e Catinaccio
Mappe: 4LAND: 181 - TABACCO: 029
Dislivello metri: 585 Tempi ore: 4:00
Distanza Km: 9,7 Valutazione: E
Itinerario: posteggio Valate, Passo Costalunga (1752), Rifugio Paolina (2128), Christomannos (2280), rifugio Roda di Vael (2282), Pael (2330), Rifugio Roda di Vael (2282), Drei Schupfen (1922), posteggio Valate (1752)
Risalendo la Val d’Ega subito dopo aver oltrepassato il Passo di Costalunga c’è sulla sinistra la località Valate e la possibilità di posteggiare la macchina, siamo a m 1752,
Parte da qui la forestale con segnavia 548 che seguiamo fino al bivio col sentiero 552 che sale sulla sinistra in direzione del Rifugio Paolina. La giornata non è limpida ma il vicino Latemar e il sottostante Passo Costalunga ci offrono belle inquadrature (Foto 1).
Risalito il bosco, aggirando una dorsale e una ripida valletta, sbuchiamo sui prati che precedono il Rifugio Paolina. Dopo aver superato il bivio per il vicino rifugio Masarè con numerosi e alti scalini raggiungiamo a m 2128 il Rifugio Paolina. Qui giunge anche la seggiovia che sale direttamente da Carezza. Il sentiero 552 prosegue verso nord in direzione del Rifugio Coronelle mentre noi prendiamo il 539 che puntando a est raggiunge a m 2280 il belvedere con la grande aquila di bronzo, monumento eretto in memoria di Theodor Christomannos ideatore della strada delle Dolomiti. Proseguendo sul sentiero 549 quasi pianeggiante aggiriamo il costone meridionale del Masarè e raggiungiamo a m 2276 il rifugio Pederiva e subito dopo il contiguo rifugio Roda di Vael (Foto 2-3).
Col sentiero 541 che corre in quota tra pascoli, rocce affioranti e colatoi franosi ci portiamo in località Pael. Siamo alla base della parete orientale della Roda di Vael e all’incrocio dei sentieri che conducono al Passo Vaiolon, al Passo Zigolade e a Ciampediè. Siamo a m 2330 e qui sostiamo su un’altura che dovrebbe essere panoramica se non ci fosse una forte foschia. Possiamo però ammirare le alte pareti del Catinaccio che ci circondano fra cui i Mugoni, dal cui ripido canalino stanno scendendo numerosi escursionisti (Foto 4‑5).
Ripreso il cammino torniamo fino al rifugio Roda di Vael nei cui pressi imbocchiamo il sentiero 548 per il Passo di Carezza. Scendendo con alcuni tornanti sulla destra orografica sottostante il Col de Ciampac raggiungiamo il bosco. Proseguendo, in località Le Perace, notiamo alcune particolari rocce stratificate (Foto 6).
Passiamo poi accanto a una malga e quindi con ripida strada forestale, a tratti cementata, raggiungiamo il bivio col sentiero 552 da cui siamo passati in salita. Pochi minuti sullo stesso percorso del mattino per rientrare al posteggio Valate.
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