domenica 19 novembre 2023

Bullaccia

 

19 novembre 2023 - 1780

Bullaccia

(Puflatsch)

 

Con la prima neve è possibile fare una splendida e facile escursione nel settore settentrionale dell'Alpe di Siusi camminando costantemente sul manto bianco e senza necessità di calzare le ciaspole.

 

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tuttavia, non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente

anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@gmail.com

 

Zona: Siusi

Gruppo: Sciliar e Catinaccio

Mappe: 4LAND: 181 - TABACCO: 034

Dislivello metri: 335         Tempi ore: 3:40 

Distanza Km: 9,2               Valutazione: EAI f

Itinerario: Compaccio (1840), Dibaita (1972), Arnica (2065), Bullaccia (2174), Fillner Kreuz (2144), Dibaita (1972), Compaccio (1840).

 

Normalmente la strada che sale all’Alpe di Siusi viene chiusa dopo le 9, però in bassa stagione quando la cabinovia non è in funzione, non ci sono limitazioni.

Giunti a Compaccio / Kompatsch posteggiamo nel grande posteggio “Kompatsch‑2” senza pagare visto che non ci sono esattori o colonnine per il pagamento.



Seguendo il segnavia 14 prendiamo la strada, sgombera da neve, che porta alla stazione a monte della cabinovia e proseguendo optiamo per il sentiero che affianca la strada e che ci dà la possibilità di dominare lo schieramento di alberghi di Compaccio ma anche in distanza due caprioli (Foto 1 2).


Raggiunto a m 1990 il bivio per il vicino rifugio Dibaita, con lo Sciliar come sfondo (Foto 3),


iI segnavia 14 prosegue sulla carrareccia di destra verso Malga Messner, mentre noi ci teniamo sul sentiero di sinistra con segnavia PU “Puflatsche-Umrundung / Giro del Bullaccia”. Si sale dolcemente su sentiero innevato e battuto da chi ci ha preceduto senza bisogno di ciaspole, raggiungendo a m 2050 un punto da cui dominiamo il paese di Castelrotto. Il percorso continua quasi in piano, supera il bivio col sentiero 8 che sale da Castelrotto e raggiunge a m 2065 il Rifugio Arnica in restauro. Continuiamo su un sentiero affacciato sulla Val Gardena che raggiunge la “Goller Kreuz”: punto panoramico con grande croce e una panchina scolpita a forma di due alligatori. Davanti a noi i Monti Sarentini e in basso il paese di Laion. Proseguendo giungiamo quell’insieme di rocce poligonali che sembrano formare degli scranni denominate appunto:” Panche delle Streghe / Hexenbänke ”. Anche qui un tronco scolpito con forma antropomorfica (Foto 4).


E infine a m 2170 raggiungiamo la piatta sommità della Bullaccia, con ampio panorama a tutto tondo che comprende le cime dolomitiche di Odle, Puez, Sella, Sassolungo, Sasso Piato (Foto 5), Catinaccio, Sciliar ma anche i Monti Sarentini.


Proseguendo arriviamo alla Fillner Kreuz da cui si domina Ortisei (Foto 6)


e dove iniziamo la discesa su quella che in estate è una carrareccia e ora una stretta traccia che cala dolcemente sulla neve (Foto 7)

fino a raggiungere la strada asfaltata poco sotto l’albergo Bullaccia. Il tempo che a inizio giornata era alquanto minaccioso è andato via via migliorando tant’è che riusciamo a fermarci per la sosta panino sulle panche esposte al sole di una baita. Ripreso il cammino raggiungiamo subito il bivio per il rifugio Dibaita e sullo stesso itinerario della salita rientriamo al posteggio.

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