Dosso di Costalta
Mappe: Komp.:
74+75 Edizioni31: 161
Dislivello: 500
Durata: 3.45 Km: Valutazione: EAI m
Itinerario: Passo
del Redebus (1458), Malga Pez (1587), Malga Cambroncoi (1709), sotto Dosso di
Costalta (1940), Malga Cambroncoi (1709), strada forestale, Passo del Redebus
(1458).
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tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed
eventualmente
anche a fornire un file con maggior definizione. Scrivetemi:
mfgardini@akmail.it
Foto 1.
Dalla statale della Valsugana raggiungiamo Baselga di Pinè
e proseguendo verso nord Bedollo. Da qui prendiamo sulla destra la strada che
sale al Passo di Redebus (m.1458) dove posteggiamo. Indossate le ciaspole, pochi
metri prima del valico imbocchiamo il sentiero 404 che ripido si inoltra nel bosco.
A quota 1583, usciamo all'aperto sulla spianata di Malga Pez.
Foto 2.
Il tempo è pessimo e tra la nebbia si scorge qualche cima
del Lagorai. Ora seguiamo il segnavia 3 indicato per Malga Combroncoi entrando
di nuovo nel bosco. La neve è tanta sia sul terreno che sugli alberi, ma la
traccia di chi ci ha preceduto è buona, per cui raggiungiamo con facilità Malga
Combroncoi.
Foto 3.
Il complesso è formato da tre o
quattro case, fra cui un rifugio-ristorante, posti al centro di ampi pascoli.
La posizione sarebbe panoramica, ma la nebbia nasconde tutto. Con qualche difficoltà,
vista la neve alta e la moltitudine di tracce, ci portiamo al limite del bosco
dove il sentiero 404 dovrebbe continuare verso il Dosso di Costalta. Questo sentiero
però è impraticabile, ma nei pressi individuiamo la stradina forestale con segnavia
4.
Foto 4.
Le tabelle ci indicano che
siamo su un'ippovia, precisamente sul "Giro de le Val-Costalta" e che
la distanza che ci separa dalla cima è di Km. 1,7. Seguendo questo tracciato
che sale a tornanti raggiungiamo la dorsale del Dosso di Costalta. Per un attimo
scorgiamo anche la croce di vetta, ma poi tutto scompare nella nebbia fitta. Siamo
usciti dal bosco e non abbiamo più né riferimenti né tracce seguibili. L'altimetro
ci dice che siamo a quota 1940 e la cima è a quota 1957, la visibilità è a zero
e il tempo sta peggiorando. Pur mancando pochissimo alla vetta riteniamo opportuno
interrompere qui la salita e prendiamo la via del ritorno. Lungo la discesa notiamo
che i cartelli indicanti il sentiero 404 sono nascosti da un paio di metri di
neve,
Foto 5.
ma per noi che ripercorriamo il
sentiero di salita ora sono terminate le difficoltà e, passando davanti al bel
Cristo ligneo,
Foto 6. rientriamo con facilità a Malga Combroncoi. La sosta al caldo con un gustoso pranzo è d'obbligo, visto anche che nel frattempo è iniziato a piovere.
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Il
tempo ha condizionato notevolmente questa gita, però abbiamo camminato
all'aperto ed è stata l'occasione buona per sperimentare la buona cucina di Malga
Combroncoi.
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