13 giugno 2017 - 1305
Lago di Aviolo
Breve ma
interessante escursione che ci porta nella Conca dell'Aviolo modellata da
ghiacciai quaternari a cui si giunge dopo aver superato l'alto gradone roccioso
in cui sono state ricavate le "scale d'Aviolo".
L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT
(C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed
eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione.
Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Val Camonica
Gruppo: Adamello
Mappe: KOMPASS: 71
Dislivello metri: 450 / Tempi ore: 3.00 / Distanza Km: 5 /
Valutazione: E
Itinerario: Posteggio ex funivia (1520), Rifugio Aviolo
(1930), Osservatorio faunistico Malga Aviolo (1948), Rifugio Aviolo (1930),
posteggio (1520).
Da
Vezza d'Oglio, in alta Val Camonica, percorriamo la strada asfaltata che ci
porta al Rifugio alla Cascata e posteggiamo poco sopra nel piazzale della
vecchia funivia, siamo a m 1520.
Seguendo
le indicazioni "Rifugio Aviolo" imbocchiamo il sentiero 21 che tra
radici e massi, con scalini e erte rampe (Foto 1),
ma
per fortuna ben ombreggiato, guadagna velocemente quota e raggiunge a m 1870 la
spianata su cui sbocca la galleria di servizio di una condotta d'acqua. Ora la salita si fa più dolce e raggiunge il
rifugio del Cai di Edolo "Sandro Occhi" all'Aviolo (Foto 2).
Siamo sulla sponda settentrionale del Lago d'Aviolo, bacino
lacustre semi-artificiale creato nel 1935 per alimentare la centrale elettrica
di Sonico. Il lago e la grande torbiera formano la Conca dell'Aviolo dominata
da numerose cime fra cui il Corno Baitone e il Monte Aviolo che si specchiano
nelle acque del lago (Foto 3-4).
Ci
troviamo in una conca glaciale attraversata dai meandri del torrente Aviolo e
come è ben descritto su una tabella "si
tratta di uno dei luoghi più suggestivi del Parco dell'Adamello dove, a cornice
di una preziosa torbiera, si possono osservare alcune tra le principali specie
della fauna e della flora alpina: il camoscio, la marmotta, l'aquila,
l'ermellino, il rododendro, il pino cembro e la pinguicola". Non
vediamo la fauna decantata nella tabella
ma seguendo il percorso circolare e piano che corre fra pozze d'acqua,
acquitrini e torrentelli superabili con numerose passerelle (Foto 5)
raggiungiamo l'Osservatorio faunistico di Malga Aviolo, un piccolo edificio di
sasso con tavoli e panche (Foto 6).
Come diceva la tabella siamo veramente in un luogo molto
suggestivo e le alte cime che ci circondano, in questa stagione ancora
abbondantemente innevate, completano questo splendido quadro. Completando il
percorso circolare ci riportiamo al Rifugio Aviolo e dopo la sosta pranzo
iniziamo la discesa ripercorrendo l'itinerario della salita.
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