9 giugno 2019 - 1428
Croce di Fai
Escursione
circolare di bassa quota attorno al Monte Fausior posto tra la Val d’Adige e la
Val di Non. Piacevole il panorama che si gode dalla Croce di Fai e la fioritura
delle peonie lungo il percorso.
L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT
(C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed
eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione.
Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Altopiano Paganella
Gruppo: Paganella
Mappe: EDIZIONI31: 51 - KOMPASS:
Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 650 Tempi
ore: 4:00 Distanza Km: 12,3 Valutazione: E
Itinerario: Fontana Bianca (938),
Santel (1033), Croce di Fai (1460), Prà Grant (1258), Fontana Bianca (938)
Dalla
Val d’Adige con la strada provinciale 64 saliamo a Fai della Paganella e poco
prima del paese, in località Fontana Bianca, lasciamo la macchina.
Seguiamo, verso sud-ovest, nel bosco di pini,
il sentiero "Ardito Alberto", che si alza costeggiando reti paramassi,
passa sopra le case di Fai e con un tratto protetto (Foto
1)
conduce a Santèl, dove sorgono bar, alberghi e
la chiesetta di Santa Libera (Foto 2).
Prendendo la strada con segnavia 603 si sale e
a quota 1165 arriviamo al bivio tra i sentieri 603A e 603, entrambi diretti a
Baita Campedel. Noi prendiamo sulla destra il 603 e sempre su strada forestale
ci alziamo a svolte con qualche scorcio interessante sul Brenta. Entrando in un
bosco di abeti, arriviamo a quota 1420 al bivio fra la stradina 603 per la
Baita CampedèI e la 604 per la Croce di Fai che seguiamo.
Con una carrareccia che
procede in sali scendi raggiungiamo il bivio di quota 1445: a sinistra il 604A
per Baita Campedel e il 604 per la Croce di Fai data a 5 minuti. Poco più
avanti, infatti, una tabella poco appariscente indica sulla destra la Croce di
Fai che raggiungiamo con pochi metri di salita (Foto
3).
Una croce, un tavolo con panche e una statuetta
del Sacro Cuore caratterizzano questo belvedere da cui si domina l’altipiano di
Fai e
più in basso la Val d’Adige da Salorno a Trento. Rientrati sulla carrareccia la
seguiamo in discesa fino a m 1420 dove imbocchiamo sulla destra il sentiero per
Bocca delle Scalace. Il sentiero, sempre segnavia 604, perde rapidamente quota,
giunge ai m 1260 di Bocca delle Scalace, sella dove giunge da valle anche il
sentiero 603 (Foto 4).
A poca distanza sono visibili le casette erette
ai bordi di Prà Grande e decidiamo di raggiungerle per un eventuale sosta al
coperto, vista la leggera pioggia. Cinque minuti di strada in piano ed eccoci
al Prà Grande, evidente l’origine del suo nome, ai cui margini sorgono due belle
villette di legno che apprendiamo venir utilizzate a turno da residenti in zona
(Foto 5).
Piacevole l’ospitalità che ci viene offerta per
utilizzare un grande tavolo attiguo alla baita. Dopo la pausa, rientriamo a
Bocca Scalace e preso il sentiero 603 iniziamo la discesa a valle. Un buon
sentiero a tratti su larga e panoramica cengia (Foto
6)
ci permette di rientrare velocemente a Fontana
Bianca dove abbiamo lasciato la macchina.
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