sabato 5 settembre 2020

Rif.Bressanone-Lago Selvaggio

 

5 settembre 2020-1518

Rif.Bressanone-Lago Selvaggio

(Brixner Hütte – Wilder See)

 

Bellissimo itinerario ad anello che percorre le due splendide vallate formate da antichi ghiacciai che discendono dal Picco della Croce. Stupendo il Lago Selvaggio incastonato tra i bastioni rocciosi dei monti di Fundres.

 

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)

tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente

anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

 

Zona: Val di Valles

Gruppo: Monti di Fundres

Mappe: TABACCO: 037-KOMPASS: Digital Map Alpi-

Dislivello metri: 1130       Tempi ore: 6:10  Distanza Km: 14,7             Valutazione: EE

Itinerario: Posteggio (1705), Malga Fane (1739), Rif. Bressanone (2282), Rauhtaljoch (2808), Lago Selvaggio (2665), Marblsee (2397), Aschilaalm (2247), Malga Fane (1739), posteggio (1705).

 

Percorriamo la Val di Valles con la macchina fino all’ampio parcheggio e da qui, essendo prima delle 9.30 possiamo proseguire ancora, su strada con ripidi e stretti tornanti, fino al parcheggio a quota 1705.


Continuando a piedi lungo la carrareccia raggiungiamo subito lo stupendo agglomerato di Malga Fane (Foto 1).


Tre malghe‑ristorante e loro annessi agricoli. Continuando lungo la strada, ricavata sulla destra orografica della gola formata dal Rio Valles (Foto 2), giungiamo alla località Schramme.


Siamo a m 1995 e da qui potremmo seguire sulla sinistra il segnavia 18 per il Wilder See o proseguire verso nord col 17 per Brixner Hütte. Presa la seconda direzione continuiamo comodamente su carrareccia arrivando a m 2282 al rifugio Bressanone / Brixner Hütte (Foto 3).


Ci troviamo nella Pfanne Alm un’ampia pianura nel cuore dei Monti di Fundres. La attraversiamo giungendo al suo estremo occidentale dove inizia la salita per il Rauhtaljoch (Foto 4).


Procedendo a zig-zag sui detriti morenici dell’antico ghiacciaio guadagniamo velocemente quota vista la notevole pendenza del sentiero (Foto 5).


La fatica è compensata dall’incantevole panorama che ci viene offerto dai ghiacciai che appaiono a nord sul confine austriaco. La frescura che ci giunge dal sottosuolo ma anche i cartelli che lungo il percorso avvisano di “Non lasciare il sentiero per pericolo di crepacci” indicano che sotto l’alto strato di detriti esiste ancora il ghiacciaio. Dopo aver attraversato alcune lingue di neve giungiamo ai m 2807 del Rautahljoch, passo ai piedi del Picco della Croce / Wilde Kreuzspitze che coi suoi 3132 metri è la cima più elevata dei Monti di Fundres. I cartelli la danno a un’ora di cammino e la tentazione sarebbe di salirvi però considerato il lungo percorso che ancora ci aspetta iniziamo la discesa verso il Lago Selvaggio / Wilder See già ben visibile dal passo. Seguendo il sentiero 18 caliamo velocemente fermandoci per la sosta pranzo su una altura dominante il lago (Foto 6).


Il sentiero 18 continua costeggiando in quota la parte orientale del lago e a m 2535 dopo aver superato l’incrocio col sentiero 22 riprende quota. Con un ampio giro sulla testata della valle “Seebach” raggiungiamo in località Langeben il punto di incrocio dei sentieri 18-18B e 20. Preso il 18B con qualche dolce sali-scendi arriviamo al laghetto Marbl / Marblsee (Foto 7)

e subito dopo a una sella. Da qui il sentiero scende molto ripido i<n una strettoia per continuare poi più dolcemente sui prati fino ai m 2255 della Aschilaalm. Si prosegue col sentiero 9B che 300 m più in basso va a innestarsi sulla carrareccia con segnavia 9, indicata come Alta Via Rotenstein e con questa rientriamo a Malga Fane e al posteggio.

 

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