29 agosto 2021 - 1618
Forcella San Lorenzo
(Lorenzischarte)
Scopriamo sentieri nuovi raggiungendo l’Alpe delle Vacche / Kühbergalm e la Forcella di San Lorenzo dalla quale si potrebbe scendere in Val Scaleres.
L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia, non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it
Zona: Val d’Isarco
Gruppo: M.ti Sarentini - Gr.della Cima di San Giacomo
Mappe: TABACCO: 30 - KOMPASS: Digital Map Alpi -
Dislivello metri: 655 Tempi ore: 4:30
Distanza Km: 13 Valutazione: E
Itinerario: Posteggio Kühof (1570), sent. 13 (1740), crocefisso Teilalm (2004), sent. 8 (2035), Forcella San Lorenzo (2190), sent. 8 (2035), sent. 14B (2075), sent. 14 (2045), Bruggerschupfe (2000), sent. 13 (1740), sent. 1 (1620), posteggio 1570).
In Val d'Isarco saliamo a Velturno, raggiungiamo Latzfons, oltrepassiamo la chiesa e all'uscita settentrionale del paese, ad una biforcazione, ci teniamo sulla stretta stradina asfaltata di destra che ci porta al grande parcheggio Kühof dove lasciamo la macchina, siamo a quota 1570.
Il nostro cammino inizia seguendo il sentiero con segnavia “14‑Bruggerschupfe” fino a m 1740 dove lo abbandoniamo per prendere sulla sinistra il 13 per il Rifugio Chiusa / Klausner Hütte. Camminando su una carrareccia, da cui si gode un ampio panorama verso la Val d’Isarco e verso le Dolomiti, passiamo accanto ad alcuni casolari e a uno stupendo bosco di cirmoli (Foto 1)
e raggiungiamo a m 2000 una grande spianata prativa solcata da più muretti a secco. Stiamo attraversando la Teilalm, un grande alpeggio su cui si trovano le malghe Unterfrauner, Zalter, Verdinner e dove stanno pascolando numerose mucche. Dopo aver superato un cancello e un crocefisso arriviamo all’incrocio dei sentieri 8 e 13. Abbandonato il 13, con un’inversione di marcia continuiamo sull’8 in direzione della Lorenzischarte, riattraversiamo più in quota l’alpeggio e scavalchiamo anche due di quei lunghi muretti a secco. Probabilmente si tratta di muretti costruiti per marcare i confini, ma soprattutto per liberare i pascoli dalle pietre (Foto 2).
A m 2115, circondati oltre che da mucche e cavalli anche da lama (Foto 3),
arriviamo a un bivio: a destra l’8 per la Bruggerschupfe, mentre a sinistra si stacca l’8A per la Lorenzischarte data a 20 minuti. Decidiamo di prendere quest’ultima direzione nonostante si sia alzato un vento freddo e il tempo stia peggiorando. Poco più avanti ci immettiamo nel sentiero 5 proveniente da Valdurna e lo seguiamo in salita fino ai m 2190 della Forcella San Lorenzo / Lorenzischarte. Siamo sullo spartiacque che ci divide dalla Val Scaleres e da qui verso ovest è ben visibile sotto la Cima San Cassiano il Rifugio e la chiesa Latzfonser Kreuz (Foto 4).
Il tempo di indossare berretto, guanti e giacca a vento, visto il vento gelido che tira e quindi rientro al bivio col sentiero 8 che questa volta prendiamo in direzione Bruggerschupfe. È un bel sentiero che corre parallelo al muricciolo che limita a sud i pascoli della Kühbergalm e che, con un percorso pressoché pianeggiante, raggiunge a m 2125 un altro bivio: a sinistra per il Lago Rodella / Radlsee e a destra, direzione che prendiamo, per “Glaniger Kas-Olm” . Siamo sul sentiero 14 B che scende e dopo essersi immesso su una carrareccia con un paio di tornanti, da cui si gode un grandioso panorama verso le Dolomiti (Foto 5),
raggiunge a m 2000 la Bruggerschupfe, che nonostante non sia più un punto di ristoro, ci offre una panca protetta dal vento per la sosta (Foto 6).
Per il rientro utilizziamo il sentiero 14 che scende sui prati e corre parallelo a uno stretto canalino in cui scorre gorgogliante l’acqua. Raggiunta una forestale il segnavia 14 prende a destra e la segue per pochi metri per poi piegare a sinistra di nuovo su sentiero. A m 1740, bivio tra i sentieri 13 e 14, chiudiamo il giro solo che ora anziché seguire il segnavia 14, ci manteniamo sulla forestale che più comodamente va a congiungersi co sentiero 1 che ci riporta al posteggio.
Nessun commento:
Posta un commento