domenica 29 luglio 2012

Pederkoepfl


29 luglio 2012 - 1005
Pederkoepfl
Zona: Val Martello
Gruppo: Gr. Ortles - Cevedale
Mappe: Komp.: 72 - Tab.: 08 - Mapgr.: 04
Dislivello: 950  Durata: 5.00  Km: 13,000  Valutazione: E
Partenza da: Albergo Gioveretto  Arrivo a: idem
Itinerario: Albergo Gioveretto (1880), Lyfi Alm (2165), Pederkoepfl (2585), Peder Stieralm (2252), Enzianhuette (2051),  Panoramaweg 12 e 12A, Zurh See (1864), Albergo Gioveretto (1880).


Foto 1-2-3.           la salita si fa più ripida e la vista sui ghiacciai che ci circondano si fa sempre più ampia. Raggiunto a quota 2446 l’incrocio col sentiero 39, abbandoniamo i segnavia e, seguendo una traccia, ci indirizziamo a nord puntando direttamente al punto culminante della nostra escursione. Con una ripida ma veloce salita, a quota 2585, raggiungiamo la sommità del Pederkoepfl. E’ questa una cimetta altamente panoramica da cui, guardando verso sud ed ovest, possiamo ammirare le Vedrette Grames, Serena, Alta, Forcola che scendono dalle cime Gioveretto, Venezie, Marmotta e Cevedale. Verso nord e verso est, si ergono le vette delle Peder e della Lyvi .










Foto 4.           per la discesa ripercorriamo la stessa traccia fino al bivio dei sentieri e qui proseguiamo in discesa col 39 che ci porta alla Peder Stieralm, rinnovata casetta di legno circondata da muretto a secco che gode di ampio panorama


Foto 5.           proseguiamo la nostra discesa fino al raggiungimento dei grandi parcheggi nei pressi della Enzianhuette e da qui ci portiamo sull’altra sponda del Rio Plima risalendo con i sentieri 37 prima e 12 poi fino a quota 2160. Essendo ora sulla sponda meridionale della Val Martello, possiamo vedere di fronte il percorso della prima parte della nostra escursione con il Pederkoepfl dominato dalle cime Peder, Kalfan, Lyfi


Foto 6.           mentre in basso abbiamo il Lago Gioveretto. In leggera discesa e dopo aver attraversato due ponticelli ci portiamo ai piedi di una serie di stupende cascate formate dai rivi che scendono dai soprastanti ghiacciai



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Escursione molto panoramica. L’aver percorso sentieri sui due lati della valle ci ha permesso di avere una visione completa delle alte cime che chiudono ad anfiteatro la Val Martello.

sabato 28 luglio 2012

Sass da Mezodì, Lusia


28 luglio 2012 - 1004
Sass da Mezodì, Lusia
Zona: Val di Fiemme
Gruppo: Gr. Marmolada e C.na di Cima Bocche
Mappe: Komp.: 76 - Tab.: 06 - Edizioni31: 126
Dislivello: 600  Durata: 3.30  Km: -----  Valutazione: EE
Partenza da: Rifugio La Rezila  Arrivo a: idem
Itinerario:  Rifugio La Rezila (1761), Rifugio Valbona (1810), Sas da Mezodì (2301), Sforcela Valboneta (2274), Col de Pozza (2277), Sforcela Pozil (2147), Malga Pozza (1870), Rifugio La Rezila (1761).


Foto 1.                percorrendo il sentiero 625, quasi in piano giungiamo poco sopra il ristorante Valbona e la stazione intermedia delle telecabine



Foto 2.                inizia una ripida salita che a zig zag ci fa guadagnare velocemente quota portandoci a metri 2170 di un terrazzamento su cui giace una vecchia postazione militare. Sotto di noi la Val di Fiemme con Moena e tutt’intorno i gruppi dolomitici di Latemar, Catinaccio, Sasso Lungo e Piatto, Cima Uomo, Marmolada, Pale di San Martino



Foto 3.                ancora pochi metri di salita ed eccoci sul Sas da Mezodì con una piccola croce di legno



Foto 4.                ora il sentiero procede in sali scendi a tratti su dorsale, a tratti su roccette e tocca alcune piccole cime fra cui il Col de Poza a metri 2280



Foto 5.                stiamo camminando fra i fiori e le Stelle Alpine sono numerosissime



Foto 6.                ci siamo riaffacciati sulle piste sciistiche del Lusia ed ora con un facile sentiero iniziamo la discesa. Superiamo il bivio col sentiero 614, raggiungiamo a quota 1868, la Malga de Pozal e poco sotto ci immettiamo di nuovo nel tratturo percorso al mattino che ci riporta al Rifugio La Rezila



Bella e panoramica gita che ci ha portato su sentieri poco frequentati.

domenica 22 luglio 2012

Lauwandspitz


22 luglio 2012 - 1003
Lauwandspitz
Zona: Val Passiria
Gruppo: M.ti Sarentini-Gr. di Punta Cervina
Mappe: Komp.: 53 - Tab.: 011 - Mapgr.: 31
Dislivello: 970  Durata: 4.55  Km: 12,000  Valutazione: EE
Partenza da: Taser  Arrivo a: idem
Itinerario:  Taser (1450), Greiterer (1435), Ifinger Huette(1865), bivio Lauwand (1885), Lauwandspitz (2250), bivio Lauwand (1885), Lenzeben (1855), Taser Hoehenweg (1540), Egger (1505), Taser (1450).


Foto 1.           Il primo tratto di cammino, lo facciamo quasi in piano su strada asfaltata raggiungendo il Greitererhof


Foto 2.           ora prendiamo il sentiero, segnavia 17, che ripido sale fino a quota 1670, dove ci immettiamo nel sentiero 18A  indicato per Ifingerhuette (Rifugio Ivigna), che raggiungiamo a quota 1815. E’ un bel rifugio della Sezione meranese del Club Alpino Italiano, posto ai piedi del Picco Ivigna


Foto 3.           proseguiamo il nostro cammino sul sentiero 20, non ripido ma accidentato e con questo raggiungiamo a quota 1865 il bivio per Lauwandspitz. Da qui, un ripido sentiero sale con direzione nord-est, sulla dorsale che raggiunge una prima croce e poi una seconda grande croce a tre braccia, che nelle nostre zone è denominata “Wetterkreuz” “Croce del tempo”


Foto 4.           questo non è però il punto culminale della nostra escursione, per cui proseguiamo la salita, ora più difficoltosa e con un tratto finale su stretto sentierino esposto, raggiungiamo la piccola balconata che si affaccia sulla sottostante Ifingerschartl, mentre la Punta Ivigna ci domina

Foto 5.           siamo una decina di metri sotto la Lauwandspitz e per raggiungerla dovremmo inerpicarci su roccette, però il grandioso panorama non cambierebbe e ci accontentiamo. L’aria tersa ci permette di spingere lo sguardo fino alle dolomitiche Tofane, al Gruppo del Brenta, all’Adamello, senza nominare le cime più vicine

Foto 6.           la discesa la facciamo sullo stesso itinerario della salita fino al bivio di quota 1885. Ora proseguiamo col segnavia 24 ed in ripida discesa raggiungiamo il casolare semidistrutto Lenzeben, trascuriamo una strada forestale e proseguiamo fino a quota 1540 dove ci immettiamo nel Taser Hoehenweg

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Escursione che ci ha portato su una cima altamente panoramica. Itinerario tranquillo nella parte circolare, impegnativa la salita alla Lauwandspitz.














mercoledì 18 luglio 2012

Almenweg sotto Punta Cervina


18 luglio 2012 - 1002
 Almenweg sotto Punta Cervina
Zona: Val Passiria
Gruppo: M.ti Sarentini-Gr. di Punta Cervina
Mappe: Komp.: 53 - Tab.: 011 - Mapgr.: 31
Dislivello: 940  Durata: 4.45  Km: 11,400  Valutazione: EE
Partenza da: Oberkirn  Arrivo a: idem
Itinerario:  Oberkirn (1425), Staffelhuette (1940), Croce del tempo (2115), Cresta sopra Sauerloch (2340), Klammeben (1976), Grube (1800), Oberkirn (1425). 

Foto 1.           le tabelle, con segnavia 2 e 2B, ci propongono due itinerari, ciascuno da 50 minuti, per raggiungere la Stafellhuette. Noi optiamo per quello di destra, il 2, che proseguendo su strada ci porta, prima a superare il bivio per Videgg e poi alla Stafelhuette. Si tratta di un complesso Malga e frequentato ristorante, posto a quota 1940


Foto 2.           poco sopra la malga, parte il sentiero 7 “Hoenig” che molto ripido, fra cespugli di rododendri, ci permette di arrivare ad una balconata con grande croce del tempo. Sotto di noi abbiamo la Malga Asse e il paesino di Videgg, mentre di fronte si erge il Picco Ivigna

Foto 3.           proseguiamo la nostra salita fino a quota 2340 quando abbandoniamo il sentiero 7 che prosegue verso la Hoenigspitze, di cui è ben visibile la croce


Foto 4.           e prendiamo sulla sinistra una piccola traccia, che, calando su roccette e sfasciumi, percorre la cresta occidentale del Sauerloch, avendo  sotto di noi le malghe Klammeben, Resegger e Hirzer


Foto 5.           in lontananza, verso ovest, lo sguardo spazia fino al gruppo del Brenta, preceduto dal Monte Luco, mentre in basso abbiamo la piana di Merano da cui si stacca la Val d'Ultimo e la Val Venosta


Foto 6.           a quota 2135 ci ricongiungiamo col “Sentiero delle Malghe” il nr. 1. Lo scavalchiamo e proseguiamo direttamente verso il ristorante e stazione a monte della funivia Klammeben. Da un attiguo dosso spiccano il volo numerosi amanti del parapendio


Tranquilla gita ai piedi di Punta Cervina senza difficoltà per quasi tutto il percorso. Più impegnativa nel tratto sommitale percorrendo la cresta del Sauerloch.

domenica 15 luglio 2012

Laghi di Bombasel


15 luglio 2012 - 1001
Laghi di Bombasel
Zona: Val di Fiemme
Gruppo: C.na del Lagorai e Cima d'Asta
Mappe: Komp.: 74 - Tab.: 14 - Mapgr.: 26 - Edizioni31: 140
Dislivello: 470  Durata: 4.15  Km: .........  Valutazione: EE
Partenza da: Cermis, Eurotel 2000  Arrivo a: idem
Itinerario:  Cermis, Eurotel (2000), sentiero naturalistico,, bivio 7/8 (2077), Sass Ross (2127), sent. 353, Forcella di Bombasel (2180), Laghi di Bombasel (2268), Forcella di Bombasel (2180), Paio del Cermis (2229), Cermis, Eurotel (2000).

Foto 1.           dopo aver attraversato una seconda pista di sci, passando nei pressi di una baita in legno, il sentiero 8 ora si fa più ripido. Prendendo quota, entriamo nella nebbia, mentre sul terreno ora ci sono chiazze di neve


Foto 2.           la pioggia incombente ed il terreno molto sdrucciolevole ci inducono ad abbandonare la salita e a calare in direzione est verso la forcella. Con qualche precauzione nel tratto su “maroccara” molto bagnata, rientriamo nella pista sciistica. Siamo a quota 2115 ed ora, per raggiungere la Forcella Bombasel dobbiamo risalire una settantina di metri sul fianco della pista. Il cielo sta schiarendo e le tabelle ci indicano che i laghi Bombasel, sono a mezz’ora da noi


Foto 3.           seguendo il segnavia L03, nel primo tratto sentiero scalinato con fune in ripida discesa e poi in salita su vecchia strada militare,


Foto 4.           raggiungiamo a quota 2268 i Laghi di Bombasel, uno grande ed altri più piccoli. Siamo dominati dalle selvagge cime del Castel di Bombasel e del Cimon del To della Trappola


Foto 5.           mentre intorno a noi i fiori spuntano fra la neve caduta nella notte. Ripercorrendo l’itinerario dell’andata, rientriamo alla Forcella Bombasel e continuando la salita arriviamo al Paion del Cermis


Foto 6.           terminiamo seguendo la carrareccia che con direzione nord corre parallela alla pista, e ci riporta all’ Eurotel e alla stazione a monte della funivia

domenica 8 luglio 2012

Stoanamandl per il Knappensteig


8 luglio 2012 - 1000
Stoanamandl per il Knappensteig
Zona: Val di Valles
Gruppo: Gruppo: M.ti di Fundres
Mappe: Komp.: 56 - Tab.: 037 - Mapgr.: 33
Dislivello: +870 - 240  Durata: 3.45  Km: 9,400  Valutazione: EE
Partenza da: Staz. valle Funivie Valles  Arrivo a: idem
Itinerario:  Stazione a valle (1370), Nockalm (1815), Valler Joechl (1920), Ochsenalm (2050), Knappensteig, Stoanamandl (2118), Stazione a monte (2006).



Foto 1.           seguendo le indicazioni “Valler Joechl” e procedendo inizialmente fra le case, ci portiamo all’imbocco della Jochtal dove inizia il sentiero con segnavia 10

Foto 2.           trattasi di un comodo tracciato che, a tratti nel bosco, a tratti lungo la pista sciistica, sale velocemente raggiungendo a quota 1815 il punto di ristoro Nockalm

Foto 3.           procedendo sempre sul 10 in direzione ovest, ora si sale dolcemente fino al Valler Joechl (Passo di Valles). Da qui col sentiero 9, ci dirigiamo verso sud spuntando poco dopo sull’ampia dorsale denominata Ochsenalm. A quota 2050, poco sotto la stazione a monte della seggiovia Hinterberg, passiamo davanti al rifugio Ochsenalm

Foto 4.           per calare poi di qualche decina di metri e imboccare il sentiero 11. Da questo punto dominiamo la piana di Vipiteno. Poche decine di metri sull’11 e poi prendiamo a sinistra il sentiero 1 con denominazione “Knappensteig”. Camminando in piano fra piante di rododendri ormai sfioriti, procediamo comodamente verso sud, raggiungendo poi un tratto stretto ed esposto munito in alcuni tratti di fune d’acciaio

Foto 5.           superato questo breve tratto, caliamo fino a quota 1990, dove incrociamo il sentiero proveniente da Spinga. Lo prendiamo con direzione nord ed in salita raggiungiamo la cima dello Stoanamandl. Pur essendo solo a quota 2118, il panorama che si gode da qui è grandioso e per questo proprio sulla cima è posto un terrazzino con tre tavole di orientamento. Anche le cime dolomitiche sono da qui ben visibili


Foto 6.           tutto intorno a noi numerosi ometti di pietra che caratterizzano e danno il nome a questa cima. Camminando sul culmine della dorsale in direzione nord, andiamo a ricongiungerci col sentiero 9 e con questo raggiungiamo la stazione a monte dell’ovovia che ci riporta a valle, salvaguardando le ginocchia.