pASSO
sANTNER
Itinerario: Gardeccia (1957),
Rifugio Vajolet (2254), Rif. Re Alberto (2622), Passo Santner (2733), rientro
per lo stesso percorso.
L'utilizzo delle fotografie è soggetto a COPYRIGHT (C)
tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente
anche a fornire un file con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@akmail.it
Foto 1.
Lasciata
la macchina nel piazzale della seggiovia, a Pera di Fassa, prendiamo uno dei
taxi-bus che effettuano il collegamento con il Rif. Gardeccia. E’ da questo
rifugio a quota 1950 che inizia la nostra escursione. Percorrendo la carrareccia
con segnavia 546, nel primo tratto in dolce salita, giungiamo alla base
dell’alto sperone roccioso su cui si erge il rifugio Preuss
Foto 2.
ora,
la strada prosegue a tornanti e più ripida. Trascurando a quota 2185 il bivio
col sentiero 541 raggiungiamo la spianata ove sorgono i due rifugi: Preuss e
Vaiolet. Breve sosta per prendere, poi,
il segnavia 542 con indicazione “Rif. Re Alberto 1.00 e Rif. Passo Santner
1.20”.
Foto 3.
trattasi di un sentiero, ben tracciato su roccia,
che sale assai ripido nella gola tra il Catinaccio e le Torri del Vaiolet. A
quota 2350, quando il sentiero diventa più difficoltoso, per lunghi tratti sono
state messe delle funi d’acciaio che facilitano e rendono più sicura la salita
Foto 4.
intorno ai metri 2500 termina il tratto attrezzato
e, poco più avanti appare il Rifugio Re Alberto con le guglie della Croda di Re
Laurino alle spalle. Purtroppo una fitta nebbia non ci permette di vedere sulla
nostra destra le Torri del Vaiolet. A quota 2620 raggiungiamo il Rifugio Re
Alberto e senza sostare, il nostro cammino, continua attorniando il lago, secco
in questa stagione
Foto 5.
stiamo risalendo la valletta Gartl tra la Croda di
Re Laurino e Catinaccio. La salita non è dura ed in breve raggiungiamo il Passo
Santner con l’omonimo rifugetto. Il posto viene descritto altamente panoramico,
noi però siamo sprofondati nella nebbia e la visibilità è di una decina di
metri. Pazienza. Per il rientro ripercorriamo lo stesso itinerario della salita
e, aprendosi alcune finestre nella nebbia, riusciamo a vedere il Rif. Re
Alberto e contemporaneamente la cima del Catinaccio
Foto 6.
mentre, volgendoci, riusciamo anche a vedere il
sentiero appena percorso e la forcella del Passo Santner
Foto 7.
raggiunto il rifugio Re Alberto (Gartlhuette), sfruttiamo
l’ultimo giorno di apertura stagionale per rifocillarci. Alla ripresa del
cammino, la nebbia si è dissolta e finalmente possiamo ammirare le Torri del
Vaiolet su cui si stanno impegnando alcune cordate di
scalatori
Foto 8.
la discesa non ci crea particolari problemi e ora
possiamo ammirare giù in basso contemporaneamente i Rifugi Vaiolet e Preuss, ma
anche il Gardeccia da cui è iniziata la nostra gita
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Le
escursioni in ambiente dolomitico in questa stagione, quando i turisti sono
notevolmente calati, sono sempre altamente remunerative. La gita odierna, ai
piedi delle Torri del Vaiolet, poi, è quanto di meglio si possa fare, peccato
che la visibilità non sia stata la migliore.
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