Rif.Lancia e Doss dell'Anziana
11 maggio 2014 - 1108
Primavera o inverno? In quota ancora tanta neve, ma
più in basso dove la neve se n'è appena andata ecco il trionfo dei fiori.
Zona: Vallarsa (Rovereto)
Gruppo: Pasubio
Mappe: Komp.: 101 Edizioni31:
195
Dislivello: 670 Durata: 3.40 Km: ---- Valutazione: EE
Itinerario: Parcheggio (1420),
Rifugio Lancia (1802), Alpe Alba (1835), Dos dell'Anziana (2002), Alpe Alba
(1835), strada a Malga Cheserle (1370), posteggio (1420).
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Da
Rovereto ci immettiamo nella Vallarsa deviando poi a sinistra per arrivare all’abitato
di Giazzera e, seguendo le indicazioni Rifugio Lancia, raggiungiamo a quota
1420 un'area di parcheggio nei pressi del bivio fra i sentieri 101 e 122.
Qualche centinaio di metri sulla carrareccia ed eccoci al Sasson, grosso masso
erratico con la scritta "Che tu sia il benvenuto nel regno della Pozza". Il nostro cammino continua sulla strada,
tagliando dove possibile i tornanti. Mano a mano che si sale, aumentano i
tratti ancora innevati, neve che non ci impedisce di giungere facilmente a quota
1653 località Pozza Rionda e al bivio fra i sentieri 101 e 102A. Proseguendo
col segnavia 101 arriviamo al Rifugio Lancia dove sembra di essere tornati in
pieno inverno (Foto 1).
Neve abbondante tutt'intorno, cielo scuro che minaccia
pioggia e anche all'interno del rifugio riscaldamento acceso e i giovani gestori
che ci dicono di essere in difficoltà per i rifornimenti che, causa la strada innevata
e dissestata, devono essere trasportati sulle spalle. Decidiamo di imboccare il
sentiero 132 che sale ai Prati Alba e che sembra essere sgombro da neve, passiamo
dalla chiesetta alle spalle del rifugio e in ripida salita arriviamo a quota
1870 (Foto 2)
per poi scendere sulla spianata dell'Alpe Alba dai casolari
di pietra sparsi su prati dove l'ultima neve lascia il campo a miriadi di crocus,
una meraviglia (Foto 3).
A nord dell'Alpe una dorsale prativa sale alla forcella
che precede il Col Santo totalmente coperto da neve
(Foto 4).
Seguendo una traccia di sentiero che corre su prati
dove non è ancora spuntata l'erba possiamo notare il risveglio della natura ammirando
soldanelle, primule, genziane, genzianelle, fiori di stecco, anemoni. A 2002 metri
raggiungiamo il Dos
dell'Anziana, lontano nella nebbia vediamo il Pasubio (Foto 5).
Pochi metri di discesa a sud-est ed eccoci alla Selletta dell'Anziana, da cui, percorrendo il sentiero 131, in poco
tempo si potremmo raggiungere il Col Santo. La neve però è veramente tanta e,
pensavamo di non aver più bisogno di portare le ciaspole. Rientriamo così all'
Alpe Alba dove, seduti sulla panca di uno
dei caratteristici casolari e circondati dai crocus, sostiamo per il pranzo (Foto 6).
Riprendiamo il cammino col sentiero 132B che cala verso
ovest, sorpassa particolari rocce stratificate e, fra i fiori degli anemoni, raggiunge
a quota 1625 località Torno. Con un'inversione di marcia il segnavia
132B continua la discesa su tracciato molto ripido e scalinato. Stiamo calando
velocemente verso la Valle dell'Orco sbucando a quota 1370 sulla strada percorsa
al mattino in macchina. Pochi minuti di risalita per ritornare al parcheggio.
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