sabato 12 settembre 2020

Rifugio Selvata

 

12 settembre 2020 - 1521

Rifugio Selvata

 

Percorso molto vario e panoramico sopra il lago di Molveno e fra le pareti meridionali del Gruppo del Brenta.

 

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)

tuttavia non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente

anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@tiscali.it

 

Zona: Altopiano Paganella

Gruppo: Dolomiti di Brenta

Mappe: TABACCO: 053 - KOMPASS: Digital Map Alpi -

Dislivello metri: 945         Tempi ore: 4:40 

Distanza Km: 13,9             Valutazione: EEA f

Itinerario: Posteggio Lago Molveno (825), Baita Ciclamino (950), Malga Andalo (1362), Rifugio Selvata (1685), Rifugio Croz dell’Altissimo (1430), Baita Ciclamino (950), posteggio (825).

 

Giunti nel paese di Molveno scendiamo fino al lago e lasciamo la macchina in uno dei grandi posteggi a pagamento.


Presa la passeggiata che corre sulla sponda destra del torrente raggiungiamo a m 950 la Baita Ciclamino. Subito dopo il locale un cartello ci indica la possibilità di raggiungere la Malga di Andalo prendendo sulla sinistra re il sentiero attrezzato “Celestino Donini”. Su una stretta strada forestale guadagniamo quota e giunti a m 1280 dopo un tratto scalinato ci avviciniamo alla parete rocciosa dove inizia un primo breve tratto munito di cavo d’acciaio (Foto 1).


Si prosegue con uno stretto e aereo sentiero per continuare poi sotto le rocce con altri tratti esposti ma sempre muniti di cavo d’acciaio (Foto 2).


A quota 1362 raggiungiamo il Rifugio Malga Andalo, chiuso e apparentemente abbandonato (Foto 3).


La malga sorge su una spianata prativa dominata dalle pareti rocciose del Croz dell’Altissimo. Seguendo il segnavia 332 proseguiamo inizialmente su forestale e poi su facile sentiero fino a m 1570 quando un cartello ci indica che ora dobbiamo affrontare la seconda parte del sentiero attrezzato “Donini” che essendo qualificato EEA prevede l’utilizzo dell’attrezzatura per ferrate (Foto 4).


È un percorso che abbiamo affrontato già anni addietro e che non ricordiamo difficoltoso infatti dopo aver percorso una stretta cengia con cavo d’acciaio che rende sicuro il transito il sentiero e superato un salto di roccia con tre staffe torna a essere facile. Dobbiamo calare di qualche metro per raggiungere poi il Rifugio Selvata annidato fra le alte pareti rocciose del settore meridionale del Brenta (Foto 5).


Al centro dell’ampia aia si trovano diversi tavoli del rifugio e tutt’attorno delle panche a disposizione degli escursionisti. Dopo la sosta iniziamo la discesa col sentiero 340 che correndo alla base del Castelletto di Massodi (Foto 6)



cala al frequentato Rifugio Croz dell’Altissimo. Proseguiamo seguendo il segnavia 322 che su larga e lunga carrareccia percorre in discesa la Val delle Seghe riportandoci alla Baita Ciclamino. Sullo stesso tracciato del mattino che segue la sponda destra del Rio Massodi (Foto 7) e che transita accanto a un allevamento di pesci rientriamo al posteggio.

 

Nessun commento: