domenica 20 dicembre 2020

Sopra Castelvecchio

 

20 dicembre 2020 - 1548

Sopra Castelvecchio

(Altenburg)

 

Percorriamo un tratto dell’Alta via di Caldaro e nel rientro scopriamo il sentiero geologico dove “Depositi fluviali primordiali” si presentano inaspettatamente ai nostri occhi.

 

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Zona: Val d'Adige - Bolzano

Gruppo: C.na della Mendola-Roen-Cime di Vigo

Mappe: TABACCO: 49 - KOMPASS: Digital Map Alpi -

Dislivello metri: 295 / Tempi ore: 2:45 / Distanza Km: 7,8 / Valutazione: T

Itinerario: Castelvecchio (605), Alta Via Caldaro (740), Gummerer (750), Psenner (660), Castelvecchio (605).

 

Da Caldaro sulla Strada del Vino ci portiamo nella frazione di Castelvecchio. Lasciamo la macchina nel posteggio che si trova vicino alla solitaria Cappella Mariana fatta costruire dal curato Peter Rohregger quale propria cappella sepolcrale.


Ripercorso a piedi l’ultimo tratto di strada imbocchiamo il sentiero 98 nei pressi del ristorante Sonnegg, l’indicazione da seguire è “9F zum Höhenwanderweg”. A un primo tratto fra le case segue un sentierino che costeggia un rio e che a quota 685 si congiunge col segnavia 523. Giunti nei pressi di un acquedotto pieghiamo a sinistra seguendo i segnavia 9 e 523. Poco più avanti trascuriamo il 523 che sale al Rifugio Oltradige / Überetscherhütte Roen e proseguiamo sul “9 Alta via di Caldaro / Höhenwanderweg”. Nonostante le recenti nevicate la forestale che stiamo percorrendo è stata sgomberata dalla neve (Foto 1)


e si procede facilmente nel bosco spoglio di foglie (Foto 2).


A quota 855 lasciamo il sentiero 9 per prendere sulla sinistra il 9G in direzione Gummerer Hof. Dopo pochi metri di discesa ci immettiamo nel sentiero 10 proveniente dal Rifugio Oltradige e con questo raggiungiamo a m 750 il maso-ristorante Gummerer (Foto 3).



Seguendo la strada asfaltata ci portiamo sotto il maso per imboccare sulla sinistra il sentiero 10 che cala al Maso Psenner. Abbandonato il segnavia 10 ci immettiamo sul 4A e subito dopo il 4B con un po’ di titubanza. All’inizio del sentiero infatti c’è un divieto di transito e la scritta “strada chiusa”, però trattandosi di un sentiero “geologico” e visto che l’alternativa sarebbe di proseguire sull’asfalto perdendo parecchia quota decidiamo di ignorare il divieto. La nostra scelta è giusta perchè evidentemente il divieto riguarda eventuali transiti con automezzi. Il sentiero infatti non presenta nessun pericolo anche se è stato trasformato in un vallo anti-frana a protezione dei masi sottostanti. Dopo qualche centinaio di metri il percorso torna ad essere una normale carrareccia che raggiunge a m 595 una conformazione geologica particolare (Foto 4-5).


Rocce che un cartello definisce “Depositi fluviali primordiali” e spiega che si tratta di un affioramento geologico, una sorta di finestra sulla preistoria, Gli strati rossi e grigi di arenartie e peliti della formazione di Val Gardena, con le loro tipiche strutture sedimentarie, le formazioni nodulari e i residui vegetali carbonizzati costituiscono antichissime deposizioni fluviali. A parte la spiegazione scientifica si tratta di magnifiche e affascinati rocce stratificate e colorate che rendono questa escursione particolarmente remunerativa. Poco dopo le rocce sbuchiamo sulla strada asfaltata che ci riporta a Castevecchio (Foto 6).

 

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