30 gennaio 2021 - 1562
Rifugio Monte Cavone e Monte Balzo
(Tschafonhütte und Völsegg Spitz)
La propaggine più occidentale del gruppo dolomitico Sciliar-Catinaccio è il Monte Cavone raggiungibile facilmente da Fiè o da Tires. La sua cima, Monte Balzo o Völsegg, a pochi minuti dal rifugio, offre un ampio panorama verso i Monti Sarentini e il Latemar.
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Zona: Val di Tires
Gruppo: Sciliar e Catinaccio
Mappe: TABACCO: 029 - KOMPASS: Digital Map Alpi – 4LAND: 181
Dislivello metri: 830 Tempi ore: 4:40 Distanza Km: 10,3 Valutazione: EAI m
Itinerario: Posteggio chiesa Tires (1020), Via Crucis (1080), San Sebastiano (1265), Wuhnleger (1425), sentiero 4, rifugio Monte Cavone (1733), Monte Balzo (1834), rifugio (1733), strada, bivio 4-4A (1405), Wuhnleger (1425), San Sebastiano (1265), sentiero 4, chiesa Tires (1020).
Raggiunto il paese di Tires lasciamo la macchina nel posteggio che si trova proprio sotto la Chiesa Parrocchiale consacrata a San Giorgio.
Seguendo le indicazioni St.Sebastian e Besinnungsweg percorriamo una Via Crucis che dopo aver preso quota sui prati sovrastanti la chiesa arriva ad alcuni masi. Dopo un breve tratto su asfalto prendiamo il sentiero 6 che penetra nel bosco e a quota 1165 raggiunge il bivio col sentiero 4 che imbocchiamo. Sempre seguendo la Via Crucis arriviamo alla cappella di San Sebastiano a m 1265 (Foto 1).
È una piccola chiesa che risale al XVII secolo quando anche in questa zona giunse la peste nera. Fu costruita in quel periodo dagli amministratori di questa zona i Signori di Völsegg che, se la loro famiglia non fosse stata colpita dalla peste, avevano fatto voto di costruire una cappella in onore di San Sebastiano uno dei santi protettori dalla peste.
Poco sopra la cappella, raggiungiamo un bivio: a sinistra il 4B per Völsegg e continuando sul 4 il proseguimento per il Rifugio Tschafon. Grazie allo spazzaneve passato sulla carrareccia raggiungiamo facilmente la spianata con laghetto sopra maso Wuhnleger. Da qui splendida inquadratura del Catinaccio e del Latemar, che però in questa stagione non possono specchiarsi nello specchio d’acqua perché ghiacciato (Foto 2-3).
Continuiamo sul sentiero 4 che inizialmente corre sulla destra della carrareccia e dopo averla attraversata percorre la sommità delle alte Pareti del Cavone / Tschafonwände. Sotto di noi la valle e il paese di Tires (Foto 4)
mentre in quota continuano le belle vedute dolomitiche. A metri 1733 raggiungiamo il Rifugio Monte Cavone / Tschafonhütte. Nonostante la tanta neve seguendo il segnavia 9 su una buona traccia ci addentriamo nel bosco (Foto 5)
e con altri 100 metri di dislivello raggiungiamo la croce del Monte Balzo / Völsegg Spitze. Siamo a m 1834, giù in basso è ben visibile Bolzano (Foto 6)
e in distanza i gruppi di Brenta, Ortles, Cevedale e più vicina la catena dei Monti Sarentini e quella del Latemar. Rientrati al rifugio (Foto 7)
troviamo una panca non sepolta dalla neve dove possiamo sostare scaldati dal sole. Per il rientro non utilizziamo più il sentiero 4 ma percorriamo la carrareccia che cala fino al punto di incrocio fra i sentieri 4 e 4A che prosegue verso i Bagni di Lavinia Bianca e San Cipriano. Siamo a m 1405 e prendendo a destra con una breve salita rientriamo al laghetto Wuhnleger e da qui sullo stesso percorso dell’andata torniamo alla chiesetta di San Sebastiano. Dopo aver ripercorso il tratto terminale della Via Crucis, giunti al bivio di quota 1165 anziché riprendere sulla sinistra il 6 continuiamo sulla destra col 4 che raggiunge il fondo di una valletta e le prime case di Tires. Tolti i ramponcini usati per tutta l’escursione, su strada asfaltata ci riportiamo al posteggio sotto la parrocchiale.
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