26 giugno 2021 - 1600
Monte Agnello
Tre temi in un’unica escursione: i sentieri artistici di “Latemar Art”, la salita al panoramico Monte Agnello, il percorso geologico “Geotrail Dos Capèl”.
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Zona: Val di Fiemme
Gruppo: Zona del Passo Lavazè, Monte Agnello
Mappe: TABACCO: 029 - KOMPASS: Digital Map Alpi - 4LAND: 181
Dislivello metri: 590 Tempi ore: 4:00
Distanza Km: 10,6 Valutazione: E - EE
Itinerario: Posteggio Tresca (1890), Baita Caserina (2025), Rifugio Agnello (2180), Monte Agnello (2358), Dos Capel (2266), Passo Feudo (2115), Zischgalm (2000), posteggio Tresca (1890).
In macchina ci portiamo a Pampeago frazione di Tesero raggiungendo i posteggi attigui alla stazione a valle della Seggiovia Tresca a quota 1890.
Seguendo il segnavia "514 Baita Caserina" continuiamo per un breve tratto sulla strada asfaltata per prendere poi sulla destra la carrareccia che dopo un'ampia curva raggiunge il posto di ristoro Baita Caserina, in quota è ben visibile la cima del Monte Agnello meta della nostra escursione. Continuiamo la salita sul 514 che ora coincide col percorso "Latemar Art", uno dei parchi tematici d'arte più alti al mondo, pensato per gli amanti dell'arte, della natura e del rapporto che le lega (Foto 1).
A quota 2080 abbandoniamo il 514 e seguendo le indicazioni Rifugio Agnello ci dirigiamo verso nord-est. Ancora diverse opere del Latemar Art ed eccoci al Rifugio Agnello con attigua la stazione della seggiovia. Parte da qui il sentiero 515 che prende quota percorrendo il versante occidentale del Monte Agnello. A metri 2280, raggiunta la cresta, dominiamo il bacino sciistico di Pampeago adagiato ai piedi del Latemar (Foto 2),
mentre alle nostre spalle si ergono le caratteristiche cime del Corno Nero, Corno Bianco e Pala di Santa. Continuando lungo la cresta, abbellita da una stupenda fioritura, arriviamo alla sommità del Monte Agnello, deturpato da un'antenna, siamo a m 2358. A sud est ammiriamo le vette di Civetta, Pale di S.Martino e Lagorai. Proseguendo sulla cresta in pochi minuti raggiungiamo un'altra cimetta su cui svetta una seconda antenna (Foto 3).
Pochi metri prima di questa cima si stacca sulla sinistra uno stretto sentiero senza segnaletica che prendiamo calando fino al sottostante bacino idrico e da qui, continuando in falso piano su una carrareccia, ci portiamo sul lato occidentale della tondeggiante cima del Dos Capèl. Un cartello indica sulla destra la partenza del “Sentiero Geologico”, lo prendiamo e salendo a tornanti tocchiamo più stazioni tematiche. Con semplici testi esplicativi e le illustrazioni dell’artista Bernardo Calvalho raccontano le origini delle Dolomiti. Giunti alla sommità del Dos Capèl da cui si domina la Val di Fassa e il paese di Predazzo (Foto 4) si continua in discesa fino a ricongiungersi con la carrareccia. Su una panchina in prossimità di numerose antenne
facciamo la sosta pranzo continuando poi sul percorso geologico che ora corre sul fianco di rocce stratificate la cui storia viene ben illustrata da numerose tabelle (Foto 5).
Giungiamo così ai m. 2121 di Passo Feudo punto di incrocio dei sentieri 515, 516 e del 504 per Pampeago che ora seguiamo (Foto 6).
Prima su sentiero e poi su carrareccia arriviamo alla Zischgalm sul cui grande terrazzo è piacevole sostare prima di imboccare la strada asfalta che proveniente da Passo Pampeago ci riporta al posteggio.
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